mercoledì 17 giugno 2015

w…w…w…wednesdays #25



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica ideata da MizB nel suo blog "Should be reading".
Come ho visto fare in tanti blog, ho inaugurato anche io questa rubrica, con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (25^ puntata - mercoledì 17 giugno 2015):

1) cosa stai leggendo?
"Madame Mallory e il piccolo chef indiano" - Richard C. Morais

2) cosa hai appena finito di leggere?
"Città aperta" - Teju Cole

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
mi manca un libro per la "monthly keyword". Mi piacerebbe leggere "Il giorno dei morti" di Cees Nooteboom

domenica 14 giugno 2015

Città aperta - Teju Cole



Titolo originale: Open city (2011)

Nato da madre tedesca e padre nigeriano, formato alla Nigerian Military School di Zaria e trapiantato adolescente negli Stati Uniti, lontano da affetti e radici, il narratore Julius, all'ultimo anno di specializzazione in psichiatria, non appartiene a nessun luogo. Quando comincia a vagare per le strade di New York, nell'autunno del 2006, lo fa con il distacco dell'outsider, la profondità dell'intellettuale e l'agio del flàneur. La migrazione degli uccelli è l'occasione per riflettere sul "miracolo dell'immigrazione in natura", ai cartelli che annunciano la chiusura della catena Tower Records fanno da contraltare le meditazioni sulla musica amata, Mahler in testa, e un acquazzone sulla Cinquantatreesima è causa di una precipitosa ritirata nell'American Folk Art Museum e della conseguente fascinazione per la pittura di John Brewster li esposta. Di casualità in intenzione, Julius si muove nelle geografie newyorchesi incontrando persone di ogni classe e cultura, vedendo scorci scolpiti o in mutamento, lasciando che ogni impressione si depositi sul fondo della coscienza e da li, come cerchio in uno stagno, si propaghi ad altri cerchi, ad altre impressioni. (www.ibs.it)

Ho letto questo libro per curiosità, visto che era stato indicato come il libro più bello dell'ultima decade. L'autore è stato paragonato a Salinger e a Coetzee. Non ho letto nulla di Salinger, quindi non posso fare confronti. Ho letto due libri di Coetzee e, forse, l'unico confronto che riesco a fare è che, come Coetzee , ha una scrittura abbastanza complessa e non scorre affatto. Ci ho messo 13 giorni a finirlo, e sono solo 271 pagine. Una fatica infinita, e più volte mi sono chiesta se non fosse il caso di dargliela su.
Dicevo, la scrittura è piuttosto arzigogolata, nonostante non usi termini complessi; Julius nelle sue peregrinazioni interagisce con diversi personaggi coi quali si lancia in discussioni abbastanza filosofiche sulla guerra, sulla musica, sulla violenza. Le descrizioni dei luoghi sono terribilmente dettagliate, che all'inizio può anche risultare piacevole perchè sembra di muoversi con Julius all'interno della città, ma alla lunga arrivano anche a distrarre molto dalla narrazione della storia. Stessa cosa quando si lancia nella descrizione di un palazzo o di un avvenimento, dove riesce a scrivere paragrafi e paragrafi di storia, a volte non particolarmente interessante. Intendo dire che avrei preferito che rimanesse "concentrato" sul personaggio e la sua introspezione, piuttosto che allargarsi troppo come fosse una pagina di wikipedia.
Oltretutto, il personaggio non mi suscita alcuna particolare simpatia. Verso la fine gli accade una cosa piuttosto spiacevole, ma due capitoli dopo si viene a scoprire una cosa atroce che invece ha fatto lui in passato. Peraltro, tutte queste riflessioni, a tratti mi sembrano non arrivare mai a una conclusione. Julius è uno psichiatra, ma sembra più lui quello che ha bisogno di aiuto.
Sono convinta che lo stile narrativo così particolare verrà apprezzato da persone più filosofiche di me. A me il libro è risultato abbastanza noioso.
Mio voto: 6 e mezzo / 10

venerdì 12 giugno 2015

Il negativo dell'amore - Maria Paola Colombo


Titolo originale: il negativo dell'amore (2012)

Cristiana ha il terrore dell'acqua, perchè da bambina sua madre ha provato ad affogarsi e la voleva portare con sè. Di quella tragedia conserva due cicatrici dietro le spalle, come due piccole ali, dalle quali viene fuori il soprannome con cui la chiamano, Cica. Vive col padre in una cittadina del Nord Italia, con un padre che non è capace di mostrarle affetto. Ha come compagni delle sue giornate un cane, chiamato Tomba, e una vecchia vicina di casa.
Tommaso è un bambino down, il più grande di tre fratelli, che ama sfegatatamente Walker Texas Ranger, da cui il soprannome che gli hanno dato, Walker. Vive in Puglia, ha due genitori molto apprensivi e una gran voglia di vivere, di essere felice secondo le sue capacità, e di veder felici le persone a cui vuole bene.
Due storie che scorrono parallele finchè non si incontrano (sì lo so che è una contraddizione). Infatti, ad un certo punto il padre di Cica viene trasferito in Puglia, proprio nel paese di Tommaso e Cica diventerà amica di Angelo, uno dei fratelli di Tommaso.
Della storia non vi racconto nient'altro.

Il primo aggettivo che mi è venuto in mente quando ho chiuso il libro è stato "tenero". E la seconda cosa che ho pensato è che questo libro è veramente bello. Affronta temi difficili come l'handicap, la famiglia, il bisogno di amore, senza cadere mai nel banale, con una punta di ottimismo e di speranza. 
Ai due protagonisti mi sono affezionata. Sono ragazzini che affrontano la loro "diversità" con tenacia, che sono alla ricerca di amore, e affrontano la vita con candore.
Un libro che ho divorato, con una scrittura piacevole, pochi personaggi principali e diversi personaggi di contorno ben delineati senza creare alcuna confusione alla storia.
E' una scrittura che riesce ad entrare nella profondità dei personaggi senza risultare banale, pesante o patetica, con grande sensibilità e tenerezza.

Uno dei libri più belli che abbia letto negli ultimi anni. Sicuramente uno dei due più belli del Gran Premio delle Lettrici di Elle a cui partecipai qualche anno fa.
Mio voto: 9 / 10

La cinquina finale del Premio Strega

La sera del 10 giugno, gli "amici della domenica" (si chiamano così i giurati del Premio Strega) hanno decretato i cinque libri che si contenderanno il primo posto nella notte del 2 luglio.
I cinque finalisti sono:

Nicola Lagioia - La ferocia - 182 voti
Mauro Covacich - La sposa - 157 voti
Elena Ferrante - Storia della bambina perduta - 140 voti
Fabio Genovesi - Chi manda le onde - 123 voti
Marco Santagata - Come donna innamorata - 119 voti.

Fabio Genovesi è già stato insignito del Premio Strega Giovani (8 giugno).

Questi invece gli esclusi alla finale:
Clara Sereni - Via Ripetta 155 - 104 voti
Wanda Marasco - Il genio dell'abbandono - 93 voti
Zerocalcare - Dimentica il mio nome - 70 voti
Marina Mizzau - Se mi cerchi non ci sono - 66 voti
Vinicio Capossela - Il paese dei coppoloni - 59 voti
Paolo Zardi - XXI secolo - 50 voti
Vins Gallico - Final cut - 43 voti.

*********************

Io non ho letto nessuno di questi titoli. Voi li avete letti? Che ne pensate?

giovedì 11 giugno 2015

8 milioni in più per biblioteche e archivi

(ANSA) - ROMA, 6 GIU - Aumenterà di 8 mln di euro il contributo statale per archivi, biblioteche e principali istituti del ministero dei Beni culturali. Lo annuncia il ministro Franceschini, rendendo note le proposte inviate al Mef per la redazione della legge di assestamento di bilancio 2015.
 "Dopo anni di tagli alla cultura - dice - è necessario tornare a investire anche aumentando le risorse a favore dei tanti istituti che silenziosamente operano per la conservazione, catalogazione e restauro del patrimonio".

*****************
Sarebbe ora che ci fosse una bella inversione di marcia sulla cultura... Ma per la diffusione della cultura, non tanto per un discorso di "conservazione del patrimonio". Mio parere ovviamente.

mercoledì 3 giugno 2015

w…w…w…wednesdays #24



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica ideata da MizB nel suo blog "Should be reading".
Come ho visto fare in tanti blog, ho inaugurato anche io questa rubrica, con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (24^ puntata - mercoledì 03 giugno 2015):

1) cosa stai leggendo?
"Città aperta" - Teju Cole

2) cosa hai appena finito di leggere?
"controvento" - Angeles Caso

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
"Madame Mallory" e il piccolo chef indiano - Richard C. Morais