mercoledì 23 settembre 2015

w…w…w…wednesdays #36



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (36^ puntata - mercoledì 23 settembre 2015):

1) cosa stai leggendo?
"un mattino a Irgalem" - Davide Longo
"Eugenie Grandet" - Balzac
ho dovuto interrompere il libro di Longo perchè stavo arrivando lunga per lunedì, per il gruppo di lettura (e non credo lo riuscirò comunque a finire in tempo..)

2) cosa hai appena finito di leggere?
"quel che resta del giorno" - Kazuo Ishiguro

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
il libro per la monthly motiv (e sono indecisa tra due) di settembre, che purtroppo, leggerò ad ottobre.. sigh

martedì 22 settembre 2015

Addio a Jackie Collins


20 settembre 2015. 
La romanziera ed ex attrice britannica Jackie Collins, sorella minore della più nota Joan Collins, è morta all'età di 77 anni dopo una battaglia contro il cancro. Lo riferisce la rivista People.
"E' con enorme dolore che comunichiamo la morte della nostra meravigliosa e dinamica madre, Jackie Collins, deceduta sabato per un tumore al seno", si legge in una nota della famiglia. "Ha vissuto una vita piena ed e' stata amata dalla sua famiglia, dagli amici e da milioni di lettori che è riuscita ad intrattenere per 40 anni", si legge ancora.
Dopo la diagnosi di tumore al seno, Collins ha scelto di non rivelare la sua malattia, mantenendo il riserbo e confidando il segreto solo alle tre figlie, Tracy, 54 anni, Tiffany, 48 anni e Rory, 46. Una cerimonia funebre si terrà sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna.

Joan saluta sua "sorellina coraggiosa" - "Addio alla mia bella e coraggiosa sorellina, riposi in pace". E' l'ultimo saluto dell'attrice britannica Joan Collins alla sorella minore Jackie, scrittrice di best seller venduti in mezzo mondo spentasi nelle scorse ore a Los Angeles - a 77 anni - per un cancro al seno. Joan ha diffuso il messaggio online sotto una fotografia che la ritrae insieme: l'ultima delle due sorelle una al fianco dell'altra, scattata appena pochi giorni fa a Londra dove Jackie - gia' malata da tempo, ma che aveva preferito tenere nascosto fin quasi alla fine il suo stato di salute a tutti salvo pochi familiari - era sbarcata per promuovere in Europa il suo ultimo romanzo, il decimo del ciclo di Lucky Santangelo.
(www.ansa.it)

mercoledì 16 settembre 2015

Quel che resta del giorno - Kazuo Ishiguro


Titolo originale: the remains of the day (1989)

Oxfordshire, 1956. Mr Stevens è un maggiordomo inglese, figlio di un maggiordomo inglese. Ha lavorato per la maggior parte della sua vita a Darlington Hall. Una vita dedicata con fedeltà al suo padrone, in un ruolo da vivere con la massima dignità possibile per potersi avvicinare a quelli che erano i grandi maggiordomi della storia. Trent'anni al servizio di Lord Darlington, gentiluomo inglese, finito in disgrazia per le sue frequentazioni filo-fasciste negli anni '20-'30. Uomo buono e ingenuo che non si è reso conto di essere stato usato e che, pur avendo preso le distanze dai fascisti appena capite le loro intenzioni, ha visto finire il suo nome nel fango.
Darlington Hall, ora, è stata comprata da un americano, Mr Farraday, il quale suggerisce a Mr Stevens di prendersi alcuni giorni di riposo. E Mr Stevens decide di andare a trovare Miss Keaton, governante a Darlington Hall proprio negli anni '20-'30, con la quale ha avuto un rapporto un po' burrascoso. Stevens, infatti, ha ricevuto una lettera di Miss Keaton in cui lei dice che il suo matrimonio sta finendo, e lui coglie l'occasione di questo viaggio per incontrarla e capire se potrebbe tornare a lavorare con lui.
Il viaggio nella campagna inglese si rivela essere anche un viaggio nel suo stesso passato, ricordando il padre e gli avvenimenti di importanza storica che si compivano a Darlington Hall.

Anni fa vidi il film tratto da questo libro, ma ammetto che torniamo talmente indietro nel tempo che ricordavo soltanto i volti dei protagonisti, la storia la ricordavo poco.
La vicenda è narrata in prima persona da Mr Stevens, e il linguaggio creato dall'autore è perfetto per farci capire che siamo davanti a un maggiordomo inglese, di quelli che non sanno fare battute di spirito ma che sanno che l'argenteria pulita può essere un dettaglio che rende memorabile una cena e magari rendere di buon umore un personaggio politico arrivato per trattare problemi serissimi.
Un uomo che mette una cura maniacale nella professione, alla costante ricerca della grandezza. Cos'è che fa grande un maggiordomo? è la domanda che ci accompagna per diverse pagine di riflessione di Mr Stevens.
Il viaggio che compie Mr Stevens, diventa un'occasione di riflessione su quella che è stata la sua vita. E vengono fuori persone del suo passato, come il padre che è morto mentre a Darlington Hall si svolgeva un importantissimo ricevimento di importanza mondiale. Oppure Lord Darlington, gentiluomo che vuole redimere i conflitti internazionali nel salotto della sua villa, nella speranza di portare la pace tra le nazioni che hanno combattuto la prima guerra mondiale, e non si accorge di diventare una pedina nel gioco dei fascisti, che possono contare su Darlington Hall come "base" per trattative che il governo non voleva concedere. O ancora, Miss Keaton, con cui c'è sempre stato un rapporto di conflitto, e a mio parere era abbastanza lampante che avevano un interesse anche personale reciproco. Ma Mr Stevens non può farsi distrarre dal suo ruolo, che è poi la sua ragione di vita. 
A volte vorresti vederlo reagire, calare questa maschera di perfezione che diventa a tratti quasi assurda (tipo quando Miss Keaton entra nel suo salottino e lo vede leggere, e lui si infuria perchè un maggiordomo non può farsi vedere "fuori servizio" da nessuno eccetto se stesso). Ma i maggiordomi sono così, o almeno è così che ci si immagina un vero maggiordomo inglese, e Mr Stevens è esattamente quello.
Tuttavia, la vita va avanti, la vecchiaia incombe, e i tempi cambiano. I giovani maggiordomi non hanno più quella cura maniacale che avevano quelli del suo tempo. Guardare indietro e vivere di nostalgia è inutile.
Un perfetto sconosciuto con cui scambia due parole sul molo, nel momento in cui accendono le luci, lo farà riflettere sul fatto che la parte migliore della giornata è la sera, quando la gente riposa, esce con gli amici o si dedica alla famiglia. E gli suggerisce di godersi la pensione e il meglio degli anni che verranno. Ma ce la farà Stevens a mettere in pratica questo proposito? Questo non lo sapremo mai…
Un libro interessante, in cui veniamo pienamente calati nella persona del maggiordomo e della sua devozione al lavoro. E tuttavia non è proprio una lettura scorrevole, o almeno, io ho fatto abbastanza fatica perchè a tratti diventa quasi noioso. Eh sì, mi spiace dirlo, ma ogni tanto questa irreprensibilità, questo contegno di Mr Stevens mi ha dato un po' sui nervi, e allora accantonavo il libro e lo riprendevo in seguito. E' un libro da leggere con un po' di concentrazione. Diciamo che, se lo "premio" per l'ambientazione che ha ricreato, devo però anche considerare che i momenti noiosi ci sono e quindi non riesco a considerarlo un capolavoro. Detto questo, sono però molto curiosa di leggere qualcos'altro di questo autore in futuro.
Mio voto: 7 / 10.

w…w…w…wednesdays 35



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (35^ puntata - mercoledì 16 settembre 2015):

1) cosa stai leggendo?
"un mattino a Irgalem" - Davide Longo

2) cosa hai appena finito di leggere?
"quel che resta del giorno" - Kazuo Ishiguro

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
il libro per la monthly motiv (e sono indecisa tra due)
il libro per il gruppo di lettura, Eugenie Grandet di Balzac

mercoledì 9 settembre 2015

w…w…w…wednesdays #34



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (34^ puntata - mercoledì 09 settembre 2015):

1) cosa stai leggendo?
"quel che resta del giorno" - Kazuo Ishiguro

2) cosa hai appena finito di leggere?
"Adibas" di Zaza Burchuladze

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
Sono ancora in dubbio tra diversi:
"Casa d'altri" di Silvio D'Arzo
il libro per la monthly motiv
il libro per il gruppo di lettura, Eugenie Grandet di Balzac

venerdì 4 settembre 2015

Adibas - Zaza Burchuladze



titolo originale: Adibas (2009)

Tbilisi, 2008. La guerra imperversa 
in Georgia. I bombardieri di Putin saettano nel cielo. Eppure i cultori del relax, dalla piscina più chic della città, ne avvertono appena il fremito come lieve increspatura sulla superficie dell’acqua. 
Video su YouTube, slogan pubblicitari, il sorriso del presidente sull’ultimo calendario fotografico ritoccato con Photoshop… Non vi è una singola scena di combattimento nel romanzo: la guerra è in nessun luogo e in ogni dove, ma a Tbilisi non sembra più percepirsi alcuna differenza fra reale e contraffatto. 
adibas è una satira della Boemia urbana. Shako, cinico giornalista chiamato come testimonial per lo spot pubblicitario della Georgian Pepsi, descrive la progressiva contraffazione del proprio ambiente e stile di vita: dai prodotti di marca al sesso imperante e alla guerra mediatica – dal “fuck me(fottimi) al “fake me(falsificami). 
I valori dell’occidente remixati in un ironico e spietato banchetto in tempo di peste. (www.meridianozero.info)



Adibas.
1 – scarpe adidas contraffatte;
2 – surrogato o imitazione in generale;
3 – qualsiasi cosa falsa o contraffatta; oggetto, situazione, evento o altro.

Sulla copertina appare questo commento di Tweed's: “un ritratto desolato, cinico e divertente di una società fottuta”.
In effetti non saprei definirlo meglio. Il libro, piccolo e piuttosto scorrevole, diviso in capitoletti molto corti, è uno spaccato della vita a Tbilisi, che non sembra sconvolta più di tanto dalla guerra, nonostante le notizie alla tv e gli aerei che passano sulla testa. La vita a Tbilisi va avanti, nella piscina che è luogo di ritrovo, nelle strade, nei quartieri che vendono abbigliamento contraffatto. Il personaggio narrante, aggirandosi per la città ci mostra tutti questi spaccati del paese. Un paese i cui abitanti (i Georgiani) hanno già un'autostima talmente bassa che non può abbassarsi ulteriormente.
L'autore ha un linguaggio piuttosto crudo, tendenzialmente abbastanza volgare (soprattutto quando parla delle sue donne e del suo membro...), ma credo si inserisca molto bene nel contesto di cui racconta.
La storia è incentrata nella data particolare del 08/08/2008 (che dovrebbe essere il giorno più fortunato dell'anno).

Mio voto: 7 e mezzo / 10.

mercoledì 2 settembre 2015

w…w…w…wednesdays #33



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

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Le mie risposte (33^ puntata - mercoledì 02 settembre 2015):

1) cosa stai leggendo?
"Adibas" di Zaza Burchuladze

2) cosa hai appena finito di leggere?
"Grey" (E.L. James)

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
"Casa d'altri" di Silvio D'Arzo

martedì 1 settembre 2015

Grey - E. L. James


Titolo originale: Grey. Fifty shades of grey as told by Christian (2015)

Christian Grey ama avere il controllo su tutto: il suo mondo è ordinato, metodico e completamente vuoto fino al giorno in cui Anastasia Steele irrompe nel suo ufficio come un turbine con il suo corpo incantevole e i suoi splendidi capelli castani. Lui cerca di dimenticarla, ma invece viene travolto da una tempesta di emozioni che non riesce a capire e a cui non può resistere. A differenza di tutte le donne che Christian ha conosciuto prima di lei, Ana, timida e ingenua, sembra arrivargli dritto al cuore, un cuore freddo e ferito, e vedere oltre la sua immagine di imprenditore di successo e il suo stile di vita esclusivo e lussuoso. Con Ana, Christian riuscirà a scacciare gli incubi della sua infanzia e i fantasmi del passato che lo perseguitano ogni notte? Oppure i suoi oscuri desideri sessuali, la sua ossessione per il controllo e l'odio verso se stesso che riempiono la sua anima allontaneranno Ana e distruggeranno la fragile speranza che lei gli sta offrendo? (www.mondadoristore.it)

Premetto che ho amato la trilogia delle 50 sfumature. Ho amato la storia di Christian e Ana. E così ho ceduto e ho letto anche questo libro.
Cosa mi aspettavo? Principalmente che il libro sviscerasse maggiormente il passato di Christian e il suo modo di ragionare, cosa che c'è veramente poco.
La sensazione è stata proprio di rileggere una storia già letta. Sì, è vero, ogni tanto Christian buttava lì i suoi pensieri "virgolettati" su Ana, ogni tanto c'erano dei flashback in cui lo troviamo bambino con una madre abusata accompagnata ad un uomo violento. Ma la cosa finiva lì, erano incubi da cui Christian si svegliava di soprassalto e basta. Sinceramente speravo di assistere a molte sedute dallo psicologo, e invece questo compare solo alla fine del libro perchè era sempre in vacanza...
Quello che cambia in modo particolare è che, a differenza degli altri 3 dove ho trovato molto romanticismo e molto erotismo, questo libro ha decisamente uno stile poco erotico e molto più volgare. Sinceramente, per buona parte della lettura l'ho considerato un libro abbastanza inutile, un esperimento che non è riuscito come doveva (o come mi aspettavo?).
La cosa che trovo raccapricciante, è che in questo tomo di notevole spessore troviamo solo (solo!!) più o meno la storia del primo libro della trilogia, poco oltre. Vuol dire che dobbiamo aspettarci anche i restanti due??? Io, ingenuamente, pensavo che il libro racchiudesse tutti i pensieri di Christian, di tutti e 3 i libri, non che in pratica i suoi pensieri allungassero solo le prime sfumature.
Sono molto delusa. Se avessi voluto rileggere la storia mi sarei riletta gli altri libri. Non so nemmeno se consigliarlo o meno. Mah.
Mio voto: 5 / 10