venerdì 11 febbraio 2022

Prendila così - Joan Didion


Titolo originale: Play it as it lays (1970)

In un'esclusiva clinica neuropsichiatrica di Los Angeles Maria Wyeth, attrice fallita, ripensa alla sua vita, frammentata in episodi che appaiono ormai distanti e freddi come gli astri nella volta celeste. Dal deserto del Nevada alle colline di Hollywood, da modella a protagonista in film minori: la sua parabola è quella di una stella che non ha mai davvero brillato. Dopo anni di scelte sbagliate e di ferite emotive, Maria ha smesso di provare qualsiasi sentimento e lascia che la vitale passi accanto. Anestetizza il dolore guidando per ore senza meta sulle autostrade della California, navigando nel traffico come nelle acque di un immenso fiume. Nonostante tutto, continua a voler giocare la sua partita, forse motivata dall'unica scintilla d'amore che riserva per Kate, la figlia malata che vede di rado. Joan Didion seziona con la sua penna affilatala fauna umana che orbita intorno a Hollywood, che sfodera sorrisi e false promesse in infiniti cocktail-party, che teme il fallimento come una malattia infettiva, pronta a tutto pur di riempire il vuoto che la assedia. Romanzo dalla lingua essenziale e spietata, Prendila così fotografa gli aspetti più vacui e autodistruttivi della società americana, raccontando quanto sia doloroso vivere e quanto più facile semplicemente esistere. (ibs)

Ora me ne sto distesa al sole e faccio un solitario e ascolto il mare e guardo un colibrì. Mi sforzo di vivere nel presente. Non vedo nessuno di quelli che conoscevo un tempo, ma del resto me ne importa pochissimo. Voglio dire, forse avevo tutti gli assi nella manica, ma a che gioco giocavo?

Ho letto questo libro per il gruppo di lettura online, altrimenti non credo che l'avrei mai fatto. Pur essendo abbastanza corto, è stata una fatica notevole.
Non mi dispiacciono i capitoli brevissimi, rende molto l'idea del flusso di pensieri, abbastanza sconclusionato perchè d'altronde sono i pensieri di una persona rinchiusa in un manicomio. Tuttavia, quello che racconta è troppo frammentario e ho fatto fatica a farmi una idea del personaggio e di chi le gira intorno, a parte, ovviamente, pensare a questo mondo di droga e relazioni veloci. Tanti uomini, non riesco neanche a ricordarmi chi sembra averle voluto bene e chi l'ha presa solo in giro. Un ex marito che la insulta per vedere se lei è ancora viva e se è solo un vegetale (poi non ho capito se in passato l'ha anche picchiata..). Questo BZ, marito di Helene (che così fedele non è), che in qualche modo anche lui è stanco di questo mondo e decide di farla finita tenendo per mano Maria.
Sinceramente? Non mi è piaciuto. Probabilmente non ha aiutato molto il fatto che non sono in un periodo particolarmente sù nemmeno io, ma proprio non finiva mai.
Comprendo che il malumore generale di Maria stia nel fatto che non ha mai potuto prendere una decisione, e soprattutto, è stata costretta anche ad abortire un figlio che lei avrebbe voluto, solo perchè il suo ex marito ha deciso così. E' un dolore che si porta costantemente dietro, e si aggiunge a quello per l'altra figlia, Kate, una bambina malata e rinchiusa in un istituto dove le fanno l'elettroshock.. Una vita piena di dolore in cui Maria non ha saputo fare altro che lasciarsi trascinare, prendendo quello che viene.

"Ha mai preso una decisione?" chiese ad un tratto, lasciando cadere la scopa contro lo steccato.
"No" disse Maria "Non l'ho mai fatto"

"Mio padre mi diceva che anche la vita è una partita a dadi: è stata una delle due lezioni che ho imparato da bambina. L'altra era che se si capovolge un sasso c'è la probabilità di trovarci sotto un serpente a sonagli."

"C'è una cosa a ma difesa, non che importi: so qualcosa che Carter non ha mai saputo, e neppure Helene, e forse neppure voi. So che cosa significa <<nulla>>, eppure continuo a giocare. 
Perchè, direbbe BZ. 
Perchè no, dico io."

Interessante l'argomento ma è reso in modo troppo caotico. Non ho gradito il fatto che in molte domande non viene messo il punto interrogativo. No, non mi è piaciuto (non quello che ha scritto ma) come lo ha scritto. Ah, la nuova copertina è orribile, era molto meglio quella con la ragazza sul dondolo.
Mio voto: 6 / 10

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