sabato 19 febbraio 2022

Il visconte che mi amava - Julia Quinn


Titolo originale: The viscount who loved me (2000)  

La Stagione del 1814 sembra essere promettente e ricca di nuovi fidanzamenti. Certo, non per Anthony Bridgerton, erede di un antico viscontado, probabilmente lo scapolo più ambito di Londra, che non ha mai dimostrato alcun interesse per le faccende matrimoniali. E in realtà, perché mai dovrebbe? È il prototipo del libertino, un mascalzone allergico alle etichette dell'alta società e decisamente pericoloso per donne e fanciulle. Questo, quanto meno, è ciò che tutti pensano. In realtà Anthony non solo ha in animo di sposarsi, ma ha anche già scelto la futura moglie, Edwina Sheffield, una debuttante subito soprannominata "lo Splendore". Peccato che la dolce Edwina si rifiuti di accettare proposte senza l'approvazione della sorella maggiore Kate, una donna sicura di sé, o meglio una "zitella ficcanaso" che non ha la minima intenzione di affidare l'angelica sorellina nelle grinfie di un uomo del genere. Se vuole Edwina, Anthony deve prima riuscire a conquistare la fiducia di Kate. L'impresa rivelerà risvolti inaspettati, e indubbiamente piacevoli. (ibs)

Ho deciso di leggere il secondo libro dei Bridgerton prima che esca su Netflix la serie tv. 
Devo dire che il libro mi è piaciuto più del precedente. A differenza delle scaramucce tra Simon e Daphne del primo libro, qui i dialoghi tra Kate ed Anthony sono decisamente più brillanti. Quando poi ci si mettono anche i fratelli di lui, Benedict e Colin, ancora di più.
A mio parere, il romanzo cala molto quando i due si sposano. I battibecchi non hanno lo stesso brio, anche se ci provano, e tante parti diventano quasi stucchevoli o ridicole (il "abbiamo già finito" della prima notte di nozze è veramente terribile...). E' chiaro che sappiamo già come andrà a finire, non sono quei romanzi che lasciano molte sorprese sul finale. Dal momento che sappiamo i demoni che affliggono entrambi e conosciamo i due personaggi, beh il finale non può che essere quello. Tuttavia, credo sia più un problema di come vengono descritti piuttosto del "cosa" succede. E' anche strano che Lady Violet praticamente si riduce a scegliere i vestiti per Kate ma non ha mai uno straccio di dialogo con suo figlio.
Il secondo finale, anche se riprende la partita di Pall Mall che è diventata una tradizione, mi sembra più fiacco del primo finale; è praticamente tutta una serie di dialoghi, tipo copione cinematografico.  
Avevo bisogno di una lettura leggera dopo alcuni romanzi un po' tosti e questo rientra decisamente in questa definizione. Nel complesso mi è piaciuto più del primo della serie, ma non arrivo neanche lontanamente al voto che ho dato al libro su Benedict (a sto punto sarei curiosa di rileggerlo per vedere se ancora la penso così...). Mi è piaciuta davvero tanto la prima parte, ma, appunto, dopo il matrimonio, cala tremendamente.
Mio voto: 7 / 10

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