giovedì 8 ottobre 2020

Fahrenheit 451 - Ray Bradbury


Titolo originale: Fahrenheit 451 - 1953

«Bruciare sempre, bruciare tutto. Il fuoco splende e il fuoco pulisce.» 
Montag fa il pompiere in un mondo in cui ai pompieri non è richiesto di spegnere gli incendi, ma di accenderli: armati di lanciafiamme, fanno irruzione nelle case dei sovversivi che conservano libri e li bruciano. Così vuole fa legge. Montag però non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi, una moglie che gli è indifferente e un lavoro di routine. Finché, dall'incontro con una ragazza sconosciuta, inizia per lui la scoperta di un sentimento e di una vita diversa, un mondo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della imperante società tecnologica. (www.ibs.it)

Fahrenheit 451 è un romanzo di fantascienza nato dall'espansione di un racconto che si intitolava "The fireman". E' ambientato in una società distopica nella quale possedere libri è un reato e i pompieri hanno il compito non di spegnere gli incendi bensì di scovare chi detiene libri e bruciarli (con anche la casa intera).
Il titolo deriva dal fatto che l'autore aveva telefonato ad una caserma per chiedere la temperatura a cui brucia la carta e gli era stata data questa risposta.
Guy Montag è un pompiere, così come lo erano suo padre e suo nonno. E' convinto di quello che fa, finchè l'incontro con una diciassettenne un po' strana, Clarisse, gli mette in testa molti dubbi. In particolare, rimane sconvolto quando durante una chiamata, una donna preferisce morire bruciata coi suoi libri piuttosto che abbandonarli. Guy comincia a chiedersi cosa contengono i libri, e comincia a leggerne alcuni di quelli che, saltuariamente e di nascosto, ha rubato e nascosto. Il capitano Beatty comincia a capire cosa sta succedendo a Montag e gli dà un ultimatum; comprende che a volte i pompieri abbiano questa curiosità sui libri, ma poi devono sbarazzarsene. In realtà questo fatto aumenta ancora di più la sua curiosità, al punto da arrivare a leggere davanti alla moglie e alle sue amiche, moglie che lo denuncia. Una sera, quindi, i pompieri partono per una chiamata e Montag si rende conto che è la sua la casa da bruciare. La moglie Mildred se ne va in albergo, ma già da tempo non comunicano perchè lei è presa dagli auricolari e dalle tv che guarda di continuo. Il capitano Beatty costringe Montag a dare fuoco a casa propria, poi continua a provocarlo finchè non gli accende addosso il lanciafiamme. 
Montag scappa, e dietro consiglio di un vecchio professore, riesce a passare il fiume, seguire la vecchia ferrovia ed unirsi ad un gruppo di vecchi che sono scappati dalla città e che imparano i libri a memoria per tramandarli senza violare la legge. Il segugio robotico che lo insegue perde le sue tracce e la polizia, per non ammettere che ha fallito, decide di arrestare un poveretto che cammina per strada e spacciarlo per Montag. 
Poco dopo, sulla città viene sganciato un ordigno nucleare. Montag e i suoi compagni vedono la scena da lontano e decidono di tornare verso la città per vedere se possono dare una mano a ricostruire. 

Il libro è corto e diviso in tre parti. La scrittura in alcuni punti non è particolarmente fluida. Ci sono tante metafore sul fuoco, molti "giri di parole" per rendere una immagine che mi hanno appesantito la lettura. Il percorso di "risveglio" che compie Montag è molto rapido, quasi frettoloso. Quello che si capisce è che, probabilmente, anche il capitano Beatty è stanco di quello che fa, infatti a Montag stesso viene il dubbio perchè lo provoca e quando si vede puntare il lanciafiamme non fa nulla, sembra voglia morire. 
Pensare che i libri diventino illegali è raccapricciante, come lo è il fatto che quasi nessuno si ribelli. Tuttavia, il potere che esercitano le parole è sempre potente, e sempre ci sono persone pronte a lottare per ricostruire. 
Il finale, boh, mi ha lasciato perplessa. Oltre a questo clima di dittatura in cui tutto ciò che è socialità viene mal visto, pare ci sia una guerra che incombe e che, puntualmente, scoppia a fine libro. Non so se l'ordigno sganciato sulla città abbia un significato catartico, del tipo la città alienata viene rasa al suolo in modo che quelli che hanno avuto il coraggio di scappare per mantenere i propri pensieri possano ripartire da zero.. che sia così?
Un libro che osserva il mondo da una prospettiva interessante. 
Mio voto: 8 / 10

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