sabato 27 giugno 2020

Sette lettere, un destino - J. P. Monninger


Titolo originale: Seven letters (2019)

Doveva essere un semplice viaggio alla scoperta delle affascinanti isole Blasket, un tempo cuore dell'Irlanda e della sua letteratura e ora abitate soltanto dal vento e dal silenzio. Un anno sabbatico per completare la tesi di dottorato sulle donne che avevano abitato quei luoghi circondati dal mare, poi Kate sarebbe tornata nel New Hampshire, alla sua vita che era riluttante a lasciare.
Ma quando arriva sulle coste irlandesi, i suoi piani vengono inaspettatamente sconvolti: la ragazza è investita dal fascino di quei luoghi magici e selvaggi, di quelle distese color verde brillante battute dai venti, accarezzate dall'aria salmastra e dalla foschia del mattino. E dall'amore per un uomo misterioso: Ozzie Ferriter, un pescatore americano di origini irlandesi, reduce dalla guerra in Afghanistan, che nella solitudine di quella terra cerca rifugio da un passato che lo tormenta.
Kate e Ozzie, travolti da una passione incontenibile, iniziano a costruirsi una vita sulla costa rocciosa dell'Irlanda, dove è il mare a scandire il tempo, tra la pesca di sgombri e merluzzi e il calore dei fuochi di torba. Insieme credono di poter cambiare il corso del destino rifugiandosi su un'isola tutta loro, costruita a proteggerli dagli obblighi e dalle pressioni dell'oceano che li circonda, convinti che il loro folle amore possa spazzare via ogni ostacolo.
Quando, però, i vecchi demoni di Ozzie e i sogni ambiziosi di Kate busseranno alla porta della yurta in cui vivono, quell'amore e la fiducia reciproca saranno messi a dura prova. E l'isola felice, solitaria e pacifica che si sono costruiti sembrerà d'un tratto a Kate una prigione da cui voler scappare. Ma così come ci sono ferite che resistono alla forza dell'amore, è anche destino che alcune storie debbano fare giri immensi per trovare il proprio lieto fine. (www.ibs.it)

ATTENZIONE: contiene alcuni spoiler sulla storia!

Di questo libro mi era piaciuto subito il titolo e anche la trama. Era un po' che lo volevo leggere ma l'ho conservato per il mese di giugno così rientrava in una delle "reading challenges".
Ho trovato la prima parte un po' improbabile, anche se in realtà ce ne sono di persone che si sposano in fretta senza conoscersi più di tanto. Però una arriva in un posto sconosciuto, il giorno dopo viene invitata (senza possibilità di dire di no) dalla signora ricca del posto, la quale le organizza un agita in barca con anche il nipote perchè lei è un po' veggente e li ha visti bene insieme.
Considerando che la tesi di Kate verteva su queste isole Blasket, in realtà pensavo venisse loro dato più spazio. Invece il centro della storia è probabilmente il rapporto tra Kate e Ozzie, il loro amarsi sfrenatamente ma senza condividere pensieri e problemi. 
Sinceramente non ho capito per quale motivo Ozzie debba arrivare fino in Italia per cercare di espiare il suo peccato; mi è sembrato un volersi agganciare a forza al discorso dei migranti, che era un po' di moda, un po' infilato a forza dai. O magari, da italiana, mi sento un pochino punzecchiata sul vivo.. anche perchè la vicenda mi sembra proprio considerata molto superficialmente. In ogni caso boh, questa parte l'ho gradita poco. E poi Kate muove mari e monti per arrivare in Italia (oltretutto in calabria, quando sa già che doveva andare in sicilia!) e alla fine sembra che si faccia più una vacanza con l'amica, anche perchè quando capisce che dovrebbe cercare in Sicilia beh lascia perdere e torna a casa. Aggiungo anche due cose su questa parte: era indispensabile citare la marca del vino (chianti classico riserva villa antinori)? sembra solo una pubblicità (poco) occulta. E poi parla di uomini in "completi attillati e stivali di pelle". Ma sul serio? Questo è ciò che noti dell'Italia? Mah...
La psicologia di Ozzie non viene approfondita più di tanto; ad un certo punto si scopre cosa è successo in guerra in Afghanistan e basta. E' un peccato perchè come personaggio aveva del potenziale.
Ho sperato fino all'ultimo nel colpo di scena che effettivamente si verifica. Infatti poi il finale da rose e fiori appiana con molta rapidità tutto quello che è stato prima.
La lettura è abbastanza scorrevole, il libro è gradevole ma non mi ha fatto impazzire nè mi sono immedesimata in uno dei protagonisti nè mi ha fatto sognare. Le sette lettere credevo riguardassero la loro storia amorosa, ma in realtà riguardano più Kate, con la quale ammetto che non è sorta molta empatia purtroppo. Pensavo meglio. Come al solito, non capisco perchè modificare il titolo originale "Sette lettere" in "Sette lettere, un destino". Mah.
Mio voto: 6 e mezzo/ 10

Nessun commento:

Posta un commento