venerdì 4 settembre 2015

Adibas - Zaza Burchuladze



titolo originale: Adibas (2009)

Tbilisi, 2008. La guerra imperversa 
in Georgia. I bombardieri di Putin saettano nel cielo. Eppure i cultori del relax, dalla piscina più chic della città, ne avvertono appena il fremito come lieve increspatura sulla superficie dell’acqua. 
Video su YouTube, slogan pubblicitari, il sorriso del presidente sull’ultimo calendario fotografico ritoccato con Photoshop… Non vi è una singola scena di combattimento nel romanzo: la guerra è in nessun luogo e in ogni dove, ma a Tbilisi non sembra più percepirsi alcuna differenza fra reale e contraffatto. 
adibas è una satira della Boemia urbana. Shako, cinico giornalista chiamato come testimonial per lo spot pubblicitario della Georgian Pepsi, descrive la progressiva contraffazione del proprio ambiente e stile di vita: dai prodotti di marca al sesso imperante e alla guerra mediatica – dal “fuck me(fottimi) al “fake me(falsificami). 
I valori dell’occidente remixati in un ironico e spietato banchetto in tempo di peste. (www.meridianozero.info)



Adibas.
1 – scarpe adidas contraffatte;
2 – surrogato o imitazione in generale;
3 – qualsiasi cosa falsa o contraffatta; oggetto, situazione, evento o altro.

Sulla copertina appare questo commento di Tweed's: “un ritratto desolato, cinico e divertente di una società fottuta”.
In effetti non saprei definirlo meglio. Il libro, piccolo e piuttosto scorrevole, diviso in capitoletti molto corti, è uno spaccato della vita a Tbilisi, che non sembra sconvolta più di tanto dalla guerra, nonostante le notizie alla tv e gli aerei che passano sulla testa. La vita a Tbilisi va avanti, nella piscina che è luogo di ritrovo, nelle strade, nei quartieri che vendono abbigliamento contraffatto. Il personaggio narrante, aggirandosi per la città ci mostra tutti questi spaccati del paese. Un paese i cui abitanti (i Georgiani) hanno già un'autostima talmente bassa che non può abbassarsi ulteriormente.
L'autore ha un linguaggio piuttosto crudo, tendenzialmente abbastanza volgare (soprattutto quando parla delle sue donne e del suo membro...), ma credo si inserisca molto bene nel contesto di cui racconta.
La storia è incentrata nella data particolare del 08/08/2008 (che dovrebbe essere il giorno più fortunato dell'anno).

Mio voto: 7 e mezzo / 10.

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