venerdì 30 giugno 2017

Mangia, prega, ama - Elizabeth Gilbert


Titolo originale: Eat, Pray, Love: One Woman's Search for Everything Across Italy, India and Indonesia (2006)

Liz è bella, bionda, solare; ha una grande casa a New York, un matrimonio perfetto, un lavoro invidiabile. Eppure, in una notte autunnale, si ritrova in lacrime sul pavimento del bagno, con l'unico desiderio di essere mille miglia lontana da lì. Quella notte, Liz capisce di non volere niente di tutto quello che ha, e fa qualcosa di cui non si sarebbe creduta capace: si mette a pregare. Come reagireste se Dio (o qualcosa che gli assomiglia) venisse a toccarvi il cuore e la mente, non per invitarvi alla pazienza e alla rassegnazione, ma per dirvi che avete ragione, quella vita non fa per voi? Probabilmente fareste come Liz: tornereste a letto, a pensarci su. A raccogliere le forze, perché il bello deve ancora venire. Un amarissimo divorzio, una tempestosa storia d'amore destinata a finir male e, in fondo, uno spiraglio di luce: un anno di viaggio alla scoperta di sé. In questo irresistibile diario-confessione, Elizabeth Gilbert ci racconta le tappe della sua personalissima ricerca della felicità: l'Italia, dove impara l'arte del piacere, ingrassa di 12 chili e trova amici di inestimabile valore; l'India, dove raggiunge la grazia meditando in compagnia di un idraulico neozelandese dal dubbio talento poetico; e l'Indonesia, dove uno sdentato sciamano di età indefinibile le insegna a guarire dalla tristezza e dalla solitudine, a sorridere e a innamorarsi di nuovo. "Mangia prega ama" è la storia di un'anima irrequieta, con cui è impossibile non identificarsi. (http://www.lafeltrinelli.it/)

Il libro è l'autobiografia della scrittrice. Purtroppo l'ho letto dopo aver visto il film, di cui ammetto di non ricordare molto, ma il viso di Julia Roberts mi era sempre davanti mentre voltavo le pagine.
Mi è piaciuto ma non mi ha fatto impazzire. La parte sull'Italia è un po' piena di stereotipi; possibile che l'unica fonte di piacere in Italia sia il cibo? nessuna visita a nessun monumento per esempio? La parte sull'India, a mio parere, diventa un po' pesante. Non per il discorso della preghiera, ma per il fatto che non solo ci spiega il tipo di preghiera che fa nell'ashram, ma parla anche di tutti gli altri tipi di meditazione che esistono. Interessante, ma alla lunga un po' stancante. L'ultima parte, quella della "rinascita" (diciamo così), è bella. Mi pare un po' bizzarro il finale... pare ci sia un seguito, un libro in cui parla di cosa è successo dopo, ma non so se lo leggerò, non è in cima alle mie priorità.
Nel complesso, a parte alcuni momenti un po' noiosi, la lettura mi è piaciuta. E' in prima persona, ovviamente, è scorrevole. Mi piace il percorso di questa donna che ha il coraggio di distruggere la sua vita per cercare quello che davvero vuole.  
Mio voto: 7 e mezzo / 10. 

mercoledì 28 giugno 2017

w…w…w…wednesdays #100




"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (100^ puntata - mercoledì 28 giugno 2017):

1) cosa stai leggendo?
La sonata a Kreutzer - Tolstoj

2) cosa hai appena finito di leggere?
Il viaggiatore incantato - Leskov --> abbandonato
Mangia prega ama - Elizabeth Gilbert

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura?  
alcune idee:
Sotto il sole della toscana
Il gattopardo

giovedì 15 giugno 2017

La cinquina del premio Strega 2017

A Casa Bellonci, a Roma, è andata in scena l’affollata notte della cinquina del premio Strega 2017.

I cinque finalisti sono, nell’ordine: 
- Cognetti, con 281 preferenze per le Le otto montagne
- Teresa Ciabatti con 177 per la La più amata 
- Wanda Marasco con 175 preferenze per La compagnia delle anime finte 
- Alberto Rollo con 160 per Un’educazione milanese 
- Matteo Nucci con 158 preferenze per È giusto obbedire alla notte.

Fuori dalla cinquina: 
- Chiara Marchelli, con 125 preferenze per Le notti blu
- Ferruccio Parazzoli, con 122 per Amici per paura 
- Marco Ferrante, con 111 per Gin tonic a occhi chiusi 
- Marco Rossari, con 100 per Le cento vite di Nemesio 
- Nicola Ravera Rafele, con 96 per Il senso della lotta 
- Monaldi&Sorti, con 74 per Malaparte. Morte come me 
- Vanni Santoni, con 62 per La stanza profonda.

Finora, l’edizione in corso dello Strega non è stata accompagnata dalle consuete polemiche.

La serata finale è in programma giovedì 6 luglio, con lo Strega che tornerà al Ninfeo di Villa Giulia.

Il premio Strega Giovani, intanto, va a Paolo Cognetti, autore de Le otto montagne (Einaudi), tra i favoriti per la vittoria del premio principale.
Come spiega il comunicato ufficiale, quello di Cognetti, con 58 preferenze su 374, è stato il libro più votato da una giuria composta da ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all’estero (Berlino, Bruxelles, Bucarest, Parigi).
Gli studenti hanno letto le dodici opere concorrenti al Premio Strega 2017 e inviato il loro voto individualmente. 
I libri di Marco Rossari, Le cento vite di Nemesio, e di Chiara Marchelli, Le notti blu, risultano con 39 e 37 preferenze il secondo e il terzo più votati dai ragazzi.

giovedì 8 giugno 2017

Il viaggiatore incantato - Nikolaj Leskov


Titolo originale: Очарованный странник - 1873

Su un battello che naviga sul lago Ladoga, il "viaggiatore incantato", dalla "gradevole e manierata voce di basso" racconta le peripezie della sua esistenza: avventure mai cercate che sembrano precipitare su di lui come eventi della natura. Storie dove entrano ed escono di scena vagabondi e prostitute, padroni e mercanti, principi e cavalieri nomadi. Storie che assomigliano ad un pulviscolo vorticoso. (www.anobii.com)

Il libro non era partito male, ma l'ho abbandonato a pagina 56. Sì, non ne potevo più. Sto viaggiatore, praticamente è un demonio. Prima frusta i cavalli per addomesticarli, poi grazie a lui finisce nel burrone il monaco (che pure si è preso da lui una frustata), e poi cattura, frusta il gatto e gli taglia la coda. Eh no. BASTA. Mi rifiuto di proseguire la lettura.
Mio voto: 3 / 10.

mercoledì 7 giugno 2017

w…w…w…wednesdays #99




"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (99^ puntata - mercoledì 7 giugno 2017):

1) cosa stai leggendo?
Il viaggiatore incantato - Leskov

2) cosa hai appena finito di leggere?
Agatha Raisin e il veterinario crudele - M. C. Beaton

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura?  
alcune idee:
Mangia prega ama
Sotto il sole della toscana
Il gattopardo

lunedì 5 giugno 2017

Parole nuove #1


Volevo inaugurare questa rubrica molti mesi fa, quando lessi "Il cardellino" di Donna Tartt, perchè avevo beccato un paio di parole sconosciute che volevo ricordare. Poi ho lasciato perdere. Però nel libro di M.C. Beaton (Agatha Raisin e il veterinario crudele) ho trovato un termine proprio mai sentito e allora no, non potevo far finta di niente. Bisogna pur migliorare il proprio vocabolario!

Parola nuova n. 1: Nequizia.
Malvagità, iniquità. Atto malvagio, azione perversa. 

Agatha Raisin e il veterinario crudele - M. C. Beaton


Titolo originale: Agatha Raisin and the vicious vet - 1993

Agatha Raisin, nonostante i tentativi per conquistare James Lacey (compreso il pedinarlo in vacanza), continua a collezionare buchi nell'acqua e, anzi, lui sembra girarle proprio alla larga. Quando scopre che in paese è arrivato un nuovo veterinario, nella cui sala d'attesa ci sono file e file di donne, decide di portarci la sua (sanissima) bestiola (il gatto Hodge), un po' per competere con le altre donne e un po' sperando di far ingelosire James. 
Nel frattempo, una vecchia conoscenza di Agatha, Jack Pomfret, la contatta per proporle di diventare sua socia e lei decide di passare qualche giorno a Londra per parlargli di persona. Tuttavia, Agatha è poco convinta dalla situazione e quando chiede "consiglio" ad Hodge si accorge che il gatto non si trova. Agatha si catapulta in strada, pensando che sia scappato, e raccatta il primo gatto tigrato che incontra (salvo rendersi conto che Hodge non è mai uscito di casa e quindi ritrovarsi con due gatti).
Il secondo gatto, però, dà ad Agatha la scusa per tornare dal veterinario e farsi invitare fuori a cena, ma questa frequentazione durerà poco perchè egli verrà ritrovato morto nelle scuderie di Lord Pendlebury mentre svolgeva un lavoro. Omicidio o incidente? Ovviamente Agatha non crede all'ipotesi dell'incidente e comincia ad impicciarsi, incredibilmente con l'aiuto di James Lacey, e nonostante gli avvertimenti di Bill Wong, il poliziotto.
Le cose poi si complicano quando, qualche giorno dopo, viene trovata morta anche la signora Josephs, che ha detto di conoscere dei dettagli interessanti sulla vita del veterinario. A quel punto, Agatha è convinta che entrambi i casi siano stati omicidi.

Avevo voglia di una lettura leggera e ho scelto il secondo libro della serie di Agatha Raisin. Carino. Agatha sembra una pazza scatenata mentre cerca di conquistare James, riuscendo solo a farlo scappare. Sono carini i momenti in cui investigano insieme ed è divertente pensare che una donna così tutta d'un pezzo sta lì a fantasticare sul fatto che loro due possano sposarsi. Esilarante, poi, è stata la scena di Agatha che devasta il bagno del pub.
Ho apprezzato che Agatha abbia adottato anche il secondo gatto. Ho apprezzato il fatto che questa donna piena di sè cominci ad ammorbidirsi, cominci a capire di stare bene nei Cotswold e cominci a farsi degli amici. Mi piace sempre di più il poliziotto Bill Wong. Non mi piace particolarmente, invece, la figura del colonnello Lacey, sembra un adolescente, che scappa da Agatha quando lei si fa avanti e poi la spia da dietro le tende quando lei lo ignora.
La storia del veterinario è un po' contorta, soprattutto la soluzione, arriva un po' così, calata dal cielo. Ma la motivazione è plausibile.
La storia del veterinario, che raggira le donne per soldi, si accomuna a quella di Jack Pomfret, anch'egli interessato ai soldi di Agatha.
Nel complesso il libro è carino. Si potrebbe leggere indipendentemente dall'aver letto il primo, ma secondo me si perdono alcuni dettagli utili.
Mio voto: 6 e mezzo / 10