lunedì 19 novembre 2018

Il gatto che vedeva rosso - Lilian Jackson Braun


Titolo originale: The Cat Who Saw Red (1986) 

«A Jim Quilleran, giornalista del Daily Fluxion, viene affidata una rubrica gastronomica, e nonostante sia a dieta, dovrà visitare i migliori ristoranti. Il primo di questi locali è il Maus Haus, di proprietà di un bizzarro mecenate, che ospita artisti geniali e misconosciuti. Ma c'è qualcosa di strano a Maus Haus. E non si tratta soltanto di un misterioso e non risolto suicidio avvenuto in passato, perché qualcosa di sinistro grava anche sul presente. Qwilleran si reca dunque sul posto e subito cominciano ad accadere strani eventi. Prima un grido nella notte, poi la scomparsa di un giovane cameriere. Ma solo quando scompare anche la sua vecchia fiamma, Qwuilleran decide che non può più stare con le mani in mano. Assieme a Koko,il magnifico siamese dotato di uno straordinario talento, e Yum Yum, la bella gattina adorata dai due, arriverà a svelare tutti i misteri. Un delicato mystery, spiritoso, brillante che piace proprio per questa sua sbarazzina impertinenza, con personaggi originali e deliziosamente improbabili.». (Dalla quarta di copertina)

Jim Qwilleran ritrova una sua vecchia fiamma, anzi, la sua prima fidanzata che non ha mai dimenticato. Purtroppo lei è sposata con un ceramista piuttosto rozzo, ma Qwill decide comunque di cambiare casa e trasferirsi dove abita lei, a Maus Haus, questa specie di "convitto" gestito da Robert Maus, avvocato appassionato di cucina. E in questa casa trovano quindi alloggio diversi personaggi, tutti artisti o giù di lì.
Questo romanzo della Braun è stato pubblicato 18 anni dopo i primi tre della serie de "il gatto che...". Gli editori della Braun le avevano chiesto di aggiungere sesso e violenza ai suoi libri e lei non aveva accettato. In effetti, questo libro è sicuramente il più "truce", ammesso che si possa utilizzare questo aggettivo coi romanzi della Braun; in tutti gli altri, l'autrice non si sofferma mai su quanto sia cruento l'omicidio, lasciando in primo piano, in effetti, l'abilità di Koko e la stravaganza di Qwilleran. Anche se li sto rileggendo tutti per poterli raccontare sul mio blog, questo quarto libro è quello che anche alla prima lettura non mi era piaciuto troppo e mi aveva lasciato perplessa perchè era proprio fuori dal suo stile.
In questo romanzo, tanti personaggi che fanno "caos" ma che non aiutano molto la vicenda. La stessa fiamma di Qwill non è che abbia attirato troppo la mia simpatia. I siamesi invece li adoro.
Carino.
Mio voto: 6 e mezzo / 10

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