Ce l'hanno fatta: tre settimane su un'isola deserta al largo di Rio de Janeiro, dove telecamere nascoste li riprenderanno ventiquattr'ore al giorno: saranno attori di un film dalla trama imprevedibile. Sono dodici ragazzi e ognuno di loro ha un motivo particolare per partecipare, sogni da coltivare e segreti da custodire. L'isola è un paradiso, ma il ruolo che i ragazzi scoprono di dover ricoprire è inquietante: undici vittime e un assassino... È solo un gioco, nessuno morirà per davvero, eppure quando Joker viene trovato sfracellato sugli scogli capiscono che il film dei loro sogni si è trasformato in un horror…
Sono incappata in questo libro per caso, e la trama mi ha molto incuriosita. Volevo leggerlo da mesi ma ho deciso di tenerlo per la "monthly challenge" di maggio. Sul momento ho avuto paura che fosse un misto tra "l'isola dei famosi", "lost" e "hunger games"; in realtà non ha niente a che fare con nessuno dei tre.
L'idea di base mi è piaciuta subito: dodici ragazzi vengono scelti da un regista cinematografico per trascorrere tre settimane su di un'isola al largo di Rio de Janeiro, 24 ore su 24 sorvegliati delle telecamere, come in un reality. Ognuno può portare con sé solo tre oggetti personali. Ma a differenza dei reality show, non c'è nessun pubblico da casa a osservarli o a votarli, c'è solo il regista che li sorveglia, nascosto in una vicina isola, per poi usare i momenti salienti per un suo nuovo film.
I dodici ragazzi non si conoscono tra loro, e per l'occasione ognuno ha adottato un nuovo nome, scegliendo poi se essere se stessi o se recitare un ruolo.
Una volta giunti sull'isola, però, scoprono di dover prender parte a un gioco di ruolo in cui uno di loro sarà designato come assassino e gli altri come vittime. In realtà non si tratta di un vero e proprio assassino, ma colui che si trova prescelto in questo ruolo deve semplicemente stringere il polso delle sue vittime e portarle in un luogo designato, senza farsi scoprire. Da lì in poi la vittima sarà rimpatriata.
Ad un certo punto, i ragazzi capiscono che il gioco sta assumendo dei risvolti ben diversi, fino al giorno in cui uno di loro, Joker, viene trovato realmente sfracellato sugli scogli. Cos'è successo? Dov'è il regista? Perchè non interviene? E soprattutto: ne usciranno vivi o faranno la fine di Joker?
Fin dalle prime pagine, si capisce che sull'isola c'è un tredicesimo personaggio, si scoprirà verso la fine di chi si tratta.
Ovviamente non vi racconto come va a finire. Oltretutto, il finale in realtà mi ha un po' deluso.
Generalmente, nei thriller mi piace provare ad indovinare chi è il colpevole e invece qui la Abedi ha trovato un escamotage un po' bizzarro. Diciamo che ci sono in sequenza alcuni colpi di scena, uno dei quali l'avevo indovinato, gli altri no.
Comunque la lettura è gradevole, molto scorrevole, piena di descrizioni dei paesaggi. I personaggi sono descritti tutti uno di seguito all'altro e in effetti ho fatto fatica a ricordare i dettagli dei loro caratteri; c'è poi da dire che alla fine i personaggi "principali" sono solo alcuni dei ragazzi, e a questi viene dato decisamente buon spazio. La parte di pathos io l'ho sentita (forse sono un po' impressionabile, lo ammetto…), dopo che è stato ritrovato il corpo di Joker non sono più riuscita a leggerlo come libro prima di dormire e ho preferito finirlo di giorno. Ma comunque è un libro per ragazzi, quindi, in realtà, a parte quella scena lì, la lettura non è terrificante.
Peccato per il finale, un po' deludente nei contenuti e molto sbrigativo. Per quello lo penalizzo nel giudizio.
Mio voto: 7 e mezzo / 10.
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