sabato 27 giugno 2020

Tutto chiede salvezza - Daniele Mencarelli


Titolo originale: Tutto chiede salvezza (2020)

Ha vent'anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO: trattamento sanitario obbligatorio. È il giugno del 1994, un'estate di Mondiali. Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto psichiatria che passeranno con lui la settimana di internamento coatto: cinque uomini ai margini del mondo. Personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura. Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foto in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all'uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla spinto a forza dentro Alessandro. Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati. Nei precipizi della follia brilla un'umanità creaturale, a cui Mencarelli sa dare voce con una delicatezza e una potenza uniche. (www.anobii.com)

Fin da quando sono usciti i candidati al Premio Strega, questo libro ha attirato la mia attenzione. Avevo paura che fosse un mattone, lo ammetto, invece tratta l'argomento del tso con una certa delicatezza, soprattutto anche pensando che il fatto è comunque autobiografico. Immagino che di strada ne abbia fatta tanta l'autore da quando aveva vent'anni ad oggi...
Daniele si ritrova in stanza con quattro "matti": Gianluca estroso gay bipolare che quando è in fase bianca pensa solo al sesso mentre quando è in fase nera pensa solo alla morte; Alessandro, catatonico, che fissa costantemente un punto nel muro sopra al letto di Daniele; Mario ex professore, affezionato ad un uccellino nell'albero vicino alla finestra, uomo estremamente saggio e dispensatore di buoni consigli ma che ha tentato di uccidere moglie e figlia; Madonnina che costantemente chiede aiuto alla Madonna perchè ha perso l'anima. In seguito nella stessa stanza arriverà anche Giorgio, un gigante rimasto bambino che quando ha crisi di rabbia è inarrestabile.
Mencarelli rivive ciò che ha vissuto con una lucidità molto lucida (permettetemi il gioco di parole); lui sa benissimo perchè è lì, cosa gli rode dentro, si accorge benissimo dei problemi degli altri ricoverati, della difficoltà degli infermieri, del (quasi) menefreghismo dei medici. Si rende anche conto di aver fatto una cosa molto brutta nei confronti di una ragazza che l'ha portata alla pazzia.
Il libro parte con il ricovero e termina con l'uscita dal reparto. Ciò che succede in mezzo non ve lo racconto, perchè è giusto che seguiate il percorso di Daniele.
Io, sinceramente, se avessi modo di parlare con l'autore, mi piacerebbe chiedergli cosa è successo dopo, come ha trasformato la sua paura di vivere in qualcos'altro.

"Da quando sono nato non ho fatto altro che portare disordine, un'esagerazione dietro l'altra, tutto un impulso da seguire, nel bene come nel male. Non so vivere in un altro modo, non riesco a sfuggire a questa ferocia: se c'è una vetta la devo raggiungere, se c'è un abisso lo devo toccare"

Il libro è toccante, sicuramente. Anche profondo. Non ho letto gli altri suoi concorrenti, ma se vincesse lo Strega se lo meriterebbe.
E' ambientato a Roma, quindi è anche pieno di dialoghi in romanesco, cosa che non amo mai molto nei libri, anche se caratterizza un po' l'ambientazione.
E' un bel libro, che lascia tanti spunti di riflessione, nonostante ciò non mi ha convinto a pieno. Però lo consiglierei.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

Sette lettere, un destino - J. P. Monninger


Titolo originale: Seven letters (2019)

Doveva essere un semplice viaggio alla scoperta delle affascinanti isole Blasket, un tempo cuore dell'Irlanda e della sua letteratura e ora abitate soltanto dal vento e dal silenzio. Un anno sabbatico per completare la tesi di dottorato sulle donne che avevano abitato quei luoghi circondati dal mare, poi Kate sarebbe tornata nel New Hampshire, alla sua vita che era riluttante a lasciare.
Ma quando arriva sulle coste irlandesi, i suoi piani vengono inaspettatamente sconvolti: la ragazza è investita dal fascino di quei luoghi magici e selvaggi, di quelle distese color verde brillante battute dai venti, accarezzate dall'aria salmastra e dalla foschia del mattino. E dall'amore per un uomo misterioso: Ozzie Ferriter, un pescatore americano di origini irlandesi, reduce dalla guerra in Afghanistan, che nella solitudine di quella terra cerca rifugio da un passato che lo tormenta.
Kate e Ozzie, travolti da una passione incontenibile, iniziano a costruirsi una vita sulla costa rocciosa dell'Irlanda, dove è il mare a scandire il tempo, tra la pesca di sgombri e merluzzi e il calore dei fuochi di torba. Insieme credono di poter cambiare il corso del destino rifugiandosi su un'isola tutta loro, costruita a proteggerli dagli obblighi e dalle pressioni dell'oceano che li circonda, convinti che il loro folle amore possa spazzare via ogni ostacolo.
Quando, però, i vecchi demoni di Ozzie e i sogni ambiziosi di Kate busseranno alla porta della yurta in cui vivono, quell'amore e la fiducia reciproca saranno messi a dura prova. E l'isola felice, solitaria e pacifica che si sono costruiti sembrerà d'un tratto a Kate una prigione da cui voler scappare. Ma così come ci sono ferite che resistono alla forza dell'amore, è anche destino che alcune storie debbano fare giri immensi per trovare il proprio lieto fine. (www.ibs.it)

ATTENZIONE: contiene alcuni spoiler sulla storia!

Di questo libro mi era piaciuto subito il titolo e anche la trama. Era un po' che lo volevo leggere ma l'ho conservato per il mese di giugno così rientrava in una delle "reading challenges".
Ho trovato la prima parte un po' improbabile, anche se in realtà ce ne sono di persone che si sposano in fretta senza conoscersi più di tanto. Però una arriva in un posto sconosciuto, il giorno dopo viene invitata (senza possibilità di dire di no) dalla signora ricca del posto, la quale le organizza un agita in barca con anche il nipote perchè lei è un po' veggente e li ha visti bene insieme.
Considerando che la tesi di Kate verteva su queste isole Blasket, in realtà pensavo venisse loro dato più spazio. Invece il centro della storia è probabilmente il rapporto tra Kate e Ozzie, il loro amarsi sfrenatamente ma senza condividere pensieri e problemi. 
Sinceramente non ho capito per quale motivo Ozzie debba arrivare fino in Italia per cercare di espiare il suo peccato; mi è sembrato un volersi agganciare a forza al discorso dei migranti, che era un po' di moda, un po' infilato a forza dai. O magari, da italiana, mi sento un pochino punzecchiata sul vivo.. anche perchè la vicenda mi sembra proprio considerata molto superficialmente. In ogni caso boh, questa parte l'ho gradita poco. E poi Kate muove mari e monti per arrivare in Italia (oltretutto in calabria, quando sa già che doveva andare in sicilia!) e alla fine sembra che si faccia più una vacanza con l'amica, anche perchè quando capisce che dovrebbe cercare in Sicilia beh lascia perdere e torna a casa. Aggiungo anche due cose su questa parte: era indispensabile citare la marca del vino (chianti classico riserva villa antinori)? sembra solo una pubblicità (poco) occulta. E poi parla di uomini in "completi attillati e stivali di pelle". Ma sul serio? Questo è ciò che noti dell'Italia? Mah...
La psicologia di Ozzie non viene approfondita più di tanto; ad un certo punto si scopre cosa è successo in guerra in Afghanistan e basta. E' un peccato perchè come personaggio aveva del potenziale.
Ho sperato fino all'ultimo nel colpo di scena che effettivamente si verifica. Infatti poi il finale da rose e fiori appiana con molta rapidità tutto quello che è stato prima.
La lettura è abbastanza scorrevole, il libro è gradevole ma non mi ha fatto impazzire nè mi sono immedesimata in uno dei protagonisti nè mi ha fatto sognare. Le sette lettere credevo riguardassero la loro storia amorosa, ma in realtà riguardano più Kate, con la quale ammetto che non è sorta molta empatia purtroppo. Pensavo meglio. Come al solito, non capisco perchè modificare il titolo originale "Sette lettere" in "Sette lettere, un destino". Mah.
Mio voto: 6 e mezzo/ 10

venerdì 19 giugno 2020

Addio a Carlos Ruiz Zafon

E' morto lo scrittore Carlos Ruiz Zafón nella sua residenza a Los Angeles, a causa di un tumore al colon, come riportato dai media spagnoli. Aveva 55 anni.
Ruiz Zafón aveva raggiunto la notorietà internazionale con il suo romanzo "L'ombra del vento", vincitore di numerosi premi e considerato tra i migliori 100 libri in lingua spagnola degli ultimi 25 anni.

Nato a Barcellona nel 1964, tradotto in oltre 40 lingue, considerato lo scrittore spagnolo più letto al mondo dopo Cervantes, Ruiz Zafon ha iniziato la sua carriera letteraria nei primi anni '90 come autore di libri per ragazzi, giungendo al successo nel 2002, quando ha pubblicato "L'ombra del vento", uscito in sordina nel 2001 in Spagna ma arrivato a una trentina di edizioni grazie al tam tam dei lettori (in Italia nel 2004).

Al primo romanzo, vincitore di numerosi premi internazionali, hanno fatto poi seguito "Il gioco dell'angelo", "Il prigioniero del cielo" e "Il labirinto degli spiriti", che fanno tutti parte della tetralogia del "Cimitero dei Libri Dimenticati".

"Non scriverò mai più di Barcellona, né di libri. Dopo aver trascorso 16 anni immerso in questo mondo gotico e labirintico, mi sento pronto per qualcosa di nuovo", aveva annunciato lo scorso settembre a Pordenonelegge.

Tra i suoi romanzi anche "Marina", e la "trilogia della nebbia" per ragazzi (Il principe della nebbia, Il Palazzo della Mezzanotte, Le luci di settembre).

Zafon, lavorava anche come sceneggiatore e ha collaborato regolarmente con le pagine culturali di "El Pais" e "La Vanguardia".


E' morto il gatto di "A spasso con Bob"

Hodder & Stoughton e James Bowen sono tristi di annunciare la morte di Bob il gatto il 15 giugno all'età di almeno 14 anni. 
James, un drogato in recupero, incontrò Bob per la prima volta nel 2007 quando lo trovò abbandonato e ferito. James si è preso cura di Bob che a sua volta gli ha dato un motivo per alzarsi ogni mattina. Diventarono rapidamente inseparabili, rompendo e vendendo The Big Issue per le strade di Londra.

Nel 2012 Hodder & Stoughton pubblicano il primo libro di James, A Street Cat Named Bob, raccontando la straordinaria storia di Bob. Il libro era una sensazione di editoria, vendendo - insieme ai suoi sequel The World Secondo Bob, Un regalo di Bob e The Little Book of Bob - oltre otto milioni di libri in più di quaranta lingue, ed è stato trasformato nel film nel 2016 Con Luke Treadaway nei panni di James. Bob è apparso nel film come se stesso e apparirà in un seguito, Un regalo di Bob, alla fine di quest'anno. 

Mentre James e Bob continuavano a trovare fan in tutto il mondo, Bob condusse un'incredibile vita incontrando i sostenitori agli acquisti di libri, viaggiando per il mondo e affrontando la fama felina. 
Era un gatto straordinario che ci mancherà moltissimo. 

James Bowen dice ′′ Bob mi ha salvato la vita. È così semplice. Mi ha dato molto di più che compagnia. Con lui al mio fianco, ho trovato una direzione e uno scopo che mi mancava. Il successo che abbiamo ottenuto insieme attraverso i nostri libri e film è stato miracoloso. Ha incontrato migliaia di persone, ha toccato milioni di vite. Non c'è mai stato un gatto come lui E non lo farò mai più. Mi sento come se la luce si fosse spenta nella mia vita. Non lo dimenticherò mai."




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Non potevo non mettere questo post. Ho letto il libro qualche anno fa (e visto anche il film), è una storia molto tenera e chi ama i gatti sa quanto cambiano la nostra vita in positivo. Buon ponte dell'arcobaleno Bob, e veglia sul tuo umano.

martedì 16 giugno 2020

Harry Potter e la pietra filosofale - J. K. Rowling


Titolo originale: Harry Potter and the Philosopher's stone - 1997

Beh, la vicenda è abbastanza nota. Harry Potter è un ragazzino che vive con gli zii e il cugino, i Dursley, dopo essere rimasto orfano all'età di un anno. Gli zii lo tormentano ogni giorno, facendolo dormire nel ripostiglio, tenendogli nascosta la verità sulla morte dei genitori e sul fatto che fossero dei potenti maghi. Il giorno del suo undicesimo compleanno Hagrid, guardacaccia della scuola di magia di Hogwarts e vecchio amico dei suoi genitori, gli rivela che lui in realtà è un mago, e che i suoi genitori sono stati uccisi dal più grande mago oscuro di sempre, Lord Voldemort, il quale aveva tentato di uccidere anche Harry, fallendo e perdendo tutti i poteri; gli rivela inoltre che è arrivato il momento di cominciare a frequentare la scuola di magia, introducendolo quindi alla realtà del Mondo Magico. Ad Hogwarts, Harry stringe amicizia con Ron Weasley (quinto figlio maschio di una famiglia di maghi) ed Hermione Granger (figlia invece di "babbani", cioè non maghi), entrambi appartenenti alla sua stessa casata, il Grifondoro, mentre entra in conflitto con Draco Malfoy uno sgradevole ragazzo dei Serpeverde. Nel corso dell'anno, Harry, Ron ed Hermione scoprono che nella scuola è custodita la pietra filosofale, in grado di rendere immortale chi la possiede, e che qualcuno sta cercando di rubarla. Essi sospettano del professor Piton, che mostra fin da subito una antipatia nei confronti di Harry, mentre scopriranno che in realtà il colpevole è Quirinus Raptor, docente di Difesa contro le Arti Oscure, posseduto da Voldemort; lo stregone oscuro però fallisce nel suo intento grazie all'intervento di Harry e di Albus Silente, preside della scuola.
Il libro racconta il primo anno di suola di Harry ad Hogwarts e si conclude coi ragazzi che si salutano per le vacanze e tornano alle rispettive famiglie.

Ammetto che sono riuscita a terminare questo libro solo al terzo tentativo di lettura.
La prima volta non era ancora uscita tutta la saga al cinema, ma ho interrotto a poche pagine perchè proprio non mi prendeva la scrittura. La seconda volta ho provato con l'audiolibro, ma il risultato è stato lo stesso. A sto giro mi sono imposta di terminarlo, ma metterci nove giorni per leggere meno di trecento pagine è abbastanza esplicativo del fatto che anche il terzo tentativo mi ha lasciato un po' così.
Mai come in questa occasione, l'errore maggiore è stato leggere il libro dopo aver visto duemila volte il film. Così sotto gli occhi avevo di continuo le scene viste in tv, mentre le pagine mi scorrevano sotto senza lasciarmi un minimo di immaginazione.
Sicuramente è una lettura molto facile, anche se a tratti diventa un pochino noiosa (per esempio quando vengono fatti gli elenchi di tutte le cibarie o cose simili). Sicuramente è un bel libro per bambini, portati magari ad immedesimarsi in uno dei tre personaggi.
Nonostante abbia amato la saga in tv, proprio come libro mi è risultato pesante, poco coinvolgente. Non so cosa avrei pensato se lo avessi letto senza sapere come andava avanti, ma ormai è tardi per chiederselo. Come lettura non è davvero la mia saga preferita. Ho fatto troppa fatica a rimanere concentrata. Il fatto stesso di averlo interrotto tante volte lascia ben capire che qualcosa nel linguaggio (o nella traduzione, non saprei) proprio non mi andava.
Mio voto: 7 / 10

mercoledì 10 giugno 2020

La sestina del Premio Strega 2020

Ieri sera sono stati resi noti i nomi dei sei finalisti che si contenderanno il Premio Strega, che verrà assegnato il 2 luglio da Villa Giulia a Roma, in diretta su Rai3.
Non è la prima volta che anzichè una cinquina abbiamo una sestina di candidati, ma è la prima volta che il comitato direttivo della Fondazione Goffredo e Maria Bellonci, che gestisce il Premio Strega, ha utilizzato la clausola di salvaguardia prevista dal regolamento che, come ha spiegato la presidente del comitato Melania Mazzucco, prevede l’inserimento di un autore pubblicato da un piccolo e medio editore: è stato così selezionato Jonathan Bazzi con Febbre (Fandango Libri). 

Ecco quindi i candidati: 
* Sandro Veronesi - Il colibrì (La nave di Teseo) con 210 voti 
* Gianrico Carofiglio - La misura del tempo (Einaudi) con 199 voti
* Valeria Parrella - Almarina (Einaudi) con 199 voti
* Gian Arturo Ferrari - Ragazzo italiano (Feltrinelli) con 181 voti. 
* Daniele Mencarelli - Tutto chiede salvezza (Mondadori) con 168 voti
* Jonathan Bazzi - Febbre (Fandango Libri) con 137 voti.

Questi i voti ottenuti dagli altri libri in gara: 
* Marta Barone, Città sommersa (Bompiani) 142 voti, 
* Giuseppe Lupo, Breve storia del mio silenzio (Marsilio) 126 voti, 
* Silvia Ballestra, La nuova stagione (Bompiani) 122 voti, 
* Remo Rapino, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (Minimum Fax) 109 voti, 
* Gian Mario Villalta, L’apprendista (SEM) 93 voti, 
* Alessio Forgione, Giovanissimi (NN Editore) 90 voti.



Il libro di Daniele Mencarelli ha ottenuto anche la settima edizione del Premio Strega Giovani. “Dedico questo momento a tutti quelli che oggi, in questo momento, sono in tso”, ha commentato a caldo Mencarelli, come riporta l’account ufficiale Twitter del Premio Strega.

venerdì 5 giugno 2020

La cinquina del premio Campiello 2020

La cerimonia in cui viene comunicata la cinquina del premio Campiello 2020 causa pandemia si è tenuta in diretta streaming, trasmessa da Rai5 e condotta da Licia Troisi. Ed è stata diversa, e più breve, rispetto a quella che solitamente si tiene a Padova. 

La Giuria dei Letterati, quest’anno diretta da Paolo Mieli, ha scelto la seguente cinquina (tra circa 200 candidati): Sandro Frizziero, autore (classe ’87, di Chioggia) di Sommersione (Fazi); la poetessa Patrizia Cavalli, con la prosa (poetica) di Con passi giapponesi (Einaudi); il cantautore e scrittore Francesco Guccini con Tralummescuro – Ballata per un paese al tramonto (Giunti); Remo Rapino con Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (minimum fax), candidato con lo stesso libro quest’anno anche allo Strega; e Ade Zeno, con L’incanto del pesce luna (Bollati Boringhieri). 

Il Premio Campiello Opera Prima è invece andato a Veronica Galletta, con Le isole di Norman (Italo Svevo Editore). 

A settembre si conoscerà il nome del vincitore, o della vincitrice, del premio Campiello 2020. 

mercoledì 3 giugno 2020

w…w…w…wednesdays #153


"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  

Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

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Le mie risposte (153^ puntata - mercoledì 03 giugno 2020)

1) cosa stai leggendo?
il popolo dell'abisso - jack london
questo è il libro scelto per il prossimo incontro (virtuale) del gruppo di lettura. In effetti sto ascoltando l'audio libro, con sott'occhio l'ebook e sto facendo molta fatica...forse dopo i primi mesi di letture incessanti, ora ho un momento un po' di stanchezza...

2) cosa hai appena finito di leggere?
Agatha raisin e i camminatori di dembley (M. C. beaton)

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura?  
- harry potter e la pietra filosofale. Vediamo se stavolta ci arrivo in fondo