sabato 19 giugno 2021

Brevemente risplendiamo sulla terra - Ocean Vuong



Titolo originale: On earth we're briefly gorgeous (2019)

Little Dog, la voce di questo straordinario romanzo di esordio tradotto in tutto il mondo, ricostruisce in una lettera alla madre la storia della sua famiglia, segnata dalla guerra del Vietnam e dall'emigrazione negli Stati Uniti. Arrivati in America nel 1990, Little Dog e sua madre Rose si stabiliscono in Connecticut, dove lei si mantiene facendo manicure e pedicure. Ma la donna soffre di un disturbo da stress post-traumatico che si manifesta in violenti scoppi d’ira contro il figlio, alternati a gesti di tenerezza assoluta. Con loro abita la nonna Lan, che ha vissuto il dramma della guerra in prima persona: fuggita da un matrimonio combinato con un uomo molto più anziano, è costretta a vendersi ai soldati americani per mantenersi. Little Dog, crescendo, si fa interprete del dialogo impossibile tra le generazioni della sua famiglia tutta al femminile, unendo due donne che non parlano l’inglese e faticano a integrarsi nella cultura americana. Prendendosi cura degli altri, Little Dog impara a conoscere se stesso, dal difficile rapporto con i suoi coetanei che lo prendono di mira per la sua diversità, fino alla scoperta dell’amore. Accolto dalla critica come il nuovo grande romanzo americano, Brevemente risplendiamo sulla terra è una straordinaria storia di formazione che, attraverso il legame d’amore tra un figlio e una madre, parla di identità, differenza, di come impariamo ad abitare i sentimenti più grandi. (ibs.it)

Attenzione: contiene spoiler

Questo libro ho dovuto leggerlo con concentrazione, tv spenta, gatta in silenzio, perchè dovevo stare lì con la testa. E' un lungo flusso di pensieri, di cose che balzano in mente, che il protagonista vorrebbe dire a sua madre, e che riesce a "dirle" solo perchè sa che non leggerà mai la lettera.
E' un libro che ha dentro tante cose: la difficoltà di integrarsi, di avere una identità (la nonna dice che si vede che sei vietnamita), la difficoltà di avere a che fare con una madre che passa da giornate in cui lo prende a schiaffi a gesti di grande affetto, il fatto di essere omosessuale e il rapporto con Trevor che per curarsi una caviglia è diventato un tossicodipendente, la denuncia contro le case farmaceutiche che negano la dipendenza che crea l'ossicodone. 
Mi è piaciuta molto la scrittura di Ocean Vuong, con alcune scene molto crude (tipo le scimmie e le scene di sesso) e l'ho trovata molto poetica. Mi ha ricordato l'atmosfera di altri autori americani (Lansdale, Donna Tartt nel cardellino, Irving).
Ho veramente sentito il dolore che ha provato il protagonista quando muore Trevor.
Ho fatto fatica nelle ultime venti pagine circa, dopo che muore la nonna, perchè ci sono delle parti molto deliranti e ho immaginato che in qualche modo fossero evocative di quello che era il suo tormento interiore perchè la nonna era comunque un punto fermo, era quella che lo portava via dalle situazioni violente della madre, era quella che non c'era del tutto ma era sempre presente (in silenzio, senza alzare le mani o la voce). Il libro è fortemente autobiografico.
Non è un libro che suggerirei a chiunque, ma l'ho apprezzato molto.
Mio voto: 8 / 10

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