domenica 28 ottobre 2018

La notte dei desideri ovvero il satanarchibugiardinfernalcolico Grog di Magog - Michael Ende


Titolo originale tedesco: Der satanarchäolügenialkohöllische Wunschpunsch (1989)
Titolo in inglese: The night of wishes


(ATTENZIONE: contiene spoiler sul finale)
E' la sera di capodanno. Il mago Belzebù Malospirito riceve la visita di Maledictus Verme, inviato da "laggiù" per ricordare al mago che ha tempo fino a mezzanotte per mettersi in pari con i malefici previsti dal suo contratto altrimenti verrà pignorato.
Poco dopo si presenta anche la zia Tirannia Vampira, che è nelle stesse situazioni del mago, e gli rinfaccia il fatto che è grazie a lei che ha potuto studiare ma che è anche colpa sua se lei è rimasta indietro coi malefici e rischia a sua volta di essere pignorata.
Poco tempo prima, il Consiglio degli animali si era accorto che stavano succedendo delle cose troppo cattive nel mondo, e aveva mandato ovunque delle spie. Così, a casa di Tirannia, era arrivato il corvo spelacchiato Jacopo Gracchi, mentre a casa di Malospirito c'è il gatto tontolone Maurizio che si fa chiamare Maurice de Sainte-Maure. In realtà, i maghi sanno che loro sono spie ma fanno finta di niente, facendo molta attenzione a non farsi scoprire.
Mago e strega pensano a cosa fare per salvarsi e scoprono di avere ognuno la metà di una vecchia pergamena su cui è scritta la ricetta di una pozione che si chiama "satanarchibugiardinfernalcolico Grog di Magog", che ha la straordinaria funzione di esaudire, per ogni sorso, l'esatto contrario di un desiderio. Questo potere però scade con il primo rintocco delle campane dell'anno nuovo, facendo in modo che ogni desiderio non si trasformi più nel proprio contrario, ma si avveri alla lettera. 
Mentre i due maghi sono impegnati a preparare la pozione, il gatto e il corvo scappano in città per trovare il modo di fermarli, e arrivano fino alla chiesa, convinti di poter suonare prima del tempo le campane di mezzanotte. Ma qui incontrano San Silvestro, che generalmente è una statua di pietra, che invece ha preso vita e dice loro che non può permettergli di suonare prima del tempo. Quando loro però gli spiegano la situazione, San Silvestro decide di aiutarli, regalando loro la prima nota del concerto di mezzanotte, intrappolata in pezzetto di ghiaccio. Secondo San Silvestro, anche se la nota suonerà a mezzanotte, in realtà avrà il suo effetto prima. Maurizio e Jacopo tornano a casa e riescono a farla cadere nel Grog, senza farsi vedere dal mago e dalla strega.
Belzebù e Tirannia bevono la pozione, esprimendo desideri per la pace e la salvezza della Terra (per far finta di fare bella figura davanti ai due animali) senza sapere che i loro desideri si realizzano parola per parola. Ad un certo punto, annoiandosi perchè non vedono i risultati dei loro desideri, decidono di prendere di mira il gatto e il corvo, augurando loro salute, bellezza e forza illimitata, naturalmente pensando che si sarebbe avverato il contrario dei loro desideri. Ma quando il gatto e il corvo diventano pieni di forza e bellissimi, mago e strega, pur essendo ubriachi fradici (perchè il grog è molto alcoolico) cominciano a litigare accusandosi l'un l'altro di aver sbagliato qualcosa.
Gli animali scappano, mentre i due maghi cominciano a tirarsi benedizioni a vicenda e si ritrovano entrambi giovani e belli. Entrambi si sentono così buoni che non riescono a vendicarsi a vicenda, ma sfruttano l'ultimo sorso del Grog per desiderare di tornare come erano prima. Entrambi ridiventano brutti fuori e dentro, mentre le campane di capodanno cominciano a suonare.
Alla fine tutto è bene ciò che finisce bene.

Avevo letto questo libro anni fa, anzi sul suo tema ci avevo anche organizzato un campo invernale degli scout. Così ho pensato di rileggerlo per completare una sfida.
Lettura molto piacevole, decisamente per bambini. 
Un corvo spelacchiato con i reumatismi e un gatto grasso e tontolone sono i protagonisti di questa storia. Due antieroi, rivali per natura anche, ma che si mettono insieme, con tutte le difficoltà del caso per salvare il mondo.
Il perno del romanzo sono i propositi per il buon anno, i desideri che le cose migliorino. Corvo e gatto sono mandati per salvare la natura, martoriata dalle cattiverie dei maghi. Ma loro stessi desiderano che la loro vita sia migliore: Jacopo vuole tornare al suo nido mentre Maurizio vuole fare il cantante. Credere in se stessi e perseverare per raggiungere l'obiettivo che ci siamo proposti. Non arrendersi anche quando la meta sembra impossibile da raggiungere. 
Piacevole, scorrevole. Con una trama semplice ma non vuota.
Mio voto: 8 / 10 

mercoledì 24 ottobre 2018

w…w…w…wednesdays #123




"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******
Le mie risposte (123^ puntata - mercoledì 24 ottobre 2018):

1) cosa stai leggendo?
- La notte dei desideri (Michael Ende)

2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura?  
- quello che l'acqua nasconde - perissinotto

Zo'- Antonio Ferrara


Titolo originale: Zo' (2016)

Lucio è un tipo strano. Secco e lungo e attratto da tutto ciò che riguarda la morte: a scuola è conosciuto come Zo', abbreviativo di zombie. Ha un solo amico, Nano, e un rapporto difficile con la famiglia e i bulli. Ha anche una barca nella quale si rifugia ogni tanto, ma la sua vera passione è la recitazione. È così bravo che quando incontra Anna, una donna in procinto di gettarsi da un ponte, finge un attacco epilettico e le salva la vita perché la costringe a intervenire per aiutarlo. Diviene così amico di Anna e Marco, una coppia colta e benestante che ha da poco perso il figlio. Lucio è così affascinato da loro che fantastica di averli come genitori. Tutto cambia quando Marco si suicida. Lucio inizia a guardare il mondo in maniera differente: comprende quanto coraggio ci vuole per affrontare la vita giorno dopo giorno e che la sua famiglia, forse non perfetta, è comunque una famiglia che lo ama. Decide soprattutto di prendere in mano le redini del suo futuro e partecipa a un provino per un borsa di studio che gli permetterà di frequentare una prestigiosa scuola di teatro. (www.ibs.it)

Ho scoperto questo libro perchè me ne serviva uno il cui titolo cominciasse col la lettera z, e girando in biblioteca mi è capitato sott'occhio questo. Appoggiato ad uno scaffale, talmente pieno di polvere che chissà da quanti anni non veniva aperto... E tutto sommato è stata una lettura interessante.
E' un libro per ragazzi, adolescenti. Il linguaggio è molto semplice, abbastanza giovanile. E' Lucio stesso che parla in prima persona. 
La narrazione è articolata su brevissimi capitoli, due o tre pagine al massimo. Questo lo rende sicuramente scorrevole per un ragazzino che lo voglia leggere.
La storia in realtà non è così superficiale come sembra, pur rimanendo leggera da leggere.
Lucio è un ragazzo che ha problemi di socializzazione, ha questo particolare amore per la morte che lo rende "strano" agli occhi degli altri, e il libro di Huckleberry Finn come talismano. Ha un padre manesco e una madre rigida e fredda che sa solo dirgli cosa deve o non deve fare. E' innamorato di una ragazza che gli preferisce un altro e non gliene importa nulla della scuola.


"Mi sentivo come Gesù col cuore circondato di spine che ti pungono. 
E una spina era mia madre, e un'altra era Anna, 
un'altra quella di chimica, e un'altra Capannella. 
E quella che faceva più male era Viola"


L'incontro con Anna, in un certo senso, lo aiuta a credere in se stesso e affrontare la vita, nonostante non sia facile. Perchè Anna, che cercava di suicidarsi dopo aver perso un figlio molto somigliante a Lucio, in realtà si dimostra molto forte e allo stesso tempo disponibile ad ascoltarlo e ad incoraggiarlo. Un cambiamento che si manifesta anche nel padre, quando si ribella alla moglie e sostiene Lucio che vuole fare i provini per entrare nella scuola di recitazione. Quando recita, Lucio sa chi è e cosa vuole fare nella sua vita.


"Non avevo paura dei problemi, no,
e pensai che bisognava a tutti i costi
avere il fegato di essere felici"

Lettura interessante, consigliata ai giovani.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

mercoledì 17 ottobre 2018

Grandi speranze - Charles Dickens


Titolo originale: Great expectations (1860)

Philip Pirrip, detto Pip, è un orfano cresciuto dalla sorella "con le sue mani". Una sorella piuttosto aggressiva e manesca sposata con un fabbro, Joe Gargery, analfabeta ma di una bontà incredibile.
La storia si apre con un evento cruciale della vicenda: la vigilia di Natale del 1812, il giovane Pip, mentre visita le tombe dei genitori nel locale cimitero, incontra un evaso di nome Magwitch che gli impone di portargli del cibo e una lima per segare le catene che lo avvincono. Il bambino, terrorizzato dal delinquente, ruba del cibo dalla dispensa di casa nonostante il timore che la sorella lo possa scoprire e punire severamente. La fuga dell'evaso, però, dura poco: il giorno seguente i soldati lo riacciuffano mentre è impegnato in una zuffa con un altro evaso; entrambi vengono rinchiusi nuovamente in galera.
In seguito Pip comincia a frequentare la casa dell'eccentrica Miss Havisham, una vecchia che, dopo esser stata abbandonata dal fidanzato alla vigilia delle nozze, vive reclusa in casa ("Satis House") perennemente abbigliata in abito da sposa. Qui Pip conosce Estella, orfana, adottata da Miss Havisham ed educata per punire tutto il genere umano maschile; Estella è arrogante ed altezzosa, e mostra di disprezzare Pip a causa delle sue umili origini e della sua grossolana educazione. Pip viene pagato per accompagnare l'anziana donna in giro per la casa, o per farsi guardare mentre gioca con Estella, mentre la donna punzecchia Pip su quanto sia bella la sua figliola.
Un giorno, mentre si trova da sola in casa, Mrs. Gargery viene aggredita da un misterioso individuo rimanendo per sempre invalida e muta. Pip, che nel frattempo è diventato apprendista nella bottega di Joe, riceve la visita di un avvocato di nome Jaggers che lo informa di aver ricevuto una grossa somma di denaro da un misterioso benefattore che desidera però restare anonimo. Pip crede che il benefattore sia Miss Havisham. Con queste nuove possibilità economiche per Pip si aprono delle grandi speranze: egli quindi si trasferisce a Londra per "diventare un gentiluomo". Nonostante questo, però, Pip non riesce ad ambientarsi del tutto nella vita della capitale, complice anche la delusione d'amore per Estella (che si sposerà con un violento personaggio, Bentley Drummle).
Anni dopo Pip, oramai adulto, scopre che il suo benefattore è Magwitch; egli era stato deportato in Australia e lì aveva fatto fortuna, ma aveva messo tutto da parte per il bambino che anni prima l'aveva aiutato. Magwitch, rischiando la vita, va a trovarlo a Londra. Dopo un primo moto di ribrezzo nei confronti dell'uomo, Pip capisce che egli è il padre di Estella e lo fa nascondere.
Durante la sua permanenza a Londra, Pip stringe una forte amicizia con Herbert  Pocket ed entra in contatto diretto con l'avvocato Jaggers e il suo segretaio Wemmick.
Dopo esser stato a trovarla un'ultima volta, Miss Havisham dà accidentalmente fuoco al suo abito da sposa finendo con l'incendiare l'intera abitazione; Pip riesce a salvarla, ma si ustiona gravemente entrambe le braccia.
Poco dopo, mentre stanno per riportare Magwitch (rinominato zio Provis) fuori dall'Inghilterra, Pip riceve un messaggio in cui è invitato a recarsi al suo paesino d'origine per discutere di fatti importanti; Pip purtroppo si fida del biglietto e si trova in una trappola architettata dall'aiuto fabbro di Joe, Orlick, un personaggio violento e malvagio che lo rinchiude in una baracca e cerca di ucciderlo (è lo stesso che ha aggredito la sorella anni prima); Pip si salva solo grazie ad un provvidenziale intervento del caro amico Herbert.
Pip ed Herbert, con l'aiuto anche di Startop, mettono in atto il loro piano per far fuggire Magwitch in barca ma vengono scoperti e durante la fuga Magwitch uccide il vecchio compare Compeyson, un accanito truffatore (e mancato sposo di Miss Havisham). Magwitch è rapidamente processato e condannato all'impiccagione ma muore prima dell'esecuzione.
A causa di tutti i debiti contratti per la vita dissoluta che ha condotto, Pip non è più in grado di mantenersi. Cade in malattia e Joe lo va ad assistere amorevolmente, coprendo anche i suoi debiti. Quando si ristabilisce, Pip decide di tornare nella cittadina natale, e ci arriva esattamente il giorno in cui Joe si sposa con la sua ex insegnante Biddy. Non volendo rimanere coi due sposini, Pip decide di andare all'estero a lavorare nella ditta dell'amico Herbert (che ha aperto grazie a soldi che Pip gli ha fatto avere anni prima di nascosto), dove comincia a guadagnarsi la vita come impiegato.
Undici anni dopo Pip torna davanti alle rovine di Satis House e qui incontra nuovamente Estella, piegata dal matrimonio con il violento Drummle, il quale ha continuato a maltrattarla finché non è morto cadendo da cavallo.
Estella e Pip, prendendosi per mano, decidono di rimanere amici.

Ho letto su wikipedia che i finali pensati da Dickens erano due; quello che ho trovato io non è il finale originale ma quello revisionato. Ammetto che ho dovuto rileggerlo un paio di volte per capire se Pip ed Estella si mettono insieme o meno...
In questo romanzo, del genere "di formazione", Dickens racconta la crescita e la maturazione di questo ragazzo, inserendola in un'ambientazione drammatica dove però non mancano un tocco di umorismo e di suspance. La storia è raccontata da Pip in prima persona.
I personaggi descritti, anche quelli minori, sono ben caratterizzati ed approfonditi. Alcuni sono proprio bizzarri, come Miss Havisham e Wemmick.
Il romanzo è stato pubblicato a puntate e, purtroppo, letto tutto insieme è decisamente lungo, con alcune descrizioni paesaggistiche fin troppo prolisse. Ha alcune parti un po' lente, poi si vivacizza col colpo di scena in cui si scopre il collegamento tra Miss Havisham, Magwitch, Estella e la cameriera di Jaggers. Sinceramente, non lo avevo ipotizzato. Avevo invece indovinato che Joe si sarebbe risposato con Biddy.
Ho apprezzato molto l'amicizia tra Pip ed Herbert. Si sono incontrati per caso a Satis House, dove Herbert ha costretto Pip a prenderlo a botte, e poi trovandosi insieme a Londra sono diventati fraternamente amici. Pip compie un bellissimo gesto verso di lui, facendogli recapitare dei soldi come benefattore anonimo per far sì che lui possa aprire la sua attività. E Pip, anni dopo, si renderà conto che forse il vero inetto non è mai stato Herbert bensì lui stesso, che nella vita, nonostante le grandi speranze, non ha combinato nulla. 
Quest’opera è basata sul tema della precarietà umana, su come i progetti e le speranze personali a volte si infrangano contro la realtà; ma esiste un appiglio, e si tratta dell’amicizia che sopravvive anche alle tragedie, alle differenze di classe, alla disparità economica, alla lontananza e così via. Un romanzo che ricorda come a volte non tutti i sogni diventino realtà, nonostante ci possano essere le possibilità. 
Mio voto: 8

w…w…w…wednesdays #122




"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Santo cielo, devo riprendere in mano questa rubrica.. sono indietrissimo con gli aggiornamenti!! L'ultimo risale ad agosto...

Sto considerando l'idea di trasformare questa rubrica in un appuntamento mensile, perchè nelle settimane in cui non leggo nulla dopo non aggiorno e mi perdo... sto valutando...

Nel frattempo, le mie risposte (122^ puntata - mercoledì 17 ottobre 2018):

1) cosa stai leggendo?
- Zo' - Antonio Ferrara

2) cosa hai appena finito di leggere?
the help - kathryn stockett
- le variazioni lucy - sara zarr
- haunted is always in fashion Rose Pressey (in inglese)
- le nostre anime di notte - kent haruf
- Momo - Michael Ende 
- grandi speranze - charles dickens

3) quale pensi sarà la tua prossima lettur
a?  

- la notte dei desideri - michael ende
- quello che l'acqua nasconde - perissinotto

Anna Burns con Milkman vince il Man booker prize



17 ottobre 2018.
Milkman di Anna Burns, si è a aggiudicato ieri notte il Man booker prize.
Ambientato nell'Irlanda del Nord, il romanzo (in corso di traduzione in Italia da parte di Keller Editore), parla con la voce di una diciottenne degli anni settanta che ha, suo malgrado, una relazione con un uomo sposato, molto più grande di lei, legato a gruppi paramilitari.

 “Nessuno di noi aveva mai letto qualcosa del genere prima” ha scritto il presidente della giuria Kwame Anthony Appiah a proposito di questo libro che a colpi di umorismo nero esplora come l'oppressione sessuale e politica a volte coincidano. È una storia di brutalità, violazione, e resistenza trattata con un humor mordace” ha aggiunto Appiah.

I sei candidati, annunciati lo scorso settembre erano:
- Milkman di Anna Burns, 
- Washington Black di Esi Edugyan, 
- Everything Under di Daisy Johnson, 
- The Mars Room di Rachel Kushner, 
- The Overstory di Richard Powers, 
- The Long Take di Robin Robertson.

martedì 16 ottobre 2018

Addio ad Arto Paasilinna


E' morto a 76 anni lo scrittore finlandese Arto Paasilinna, conosciuto e amato in tutto il mondo per il suo romanzo "L'anno della lepre" che in Italia ha venduto finora oltre 120.000 copie e con cui nel 1994 ha vinto il Premio Acerbi.
Malato da tempo, Paasilinna è morto il 15 ottobre in una casa di riposo a Espoo, la seconda maggiore città della Finlandia, nel sud del paese. L'annuncio della scomparsa è stato dato dal suo editore di Helsinki.
Tra le sue opere più importanti, uscite in Italia per Iperborea, che dal 1994 a oggi ha pubblicato 17 titoli, anche "Piccoli suicidi tra amici" e "Il migliore amico dell'orso". 
Definito da critici e lettori l'inventore del genere "umoristico-ecologico", vista la sua vicinanza ai temi ambientali e naturalistici, Paasilinna ha ironizzato con sottile umorismo su qualunque tema, anche e soprattutto su quelli più complessi e drammatici. 
Le sue storie tragicomiche sulla vita nel Grande Nord, insieme alla sua acuta visione della società finlandese, allo stesso tempo amara e divertente, sono diventate un cult per diverse generazioni di lettori. (www.ansa.it e www.repubblica.it)


Sono molto dispiaciuta di questa notizia.
Ho letto "L'anno della lepre", mi è piaciuto tantissimo. Ho in "lista" da leggere almeno un altro paio di libri di Paasilinna... Mi era piaciuto lo stile, la natura, il senso di libertà che leggevo tra le sue parole. RIP.

domenica 7 ottobre 2018

Tempi difficili - Charles Dickens


Titolo originale: Hard Times - For These Times (1854)

Pubblicato nel 1854, "Tempi difficili" fu fin da subito uno dei libri più discussi del grande romanziere inglese, anche per la decisa vena anti-utilitarista che ispira la trama. Duramente criticato da autori "conservatori" come Maculay, fu però valorizzato da autori più sensibili alla questione sociale, come John Ruskin e in seguito George Orwell, che ne esaltò "la generosa rabbia". Ispirato dalle osservazioni fatte dall'autore sulle condizioni di vita operaie e gli scioperi scoppiati nella cittadina di Preston, nei pressi di Manchester (in quegli anni già al centro del resoconto di Engels sulla condizione della classe operaia), il libro è ambientato in una città di fantasia, Coketown (la città del coke, del carbone). Al centro della vicenda il credo di Thomas Gradgrind, un industriale fiducioso "solamente nelle statistiche" e che educa di conseguenza i suoi due figli, Louisa e Tom, dei quali reprime con metodo ogni lato fantasioso e idealistico. La figlia, difatti, viene data in sposa a un altro avido capitalista della cittadina, Josiah Bounderby, un tipo avaro e impostore, di ben trent'anni più anziano della ragazza. Lei accetta, fino all'amaro epilogo, quando, ritornata dal padre, questi si renderà conto della follia del suo sistema educativo. (www.lafeltrinelli.it)

Dickens pubblicò Tempi difficili a puntate. Il suo intento principale fu quello di sostenere la campagna in favore della riforma delle condizioni di lavoro per "dare il più duro colpo di cui sono capace" in nome di quelli che lavorano in condizioni così orribili.
Il libro è ambientato nella cittadina fittizia di Coketown, e già il nome rende l'idea del clima che può aleggiare sulla città.
Il racconto è strutturato in tre parti, legate al versetto "ciascuno di noi raccoglie quello che ha seminato" (Galati, 6:7), ovvero: quello che viene fatto nel presente ha degli effetti diretti su quello che succederà nel futuro. Il libro primo è intitolato "La semina", il secondo "La mietitura" e il terzo "Il raccolto".
Il romanzo parte un po' lento, perchè Thomas Gradgrind, fondatore del sistema scolastico di Coketown, spiega le sue teorie dei fatti, sostenendo la validità solo di ciò che è provato (scientificamente, matematicamente, ecc.) e condannando come sciocchezze tutto ciò che sono i sentimenti e l'immaginazione. Dello stesso parere è il suo amico Bounderby, un ricco industriale, banchiere e commerciante dal carattere presuntuoso, sempre intento a ricordare che è un uomo che viene dai bassifondi che si è fatto da solo (cosa che verrà contraddetta dalla madre alla fine del libro, umiliandolo pubblicamente).
Gradgrind ha due figli; Louisa, rigida come la sua educazione, verrà costretta a sposare proprio Bounderby; Tom rapinerà una banca, deludendo enormemente il padre e portandolo a ripensare le sue teorie educative.
Troviamo poi Sissy, figlia di un uomo del circo che la abbandona pensando che senza di lui crescerà meglio; Gradgrind le proporrà di aiutarla, costringendola però ad abbandonare il circo e tutte le fantasie che esso porta. E' l'unico dei personaggi che non finisce male...
Un altro personaggio che mi aveva colpito era l'operaio Stephen Blackpool, buono, onesto, lavoratore, sposato con una donna che è scappata ma non può divorziare per stare insieme alla donna che ama.
La parte di denuncia del lavoro operaio e del comportamento dei sindacati è molto interessante e decisamente feroce, come anche quella di presa in giro del sistema scolastico utilitaristico. In effetti, un po' tutta la vicenda è abbastanza feroce nei confronti dei personaggi. Praticamente nessuno (a parte Sissy) fa una bella fine, indipendentemente che siano stati onesti o meno. Mi è piaciuto che almeno Gradgrind alla fine del libro si rende conto di quanto assurde fossero le sue teorie, anche se deve perdere due figli prima di arrivarci.
Ammetto che il libro l'ho letto lo scorso anno e non ho proprio freschi i dettagli, ma volevo scriverne qualcosa prima di incominciare un altro romanzo di Dickens, non volendo poi fare confusione tra le due recensioni. Il libro è triste, crudele, ma mi era piaciuto molto. La vicenda si segue bene anche se i personaggi coinvolti sono molti, tuttavia sono ben caratterizzati. Lettura molto interessante.
Mio voto: 8 / 10

Momo - Michael Ende


Titolo originale: Momo (1973)

Momo è una bambina arruffata e analfabeta, sparita da chissà quale orfanotrofio, che vive nell'anfiteatro ai margini di una città senza nome, accudita dagli abitanti del quartiere.
Momo si fa voler bene da tutti perchè vicino a lei tutti trovano risposte. Momo non dà consigli, ascolta solo, ma sa ascoltare con una tale intensità che chi parla trova da solo la risposta al proprio dubbio. Vicino a Momo, anche i bambini inventano giochi fantasiosi e si divertono tantissimo.
Momo, in particolare, fa amicizia con Beppo Spazzino e Gigi il cantastorie.
Un giorno però, nella città di Momo, appaiono i Signori Grigi, entità fumose che rubano il tempo agli uomini, rendendo il ritmo della vita frenetico. In realtà, più tempo le persone risparmiano, evitando qualsiasi attività non lavorativa, meno ne hanno; il tempo che risparmiano viene loro effettivamente rubato e consumato dagli Uomini Grigi, sotto forma di sigarette fatte con i petali essiccati delle Orefiori che rappresentano il tempo.
Momo riesce a scoprire questo segreto, e i Signori Grigi, che hanno paura di morire, riescono a farle il vuoto intorno, nella speranza che la bambina smetta di mettere loro i bastoni tra le ruote. Ma Momo non si farà scoraggiare e, accompagnata dalla tartaruga Cassiopea, adempirà alla missione che le viene data da Mastro Hora per distruggere i Signori Grigi e restituire il tempo rubato alle persone. 

Per la sfida di leggere libri pubblicati nel proprio anno di nascita, ho scelto questo, di cui avevo ampiamente sentito parlare. E' una bella favola, con un importante concetto di fondo: il mondo occidentale è frenetico, siamo talmente presi dal progresso produttivo che perdiamo completamente di vista la gioia delle piccole cose. Completamente assorbiti dal lavoro, non riusciamo più a giocare coi bambini o goderci una mostra d'arte perchè ritenute perdite di tempo. La critica che fece Ende alla società fu molto feroce in questo senso, ma direi che le cose non sono sicuramente cambiate, anzi. 
Bellissima la tartaruga Cassiopea, che prevede il tempo con mezzora in anticipo e quando deve dire qualcosa le viene scritto sulla corazza. 
Mio voto: 8 / 10

mercoledì 3 ottobre 2018

Via al taglio dell'iva sugli ebook

02 ottobre 2018
Ebook, scatta il taglio dell’Iva e la parità di trattamento con il tradizionale prodotto su carta.
Addio aliquota al 15%, dunque. Potrà essere portata al 5% e in alcuni casi anche a zero. L’Europa alla fine trova l’intesa su una questione che si trascina da più di tre anni e mezzo, quando l’Italia da sola ha iniziato a chiedere il cambio delle regole Ue, e che era rimasta ferma in Consiglio da maggio, quando l’intesa era stata trovata ma oggetto di veti di Paesi dell’Est.

I ministri economici dei Ventotto riuniti a Lussemburgo hanno finalmente potuto dare il via libera alla riforma del regime fiscale per i libri in formato elettronico. Finora la regola voleva un’aliquota minima del 15% per gli ebook e una del 5% per i libri di carta. Adesso chi vorrà potrà equiparare i prodotti e imporre una stessa base imponibile di imposta. Addirittura tariffe ridotte sugli e-book (meno del 5% di Iva) o tariffe a tasso zero potranno essere praticata da quegli Stati membri che attualmente già prevedono analogo regime per le pubblicazioni fisiche. Le nuove regole si immediatamente in via provvisoria, in attesa della riforma del sistema Iva a livello Ue, su cui la Commissione europea sta lavorando.

Il risultato sancito dall’Ecofin chiude un percorso voluto dall’Italia e dal ministro per i Beni e le attività culturali che tanto aveva insistito su questo. Dario Franceschini ha forzato la mano, imponendo in Italia un’aliquota del 4% sui libri elettronici dall’1 gennaio 2015 in forza del principio per cui «un libro è sempre un libro», a prescindere che sia rilegato o in pdf, sfogliabile a mano o su Kindle. In questo ha sfidato l’Europa, rischiando procedure d’infrazione aver rotto le righe. Invece il risultato è aver costretto i partner europei ad affrontare la questione, e convincerli a adeguare la legislazione comunitaria ai tempi e alle nuove tecnologie.

L’accordo sull’equiparazione delle aliquote Iva per libri cartacei ed elettronici era stato raggiunto in sede Ecofin già a maggio, ma prima Repubblica Ceca e poi Romania ne hanno impedito il via libera. I due Paesi hanno apposto il veto per l’incapacità di trovare un accordo sul regime di inversione contabile, il meccanismo per cui l’obbligo dell’imposizione fiscale viene traslato dal venditore all’acquirente. Nell’impossibilità di trovare un accordo su questo dossier, gli Stati membri hanno tenuto in ostaggio il consiglio dei ministri economici bloccando il via libera all’accordo sugli ebook. Oggi le resistenze vengono meno, e il libro elettronico è un libro come gli altri, a tutti gli effetti.

Esultano gli editori
«La riduzione dell’aliquota Iva sulla stampa digitale promuoverà l’accesso dei cittadini europei alla stampa di contenuti su tutte le piattaforme, che svolgono un ruolo così cruciale nella democrazia europea», commenta Carlo Perrone, presidente dell’Associazione europea degli editori (Enpa), organizzazione internazionale che rappresenta gli editori di giornali e new media su tutte le piattaforme. A suo giudizio la possibilità di ridurre l’aliquota Iva sulle pubblicazioni elettroniche per gli Stati membri che lo vorranno, «incoraggerà gli editori a continuare gli alti investimenti in contenuti di qualità che consentono ai cittadini di costruire un’opinione informata quando riferiscono su argomenti cruciali per la società e favoriscono il dibattito democratico».
Soddisfatto anche il presidente dell’Associazione degli editori di riviste europee (Emma), Associazione europea dei media di riviste, Xavier Bouckaert. Con la decisione maturata in sede Ecofin «l’Ue ha inviato un messaggio forte, rimuovendo un grosso ostacolo all’ulteriore sviluppo del mercato della stampa digitale in Europa».
Di «decisione lungimirante» parla infine Rudy Vanschoonbeek, presidente della Federazione degli editori europei (Fep), che con «immenso piacere» saluta «la fine della ingiustificata discriminazione fiscale tra pubblicazioni in diversi formati».
(da www.lastampa.it)