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venerdì 3 marzo 2017

Agatha Raisin e la quiche letale - M. C. Beaton



Titolo originale: Agatha Raisin and the quiche of death - 1992

Agatha Raisin, cinquantenne dal carattere difficile, decide di cambiare vita: chiude la società di PR, che le ha permesso di guadagnare un bel po’ di soldi, lascia Londra e si trasferisce nei Cotswolds, un’area di pittoresca bellezza nel cuore dell’Inghilterra. Carsely, il piccolo e perfetto villaggio dei suoi sogni, è sublime: gli abitanti sono stravaganti e gentili, il cottage comprato da Agatha è scomodo al punto giusto, abbondano i vestiti a fiori, tipo Laura Ashley, e la cordialità è un po’ di facciata. A Londra non si era accorta di non avere amici, ma giunta a Carsely si ritrova sola e isolata. Donna attiva e prepotente, Agatha non si accontenta di inserirsi nella nuova comunità ma vuole diventare anche popolare. Come fare? Partecipare a una gara culinaria. E se non si è in grado di cucinare? Andare a Londra e comprare un’ottima quiche. E se il giudice della gara muore mangiando la quiche? Ingiustamente accusata di aver provocato una morte e giustamente additata per aver imbrogliato, Agatha investiga... (www.astoriaedizioni.it)

Primo libro della serie dedicata a questa improvvisata investigatrice, Agatha Raisin, creata da Marion Chesney sotto lo pseudonimo di M. C. Beaton.
Ero curiosa di leggere questo libro perchè in generale mi piacciono le signore che si mettono ad indagare, tipo Jessica Fletcher insomma. Agatha Raisin però non ha il carattere di Jessica Fletcher. Agatha Raisin è scorbutica, abituata a comandare e a vincerla sempre. Dopo aver sognato per anni un cottage nei Cotswolds finalmente realizza il suo sogno e scopre che in realtà le manca la città, le manca il lavoro, le mancano degli amici. Ma nei Cotswolds, oltre a tutti i guai che le procura la quiche incriminata, comincia finalmente a fare amicizie. In particolare col poliziotto mezzo cinese Bill Wong, che la tiene particolarmente d'occhio e la salva da una fine atroce... Perchè, nonostante Bill le intimi di non giocare all'investigatrice, lei ovviamente fa di testa sua e scopre davvero chi ha ucciso Reg Cummings-Browne, il giudice donnaiolo, ma rischiando (stupidamente) di lasciarci le penne...
Ammetto che ho trovato un po' spocchioso il personaggio di Agatha, almeno all'inizio, dopo si è rivelata anche divertente, ironica, anche generosa quando fa pubblicità al suo ex collaboratore Roy.
Non è un capolavoro del giallo, ma si legge abbastanza bene, la storia fila. Credo che sicuramente leggerò altri libri della serie.
Mio voto: 7 / 10

venerdì 27 gennaio 2017

Il girasole. I limiti del perdono - Simon Wiesenthal


Titolo originale: Die Sonnenblume (1970)
Titolo in inglese: the sunflower

Nel 1942, a Leopoli, una SS morente chiede ad un ebreo il perdono per i crimini che ha commesso. A rifiutare questa grazia al giovane nazista è Simon Wiesenthal, che dopo la guerra diventerà l'implacabile "cacciatore dei nazisti" . A distanza di tempo quel rifiuto continua a turbare Wiesenthal: ne discute con gli amici, va a visitare l'anziana madre della SS, infine decide di raccontare quella vicenda per chiedere e sé stesso e ad altri testimoni e intellettuali se ha commesso un errore, negando il perdono. (www.ibs.it)

"Ed ecco, a sinistra, lungo la strada, vidi un cimitero militare. [..] E su ogni tomba stava ritto, come un soldato, un girasole. Guardavo come incantato. Sembrava che i fiori captassero come specchi i raggi del sole riflettendo nel buio delle fosse...un periscopio...Sì, certo era così: così i morti ricevevano luce e messaggi. E improvvisamente invidiai i soldati morti. Ognuno aveva il suo girasole, che lo teneva ancora unito al mondo, aveva le farfalle che venivano sulla sua tomba. Ma per me non ci sarebbero stati girasoli. Sarei finito in una fossa scavata in fretta, su un mucchio di cadaveri, sotto altri mucchi di cadaveri. Nessun girasole avrebbe mai portato luce in queste tenebre e le farfalle sarebbero volate lontano."

In questo libro, Wiesenthal, ebreo sopravvissuto a molti campi di concentramento, parla di un episodio che gli è realmente capitato e che lo ha segnato al punto da tormentarlo per tutta la vita senza arrivare ad una risposta. Questa risposta prova a chiederla anche a diversi personaggi / filosofi / autorità, di diverse origini e di diverse religioni.
Difficile dare una risposta, anche se la grossa maggioranza delle personalità a cui Wiesenthal ha spedito il libro e chiesto un parere, è d'accordo con il comportamento che ha tenuto lui.
E' un libro che si legge piuttosto scorrevolmente, la scrittura è chiara, semplice. L'argomento è terribile, perchè ciò che ha vissuto Wiesenthal è, a mio parere, ingiustificabile e ciò che ha fatto la giovane SS è di una atrocità smisurata.
Tutti gli anni, in questo periodo, cerco di leggere un libro che abbia come tema l'olocausto. Più leggo libri su questo argomento, e più scopro nuove atrocità compiute dai tedeschi in quel periodo. Ma la cosa che mi fa provare raccapriccio, è che l'umanità non sta capita, non impara, non trae insegnamento da ciò che è stata una vergogna mondiale.
In realtà, il libro si divide in due parti. Nella prima parte (circa 200 pagine) c'è l'episodio narrato da Wiesenthal. Il girasole è il fiore che veniva piantato sopra le tombe dei soldati tedeschi defunti, una sepoltura che Wiesenthal arriva ad invidiare perchè a lui attende una fossa comune e sicuramente nessun fiore piantato sopra. Lo stesso girasole probabilmente andrà ad adornare la tomba della SS morente a cui Wiesenthal nega il perdono, rifiutandosi anche di prendere alcuni oggetti che il soldato vorrebbe lasciargli.
Nella seconda parte (Circa 300 pagine), ci sono le lettere delle personalità che gli hanno risposto. Sinceramente, questa parte è abbastanza noiosa. Cioè, una dozzina di testimonianze, ok, sono interessanti. Ma 53 risposte in trecento pagine non finivano più (e ammetto che alcune le ho saltate). Tra i tanti, anche Primo Levi. Tutto l'elenco di chi ha risposto lo trovate nella pagina inglese di wikipedia
E' un libro che consiglio di leggere comunque.
Mio voto: 8 / 10

martedì 10 gennaio 2017

Lo strano viaggio di un oggetto smarrito - Salvatore Basile


Titolo originale: Lo strano viaggio di un oggetto smarrito (2016)

Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto a casa dopo la scuola, ma quando apre la porta della sua casa nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte a una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un po’ ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario, lo ripone nella valigia, ma promette di restituirlo. Poi, sale sul treno in partenza sulla banchina. 
Sono passati vent’anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l’unica compagnia degli oggetti smarriti che vengono trovati ogni giorno nell’unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano. 
Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, incastrato tra due sedili, Michele ritrova il suo diario. Non sa come sia possibile, ma Michele sente che è sua madre che l’ha lasciato lì. Per lui. E c’è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita, che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito. Questa è la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati. È la storia di una ragazza che ha fatto un patto della felicità, nonostante il dolore. È la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai. 
Salvatore Basile ci regala una favola piena di magia, emozione e speranza. Un caso editoriale che ha subito conquistato il cuore di tutte le case editrici del mondo, che se lo sono conteso acerrimamente alla fiera di Francoforte. Una voce indimenticabile, che disegna un sorriso sul nostro cuore. (www.garzanti.it)

Attenzione: contiene alcuni spoiler sulla trama.

L'idea di fondo di questo libro è molto bella, e ha dei momenti molto teneri da quando questo trentenne esce dal rifugio della sua stazione per andare a vedere il mondo esterno. Momenti di ingenuità che lo fanno anche scontrare con la cattiveria degli uomini.
Tuttavia, non riesco ad essere entusiasta della lettura perchè ci sono diversi punti, secondo me, un po' deboli.
Innanzitutto, come gli dice Luce, tu aspetti più di vent'anni prima di metterti a cercare  tua madre e lo fai solo dopo che risalta fuori il diario?
Poi la figura di Elena, un vero e proprio tornado che letteralmente esplode nella vita di Michele. Io capisco l'entusiasmo della ragazza, che probabilmente si innamora a prima vista e irrompe nella casa di Michele. Non avevo nemmeno lontanamente immaginato il segreto che nascondeva e quando è saltato fuori, sinceramente, la prima cosa che ho pensato è che fosse pazza, cioè proprio bisognosa di uno psicologo (oddio, forse avrei dovuto avere già qualche dubbio quando dice che ogni persona ha un colore..) e un po' mi ha smontato il personaggio.  
La scena dell'orso, mah, sì, diciamo che l'autore ha voluto restituire la credibilità al marito di Luce. Però ha un po' ricordato i film di Indiana Jones...
E soprattutto, a mio parere, credo sia veramente inverosimile che una persona nelle condizioni della madre riesca a scappare da una clinica quasi blindata, arrivare sul treno, lasciare il diario. Sul serio, da come l'ha descritta, io lo trovo proprio inverosimile. Ma insomma, è un romanzo.
Diciamo che, nel complesso, ci sono alcuni elementi molto belli, intriganti, c'è tutta la scoperta della vita e dei sentimenti da parte di Michele che sono molto belli e coinvolgenti; Michele è egli stesso un oggetto smarrito, come quelli che raccoglie e a cui dà rifugio in casa. Poi ci sono altri elementi che sono poco credibili. 
Lettura carina comunque, scorrevole. 
Mio voto: 7 e mezzo / 10


lunedì 26 dicembre 2016

European reading challenges 2017



E' ospitata da Rose city reader e va dal 1° gennaio 2017 al 31 gennaio 2018 (13 mesi): consiste nel leggere libri scritti da autori europei o libri ambientati in Europa (in questo caso non importa da dove viene l'autore).
I libri possono essere di qualunque genere, l'importante è che ogni libro sia ambientato in un paese diverso e scritto da un autore diverso.

Ci sono 5 livelli di partecipazione:
- Five star (Deluxe Entourage): leggi almeno 5 libri
- Four star (Honeymooner): leggi 4 libri;
- Three star (Business Traveler): leggi 3 libri;
- Two star (Adventurer): leggi 2 libri;
- One star (Pensione Weekender): leggi 1 libro.

 Come l'anno scorso, punterò a leggere almeno 5 libri :-)

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The idea is to read books by European authors or books set in European countries (no matter where the author comes from). The books can be anything – novels, short stories, memoirs, travel guides, cookbooks, biography, poetry, or any other genre. You can participate at different levels, but each book must be by a different author and set in a different country – it's supposed to be a tour. (See note about the UK, below)

 WHAT COUNTS AS "EUROPE"?: We stick with the same list of 50 sovereign states that fall (at least partially) within the geographic territory of the continent of Europe and/or enjoy membership in international European organizations such as the Council of Europe. This list includes the obvious (the UK, France, Germany, Spain, and Italy), the really huge Russia, the tiny Vatican City, and the mixed bag of Baltic, Balkan, and former Soviet states.

 THE LIST: Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belarus, Belgium, Bosnia and Herzegovina, Bulgaria, Croatia, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, France, Georgia, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Kazakhstan, Latvia, Liechtenstein, Lithuania, Luxembourg, Malta, Moldova, Monaco, Montenegro, Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Republic of Macedonia, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland, Turkey, Ukraine, United Kingdom, and Vatican City.

My goal is to read 5 books :-)

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My list of books:
4 - Russia: La sonata a Kreutzer (Lev Tolstoj)
5 - France: Il profumo segreto dei fiori (Amanda Hampson)

completed!