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domenica 28 ottobre 2018

La notte dei desideri ovvero il satanarchibugiardinfernalcolico Grog di Magog - Michael Ende


Titolo originale tedesco: Der satanarchäolügenialkohöllische Wunschpunsch (1989)
Titolo in inglese: The night of wishes


(ATTENZIONE: contiene spoiler sul finale)
E' la sera di capodanno. Il mago Belzebù Malospirito riceve la visita di Maledictus Verme, inviato da "laggiù" per ricordare al mago che ha tempo fino a mezzanotte per mettersi in pari con i malefici previsti dal suo contratto altrimenti verrà pignorato.
Poco dopo si presenta anche la zia Tirannia Vampira, che è nelle stesse situazioni del mago, e gli rinfaccia il fatto che è grazie a lei che ha potuto studiare ma che è anche colpa sua se lei è rimasta indietro coi malefici e rischia a sua volta di essere pignorata.
Poco tempo prima, il Consiglio degli animali si era accorto che stavano succedendo delle cose troppo cattive nel mondo, e aveva mandato ovunque delle spie. Così, a casa di Tirannia, era arrivato il corvo spelacchiato Jacopo Gracchi, mentre a casa di Malospirito c'è il gatto tontolone Maurizio che si fa chiamare Maurice de Sainte-Maure. In realtà, i maghi sanno che loro sono spie ma fanno finta di niente, facendo molta attenzione a non farsi scoprire.
Mago e strega pensano a cosa fare per salvarsi e scoprono di avere ognuno la metà di una vecchia pergamena su cui è scritta la ricetta di una pozione che si chiama "satanarchibugiardinfernalcolico Grog di Magog", che ha la straordinaria funzione di esaudire, per ogni sorso, l'esatto contrario di un desiderio. Questo potere però scade con il primo rintocco delle campane dell'anno nuovo, facendo in modo che ogni desiderio non si trasformi più nel proprio contrario, ma si avveri alla lettera. 
Mentre i due maghi sono impegnati a preparare la pozione, il gatto e il corvo scappano in città per trovare il modo di fermarli, e arrivano fino alla chiesa, convinti di poter suonare prima del tempo le campane di mezzanotte. Ma qui incontrano San Silvestro, che generalmente è una statua di pietra, che invece ha preso vita e dice loro che non può permettergli di suonare prima del tempo. Quando loro però gli spiegano la situazione, San Silvestro decide di aiutarli, regalando loro la prima nota del concerto di mezzanotte, intrappolata in pezzetto di ghiaccio. Secondo San Silvestro, anche se la nota suonerà a mezzanotte, in realtà avrà il suo effetto prima. Maurizio e Jacopo tornano a casa e riescono a farla cadere nel Grog, senza farsi vedere dal mago e dalla strega.
Belzebù e Tirannia bevono la pozione, esprimendo desideri per la pace e la salvezza della Terra (per far finta di fare bella figura davanti ai due animali) senza sapere che i loro desideri si realizzano parola per parola. Ad un certo punto, annoiandosi perchè non vedono i risultati dei loro desideri, decidono di prendere di mira il gatto e il corvo, augurando loro salute, bellezza e forza illimitata, naturalmente pensando che si sarebbe avverato il contrario dei loro desideri. Ma quando il gatto e il corvo diventano pieni di forza e bellissimi, mago e strega, pur essendo ubriachi fradici (perchè il grog è molto alcoolico) cominciano a litigare accusandosi l'un l'altro di aver sbagliato qualcosa.
Gli animali scappano, mentre i due maghi cominciano a tirarsi benedizioni a vicenda e si ritrovano entrambi giovani e belli. Entrambi si sentono così buoni che non riescono a vendicarsi a vicenda, ma sfruttano l'ultimo sorso del Grog per desiderare di tornare come erano prima. Entrambi ridiventano brutti fuori e dentro, mentre le campane di capodanno cominciano a suonare.
Alla fine tutto è bene ciò che finisce bene.

Avevo letto questo libro anni fa, anzi sul suo tema ci avevo anche organizzato un campo invernale degli scout. Così ho pensato di rileggerlo per completare una sfida.
Lettura molto piacevole, decisamente per bambini. 
Un corvo spelacchiato con i reumatismi e un gatto grasso e tontolone sono i protagonisti di questa storia. Due antieroi, rivali per natura anche, ma che si mettono insieme, con tutte le difficoltà del caso per salvare il mondo.
Il perno del romanzo sono i propositi per il buon anno, i desideri che le cose migliorino. Corvo e gatto sono mandati per salvare la natura, martoriata dalle cattiverie dei maghi. Ma loro stessi desiderano che la loro vita sia migliore: Jacopo vuole tornare al suo nido mentre Maurizio vuole fare il cantante. Credere in se stessi e perseverare per raggiungere l'obiettivo che ci siamo proposti. Non arrendersi anche quando la meta sembra impossibile da raggiungere. 
Piacevole, scorrevole. Con una trama semplice ma non vuota.
Mio voto: 8 / 10 

domenica 7 ottobre 2018

Momo - Michael Ende


Titolo originale: Momo (1973)

Momo è una bambina arruffata e analfabeta, sparita da chissà quale orfanotrofio, che vive nell'anfiteatro ai margini di una città senza nome, accudita dagli abitanti del quartiere.
Momo si fa voler bene da tutti perchè vicino a lei tutti trovano risposte. Momo non dà consigli, ascolta solo, ma sa ascoltare con una tale intensità che chi parla trova da solo la risposta al proprio dubbio. Vicino a Momo, anche i bambini inventano giochi fantasiosi e si divertono tantissimo.
Momo, in particolare, fa amicizia con Beppo Spazzino e Gigi il cantastorie.
Un giorno però, nella città di Momo, appaiono i Signori Grigi, entità fumose che rubano il tempo agli uomini, rendendo il ritmo della vita frenetico. In realtà, più tempo le persone risparmiano, evitando qualsiasi attività non lavorativa, meno ne hanno; il tempo che risparmiano viene loro effettivamente rubato e consumato dagli Uomini Grigi, sotto forma di sigarette fatte con i petali essiccati delle Orefiori che rappresentano il tempo.
Momo riesce a scoprire questo segreto, e i Signori Grigi, che hanno paura di morire, riescono a farle il vuoto intorno, nella speranza che la bambina smetta di mettere loro i bastoni tra le ruote. Ma Momo non si farà scoraggiare e, accompagnata dalla tartaruga Cassiopea, adempirà alla missione che le viene data da Mastro Hora per distruggere i Signori Grigi e restituire il tempo rubato alle persone. 

Per la sfida di leggere libri pubblicati nel proprio anno di nascita, ho scelto questo, di cui avevo ampiamente sentito parlare. E' una bella favola, con un importante concetto di fondo: il mondo occidentale è frenetico, siamo talmente presi dal progresso produttivo che perdiamo completamente di vista la gioia delle piccole cose. Completamente assorbiti dal lavoro, non riusciamo più a giocare coi bambini o goderci una mostra d'arte perchè ritenute perdite di tempo. La critica che fece Ende alla società fu molto feroce in questo senso, ma direi che le cose non sono sicuramente cambiate, anzi. 
Bellissima la tartaruga Cassiopea, che prevede il tempo con mezzora in anticipo e quando deve dire qualcosa le viene scritto sulla corazza. 
Mio voto: 8 / 10