mercoledì 30 marzo 2022

La signora in verde - Arnaldur Indridason


Titolo originale: Grafarþögn (2001)
Titolo in inglese: Silence of the grave

Sulla collina di Grafarholt, alle porte di Reykjavík, viene rinvenuto un misterioso scheletro, una mano che spunta dal terreno in un'ultima, disperata richiesta d'aiuto. A chi appartiene quella mano? Il commissario Erlendur e colleghi, con l'aiuto di una squadra di archeologi, si mettono al lavoro per estrarre i resti, ma le indagini procedono a rilento e sembrano non portare a nulla di concreto. Le piste che conducono alla collina sono numerose e si perdono nel passato, negli anni ormai lontani della seconda guerra mondiale, quando lassù sulla collina, accanto ai cespugli di ribes, sorgeva una casa e abitava una famiglia. Lassù oggi non c'è più nulla. Ma una donna continua ad aggirarsi lì attorno. Vestita di verde. Storta. È lei che bisogna cercare... (goodreads)

La storia procede su due piani temporali. C'è il presente, in cui viene ritrovato lo scheletro (riesumato con molta molta calma dagli archeologi) e dove c'è anche la storia di Eva Lind, figlia di Erlendur, che finisce all'ospedale in coma. Poi c'è il passato, dove viene narrata la storia della famiglia che viveva nella casa in collina. Una famiglia con un padre violento, una madre che ha provato a scappare due volte e poi non ci ha più provato convincendosi quasi di meritare le percosse, e tre figli di cui la prima, la femmina, parzialmente disabile e figlia di un altro uomo. Una storia molto triste, con un padre che sembrava un uomo meraviglioso e invece si trasforma in un aguzzino. Questo sullo sfondo della seconda guerra mondiale, nel momento in cui in Islanda ci sono i soldati inglesi e poi americani a presidiare la zona.
Come sempre, nei libri di Indridason, ci sono tante storie ulteriori alle principali che creano un po' di confusione, suppongo che lui le usi un po' per depistare il lettore, come per esempio succede con la storia di Benjamin e della sua fidanzata che scompare.
In questo libro abbiamo anche molto della storia personale di Erlendur e del difficile rapporto che ha con la ex moglie che per anni gli ha parlato dietro attribuendogli ogni colpa del mondo, con ripercussioni sui figli. Abbiamo anche qualche informazione su Sigurdur Oli e la sua donna, mentre Elinborg rimane più in secondo piano.
Il libro si legge bene, scorrevole, si legge in fretta con la voglia di scoprire di chi sia quello scheletro. Ha un po' troppi elementi inutili, a mio parere.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

martedì 15 marzo 2022

Le vergini - Alex Michaelides


Titolo originale: The maidens (2021)

Ci sono professori capaci di incantare e far scoprire universi interi. È il caso dell'eccentrico, coltissimo Edward Fosca, il cui corso di tragedia greca è seguito con passione quasi ossessiva. Tanto che alcune studentesse, conquistate e rapite da quelle storie antiche, hanno fondato una setta segreta: Le vergini. Ma le ombre dei miti classici arrivano a minacciare gli alti saloni e le guglie gotiche di Cambridge. E quando alcune ragazze vengono ritrovate uccise molti degli indizi conducono proprio al professor Fosca. (goodreads)

Stavo cercando un libro che rientrasse nella categoria "Goodread's 2021 winner or nominee" e mi ha intrigato molto l'ambientazione di questo giallo.
La trama era decisamente accattivante ma il problema qui è aver deluso abbastanza le aspettative.
Le prime (circa) cinquanta pagine sono tutte relative a Mariana e alla sua vita, il dolore per la perdita del marito, il pensiero che sia stata la vendetta di una dea greca che lei ha invocato durante una vacanza a Naxos. Queste sono intervallate ogni tanto dai pensieri tormentati dell'assassino. Di solito questi dettagli vengono inseriti nella narrazione e non tutti così all'inizio. Passavo le pagine a chiedermi dov'è il giallo e dov'è l'ambientazione di Cambridge di cui parlava la trama.
Poi, finalmente, Zoe, nipote di Mariana, la chiama e le dice di questo delitto che c'è stato a Cambridge. Mariana prende il treno e la raggiunge e comincia a ficcare il naso in giro. Tuttavia, non mi è sembrata molto perspicace come analista; anche nella seduta di cui si parla ad inizio libro, mi ha dato l'idea di una che gestisce incontri di gruppo ma che non sa esattamente mantenere il polso della situazione.
Il libro ad un certo punto accelera però non decolla mai. Edward Fosca ci mette del suo nel ruolo di sospettato numero uno, tuttavia, Mariana non ha neppure la lucidità di inquadrarlo correttamente. Una sola è la lezione che possiamo seguire del professore.
Il finale è un po' a sorpresa, non me lo aspettavo e, ammetto, che mi ha fatto anche poco piacere. Ho trovato un po' forzato dover arrivare a creare una sceneggiatura simile.
Non so, non sono entusiasta di questo libro, mi aspettavo ben altro (e l'idea era bella potente) ma la realizzazione è debole.
Era carino anche il tentativo di introdurre elementi "magici", come la nuvola della dea a Naxos, oppure il cigno che spesso sembra guardare Mariana, ma non sono stati resi nel modo che avrebbero meritato.
L'autore ha detto di aver scritto questo libro durante il lockdown, e che si è sentito un po' sotto pressione essendo il secondo libro che scriveva. Prima o poi credo che recupererò il primo che ha scritto, ma questo aveva del gran potenziale che rimane poco espresso.
Mio voto: 6 e mezzo / 10

sabato 12 marzo 2022

Cambiare l'acqua ai fiori - Valérie Perrin


Titolo originale: Changer l'eau des fleurs (2018)
Titolo inglese: Fresh water for flowers

Vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse, presieduto da Michel Bussi, con la seguente motivazione: “Un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi”.

Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una storia piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale.

Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere si rivelano luminose. (goodreads)

ATTENZIONE: contiene spoiler sulla trama.

La richiesta del mese di marzo della "monthly motif challenge" chiedeva un libro di cui si era rumoreggiato molto nel corso del 2021 ma che non avevo ancora letto. Ho pensato subito a questo, perchè in un grosso gruppo di lettori che seguo su facebook, su questo libro usciva un post quasi ogni giorno, con vagonate di commenti di persone che lo avevano adorato e persone che lo ritenevano carta straccia.
A me il libro è piaciuto. E' carico di emozioni, soprattutto nella prima metà (circa) dove viviamo la storia sempre dalla parte di Violette. Poi, appunto circa a metà, diciamo quando viene introdotto "l'incendio", cominciano a "parlare" altre persone e questa cosa mi ha un po' spiazzato e ha un po' interrotto la linearità che la narrazione aveva fino a quel momento. D'altronde, è vero che per comprendere appieno la storia, questa va vista anche dal punto di vista degli altri protagonisti.
E' un libro che ha in sè tanti generi, secondo me. C'è la storia di Violette e di Philippe, che si conoscono, si piacciono, sono "costretti a sposarsi" perchè per i genitori di Philippe sarebbe meglio così. Genitori ingombranti, soprattutto la madre, che controlla ogni ambito della vita di Philippe e ovviamente non sopporta Violette; addirittura si rifiuta di chiamare la nipote col suo nome e la chiama in un altro modo. Poi c'è una sorta di parte di mistero, perchè durante una vacanza in colonia, in un vecchio castello, quattro bambine rimangono uccise durante un incendio; la direttrice della colonia verrà messa in prigione, ma qualcosa non torna a Violette e Philippe che, ognuno per conto suo, cominciano a fare domande in giro, e direttamente anche ai membri della staff della colonia, per arrivare a cosa è davvero successo. In questa fase avremo una specie di "riabilitazione" di Philippe, che è sempre stato un bambino viziato nullafacente che viveva come parassita sulle spalle di Violette, spassandosela con amanti su amanti. La soluzione del caso sembra quasi la rivelazione di un karma che ha punito sia la superficialità sia l'invadenza di chi è coinvolto.
Poi abbiamo la storia d'amore, anzi due, quella della madre del commissario (che scopriamo attraverso la lettura del suo diario) e quella tra il commissario e Violette (che pensa di non essere più capace di amare).
Belli anche i personaggi di contorno: Sasha, i necrofori, Celia, padre Cedric.
Tutta la storia si svolge su due periodi temporali: il presente di Violette, guardiana del cimitero abbandonata da Philippe che è sparito, e il passato in cui Violette ricorda la sua vita di orfana e il suo incontro con Philippe e tutto ciò che ne è seguito.
E' un libro carico di tante cose, raccontate comunque con delicatezza. A me è piaciuto molto.

"Se ogni volta che penso a te spuntasse un fiore
la terra sarebbe un immenso giardino"

Mio voto: 8 / 10

Giorni di zucchero, fragole e neve - Sarah Addison Allen


Titolo originale: The sugar queen (2008)

Josey ha tre certezze: l'inverno è la sua stagione preferita; lei non è il classico esempio di bellezza del Sud; i dolci è meglio mangiarli di nascosto. Vive a Bald Slope, il paesino di montagna dov'è nata, rinchiusa nell'antica casa di famiglia ad accudire la vecchia madre. Ma di notte Josey ha una vita segreta. Si rifugia in camera a divorare scorte di dolcetti e pile di romanzi rosa. Finché un bel giorno, misteriosamente, nello stanzino nascosto dal guardaroba, dove l'aria profuma di zucchero, spunta un'esuberante signora che dice di essere venuta per aiutarla. Chi è quella donna? Perché il suo corpo odora di fumo di sigaretta e acqua stagnante? Perché sembra scappare da qualcosa o da qualcuno? Josey non farà in tempo a chiederselo, che il suo piccolo mondo sarà messo sottosopra. Scoprirà che in amore e in amicizia le certezze non esistono e che le persone, anche le più care, possono nascondere qualcosa di inconfessabile. Accettare questa sfida è la grande prova che Josey dovrà superare. E per lei sarà l'inizio di una nuova vita: la sua. (goodreads)

Partiamo con la prima impressione a caldo: questo libro mi è piaciuto molto. La storia è abbastanza semplice però in qualche modo mi ha scaldato il cuore dopo libri pesanti. Sarà anche il fatto che mi sono sentita vicina caratterialmente sia con Josey sia con Chloe, ma ero proprio partecipe delle loro vicende.
Ho profondamente odiato il personaggio della madre. Gelosa e meschina nei confronti della figlia, al punto di dirle di non vestirsi di rosso perchè le sta male, quando la realtà è che il colore le dona tantissimo. E, se comunque comprendo il dolore che ha sicuramente sopportato essendo costretta a sposare un donnaiolo tanto più vecchio di lei, non riesco a giustificare l'atteggiamento che ha tenuto nei confronti della figlia. Poi, per fortuna, compare Della Lee, una ragazza con un passato non proprio pulito, ma che ha un fortissimo collegamento con Josey e, come se fosse una sorella maggiore, le dà la forza per smettere di soccombere alla madre e cominciare a prendere le proprie decisioni. Solo verso la fine, quando viene citato un certo avvenimento, mi sono resa conto della componente magica presente nel romanzo; prima, per quanto mi fosse sembrata strana la situazione, non l'avevo minimamente supposto! Bello anche il fatto che sia proprio Della Lee che fa incontrare Josey con Chloe, mandandola a prendere un panino che poi non mangia mai.
Mi è piaciuta molto la capacità dei libri di arrivare da Chloe nel momento in cui ne ha bisogno.
Bella anche la gag finale con la colf della madre.
Mi spiace che non viene proprio confermato che Chloe sia quello che dice Della Lee (anche se possiamo presumere di sì, visto anche il sogno che Chloe stessa fa). Eh lo so, sto parlando un po' per enigmi, ma non voglio svelarvi alcune cose perchè ve le dovete gustare!
L'insegnamento che ne posso trarre è che stare immobili è più facile ma non sempre è ciò che ci rende felici; a volte dobbiamo avere il coraggio di muoverci e vedere cosa succede.
Come sempre, non capisco perchè in italiano il titolo è stato stravolto. Oltretutto, vada per lo zucchero (sarà per i dolciumi che Josey tiene nell'armadio..), vada per la neve, ma le fragole??? Dove le trova le fragole?? Diciamo che, una volta tanto, anche il titolo originale non è proprio perfetto, ma lì almeno è una scelta dell'autrice..
Nel complesso è un libro che mi ha dato buone vibrazioni, nonostante probabilmente è un po' scontato che finirà così. Scrittura piacevole. Credo che recupererò anche gli altri libri che mi mancano di questa scrittrice. Voglio proprio premiarlo.
Mio voto: 8 / 10

venerdì 11 marzo 2022

Pian della Tortilla - John Steinbeck


Titolo originale: Tortilla flat (1935)

«Pian della Tortilla» è il quartiere di Monterey in cui vivono i paisanos, un luogo dove sopravvivere è il fine primario. Discendenti dei primi californiani, formano una colonia di gente povera ma felice, di perdigiorno amorali ma intimamente incoscienti nelle cui vene si intreccia sangue messicano, indio e spagnolo. Tra questi vive Danny, che ha ereditato due case e vive con sette paisanos cui ha concesso il diritto di dimorare nelle sue proprietà. Le giornate passano tra bevute e corteggiamenti, truffe ed espedienti, mentre il lavoro viene considerato l'ultima risorsa per procurarsi i mezzi di sussistenza. Dotati di spirito cavalleresco, i personaggi che popolano le pagine di questo capolavoro della narrativa americana vivono con umanità e grande dignità la propria decadenza morale e materiale nell'illusione di un domani migliore. Con uno stile narrativo vibrante e un gusto per la descrizione quasi cronachistico, Steinbeck rende omaggio a tutti coloro che hanno attraversato la frontiera. (ibs)

ATTENZIONE: contiene spoiler sulla trama.

Gli abitanti di Pian della Tortilla (che poi non è "pian" perchè è in collina) sono dei perdigiorno che pensano solo a bere. Vivono di qualche furtarello e ogni soldo che racimolano è subito convertito in vino da bere.
Danny, conosciuto da tutti in paese, eredita due case e, se questo lo eleva ad una categoria sociale superiore, è anche vero che gli crea un peso dovuto al fatto che ora ha qualcosa di cui preoccuparsi. Quando perde la prima casa, perchè uno degli amici a cui l'ha affittata (e che non gli ha mai pagato la pigione, pur avendola a sua volta subaffittata) l'ha fatta andare a fuoco, Danny è quasi contento perchè ha un problema in meno. Anzi, Danny decide di prendere ad abitare con sè degli amici, e la loro vita un po' ala volta prende una routine di furtarelli, bevute, e cose simili.
Il problema è che, ad un certo punto, a Danny manca la solitudine, gli manca la vita che faceva prima, comincia a sentire troppo il peso di avere sempre gente intorno e, letteralmente, esce fuori di testa, scappando nei boschi e depredando tutti i cittadini del posto, anche i suoi stessi amici. Ma gli amici fanno di tutto per farlo rinsavire, perchè gli amici vogliono che Danny sia felice. Riusciranno a calmarlo per un po' ma si arriverà ad un tragico finale in cui Danny precipita in un burrone e muore. L'assurdità è che i suoi amici sono gli unici del paese che non possono presentarsi al funerale perchè sono vestiti di cenci sporchi, non hanno un solo vestito decente. Questo però sarà la molla per modificare un po' le loro vite, che a questo punto, senza Danny che fa da collante, si separano per strade diverse.
Il libro è pieno di ironia, di situazioni grottesche. Se non riusciamo a vedere l'ironia, rischiamo di vedere solo un gruppo di nullafacenti ubriaconi. Viene abbastanza facile il paragone con "La versione di Barney", dove anche là il protagonista beveva decisamente troppo, con un risultato molto differente però. Qui siamo davanti ad un gruppo di personaggi semplici, sempliciotti se vogliamo, incapaci di assumersi delle responsabilità ma che risultano simpatici nel loro essere così bizzarri. Ed hanno un profondo senso dell'amicizia l'uno per l'altro.
Molto triste il finale, non tanto per la morte di Danny, quanto per il fatto che i suoi amici si rendono conto che non possono andare al funerale del loro amico vestiti di cenci, è una vergogna troppo grande per come si sono ridotti.
E' un libro concentrato più sui personaggi che non sulla trama (che non è niente di che) ed è un libro che ha momenti comici e momenti di tristezza che però sono descritti con molta leggerezza.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

Premio Strega 2022: i 74 libri candidati

La Fondazione Bellonci ha reso nota la lista completa dei libri presentati all’edizione 2022 del Premio Strega.

Ecco l’elenco dei 74 libri proposti:
  1. Carmine Abate, Il cercatore di luce (Mondadori), presentato da Alessandro Masi;
  2. Angelo Airò Farulla, Presenza reale (Dei Merangoli Editrice), presentato da Sergio Givone;
  3. Giulia Alberico, La signora delle Fiandre (Piemme), presentato da Marcello Ciccaglioni;
  4. Marco Amerighi, Randagi (Bollati Boringhieri), presentato da Silvia Ballestra;
  5. Viola Ardone, Oliva Denaro (Einaudi), presentato da Concita De Gregorio;
  6. Pupi Avati, L’alta fantasia (Solferino), presentato da Paolo Di Paolo;
  7. Fabio Bacà, Nova (Adelphi), presentato da Diego De Silva;
  8. Fabrizio Berruti, Settanta. Il poliziotto e la strage negata (Round Robin Editrice), presentato da Ignazio Marino;
  9. Alessandro Bertante, Mordi e fuggi (Baldini+Castoldi), presentato da Luca Doninelli;
  10. Federico Bonadonna, Pierluca Pucci Poppi, 1973. Rock’n’roll, nazisti e Monty Python (Round Robin Editrice), presentato da Umberto Croppi;
  11. Angela Bubba, Elsa (Ponte alle Grazie), presentato da Laura Pugno;
  12. Paolo Buchignani, L’orma dei passi perduti (Tra le righe libri), presentato da Simonetta Bartolini;
  13. Dario Buzzolan, Perché non sanno (Mondadori), presentato da Paolo Mieli;
  14. Enzo Fileno Carabba, Il digiunatore (Ponte alle Grazie), presentato da Alessandra Tedesco;
  15. Alessandra Carati, E poi saremo salvi (Mondadori), presentato da Andrea Vitali;
  16. Francesco Carofiglio, Le nostre vite (Piemme), presentato da Andrea Kerbaker;
  17. Pietro Castellitto, Gli iperborei (Bompiani), presentato da Teresa Ciabatti;
  18. Silvia Cossu, Il confine (Neo Edizioni), presentato da Renato Minore;
  19. Concetta D’Angeli, Le rovinose (Il ramo e la foglia edizioni), presentato da Paolo Ruffilli;
  20. Elisabetta Darida, Intolleranze elementari (L’Erudita), presentato da Antonella Sabrina Florio;
  21. Mario Desiati, Spatriati (Einaudi), presentato da Alessandro Piperno;
  22. Francesco Dezio, La meccanica del divano (Ensemble), presentato da Luigi Manzi;
  23. Costanza DiQuattro, Giuditta e il Monsù (Baldini+Castoldi), presentato da Franco Di Mare;
  24. Andrea Donaera, Lei che non tocca mai terra, (NN Editore), presentato da Daniele Mencarelli;
  25. Francesca Farina, Liceo Classico (Bertoni), presentato da Vito Bruschini;
  26. Maddalena Fingerle, Lingua madre (Italo Svevo), presentato da Raffaele Manica;
  27. Alessio Forgione, Il nostro meglio (La nave di Teseo), presentato da Wanda Marasco;
  28. Veronica Galletta, Nina sull’argine, (minimum fax) presentato da Gianluca Lioni;
  29. Alberto Garlini, Il sole senza ombra (Mondadori), presentato da Caterina Bonvicini;
  30. Massimo Gezzi, Le stelle vicine (Bollati Boringhieri), presentato da Massimo Raffaeli;
  31. Giorgio Ghiotti, Atti di un mancato addio (Hacca), presentato da Sandra Petrignani;
  32. Giovanna Giordano, Il profumo della libertà (Mondadori), presentato da Antonella Cilento;
  33. Andrea Inglese, La vita adulta (Ponte alle Grazie), presentato da Franco Buffoni;
  34. Jana Karšaiová, Divorzio di velluto (Feltrinelli), presentato da Gad Lerner;
  35. Roberto Livi, Solo una canzone (Marcos y Marcos), presentato da Filippo La Porta;
  36. Nicola Longa, Macaone (Rubbettino), presentato da Marina Valensise;
  37. Marino Magliani, Il cannocchiale del tenente Dumont (L’Orma), presentato da Giuseppe Conte;
  38. Giuseppe Manfridi, Il profeta e la diva (Gremese Editore), presentato da Silvana Cirillo;
  39. Gaia Manzini, Nessuna parola dice di noi (Bompiani), presentato da Maria Ida Gaeta;
  40. Michela Marzano, Stirpe e vergogna (Rizzoli), presentato da Simonetta Fiori;
  41. Annarosa Mattei, Sogno notturno a Roma 1871-2021 (La Lepre Edizioni), presentato da Paolo Portoghesi;
  42. Massimo Maugeri, Il sangue della Montagna (La nave di Teseo), presentato da Maria Rosa Cutrufelli;
  43. Francesco Mazza, Il veleno nella coda (Laurana Editore), presentato da Giovanni Pacchiano;
  44. Simona Moraci, Duecento giorni di tempesta (Marlin), presentato da Aldo Cazzullo;
  45. Sabatina Napolitano, Origami (Campanotto), presentato da Renato Besana;
  46. Raffaele Nigro, Il cuoco dell’imperatore (La nave di Teseo), presentato da Francesca Pansa;
  47. Davide Orecchio, Storia aperta (Bompiani), presentato da Martina Testa;
  48. Rosario Palazzolo, Con tutto il mio cuore rimasto (Arkadia), presentato da Alberto Galla;
  49. Benedetta Palmieri, Emersione (Nutrimenti), presentato da Alberto Rollo;
  50. Alfredo Palomba, Quando le belve arriveranno (Wojtek), presentato da Riccardo Cavallero;
  51. Antonio Pascale, La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini (Einaudi), presentato da Francesco Piccolo;
  52. Roberto Pazzi, Hotel Padreterno (La nave di Teseo), presentato da Massimo Onofri;
  53. Giulio Perrone, America non torna più (HarperCollins), presentato da Elisabetta Mondello;
  54. Stefania Pieralice, Daniele Tedeschi Radini, Come passeri sui cavi (Smart), presentato da Paolo Ferruzzi;
  55. Claudio Piersanti, Quel maledetto Vronskij (Rizzoli), presentato da Renata Colorni;
  56. Gilda Policastro, La parte di Malvasia (La nave di Teseo), presentato da Romana Petri;
  57. Luca Ragagnin, Il bambino intermittente (Miraggi Edizioni), presentato da Alessandro Perissinotto;
  58. Veronica Raimo, Niente di vero (Einaudi), presentato da Domenico Procacci;
  59. Daniela Ranieri, Stradario aggiornato di tutti i miei baci (Ponte alle Grazie), presentato da Loredana Lipperini;
  60. Luca Ricci, Gli invernali (La nave di Teseo), presentato da Guido Davico Bonino;
  61. Lodovica San Guedoro, Il mostro di Firenze e altri racconti (Felix Krull Editore), presentato da Franco Cardini;
  62. Vanni Santoni, La verità su tutto (Mondadori), presentato da Edoardo Nesi;
  63. Eduardo Savarese, È tardi! (Wojtek), presentato da Elisabetta Rasy;
  64. Alessandro Scafi, L’uomo con le radici in cielo (SEM), presentato da Laura Bosio;
  65. Ciriaco Scoppetta, La ladra di cervelli. Un Alzheimer in famiglia (Armando Editore);
  66. Maria Rosaria Selo, L’albero di mandarini (Rizzoli), presentato da Diego Guida;
  67. Francesca Spadaro, Un sogno per vivere (Viola Editrice), presentato da Giuliano Mazzeo;
  68. Giusy Staropoli Calafati, Terra santissima (Laruffa), presentato da Corrado Colabrò;
  69. Giorgia Tribuiani, Padri (Fazi), presentato da Gioacchino De Chirico;
  70. Giorgio van Straten, Una disperata vitalità (HarperCollins), presentato da Giovanna Botteri;
  71. Bruno Ventavoli, Seimila gradi di separazione. Romanzo in 24 storie (E/O), presentato da Massimo Gramellini;
  72. Pierpaolo Vettori, Un uomo sottile (Neri Pozza), presentato da Paolo Mauri;
  73. Alessandro Zaccuri, Poco a me stesso (Marsilio), presentato da Helena Janeczek;
  74. Zuzu, Giorni felici (Coconino Press), presentato da Valeria Parrella.

Giovedì 31 marzo sarà annunciata la dozzina.

mercoledì 2 marzo 2022

w…w…w…wednesdays #180

    "w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  

Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

A sto giro, altro che settimana, sono passati praticamente tre mesi... sigh...

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Le mie risposte (180^ puntata - mercoledì 02 marzo 2022)

1) cosa stai leggendo? 
- Giorni di zucchero, fragole e neve - Sarah Addison Allen

2) cosa hai appena finito di leggere? 
- pian della tortilla - John Steinbeck

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura?  
- lacci - Domenico Starnone
- cambiare l'acqua ai fiori - Valerie Perrin