13 aprile 2015. Gunter Grass, il grande scrittore tedesco,
è morto stamattina, a 87 anni, a Lubecca.
E' stato il padre della letteratura
postbellica tedesca e insieme la voce scomoda, la coscienza critica della
democrazia nata nel dopoguerra a Bonn. Fu tra i
rappresentanti del Gruppo 47, movimento che contribuì alla rinascita della
Germania dopo il nazismo.
Il tamburo di latta fu
il suo primo grande libro, poi una lunga carriera culminata nel Nobel per la
letteratura, nel 1999. Fu sempre una voce inquieta, e visse tacendo per decenni
che da adolescente si era arruolato volontario nelle Waffen-SS naziste. «Ormai celebriamo tanti eroi della resistenza tedesca che
non si capisce come mai Hitler arrivò al potere, quando invece il nazismo fu
accolto da consenso ed entusiasmo». «Molti ragazzi della mia età videro
nell’adesione al nazionalsocialismo un modo per girare l’angolo e voltare le
spalle ai genitori», disse. Catturato dagli statunitensi nel 1945, finisce in
un campo di prigionia in Baviera dove conobbe Joseph Ratzinger: «Ricordo le
nostre confessioni, lui voleva diventare religioso, io intellettuale. Oggi io
sono scrittore, lui è Papa, è una bella storia, non è vero?».
Gunther Grass nacque a Danzica
il 16 ottobre del 1927, si sposò due volte ed ebbe
quattro figli.
Tra i suoi scritti più
famosi ricordiamo la cosiddetta "trilogia di Danzica" (Il tamburo di
latta, Gatto e topo, Anni di cani) e Sbucciando la cipolla (con le memoria del
campo di prigionia).
All’attività di romanziere,
Grass ha alternato la scrittura di poesie, saggi e testi teatrali.
Nessun commento:
Posta un commento