lunedì 13 aprile 2020

Tanti piccoli fuochi - Celeste Ng


Titolo originale: Little fires everywhere - 2017

1998, Shaker Heights, Cleveland, Ohio. Una comunità fondata su un insediamento Shaker e popolata da una maggioranza di benintenzionati democratici e abbienti, seguaci, anche se non proprio rigorosi, delle drastiche regole di vita stabilite dai loro predecessori. E due protagoniste diversissime: Mrs Richardson, quattro figli, perfezionista, impegnata in attività benefiche, ricca, che incarna la filosofia Shaker; Mia, madre single che ha scelto una vita itinerante fatta di lavori saltuari per dedicare tutto il tempo libero alla fotografia artistica, al momento occupata come domestica in casa Richardson in cambio di un piccolo alloggio. All’inizio troviamo Mrs Richardson in strada, davanti alle rovine fumanti della sua bellissima casa. Qualcuno ha appiccato un piccolo fuoco in ciascuna delle sue stanze perfette. Il dito della signora punta subito su Izzy, la più piccola dei suoi figli, una pecora nera appena adolescente, ora in fuga per chissà dove. Anche Mia ha una figlia adolescente, Pearl, che ha fatto amicizia con i ragazzi Richardson, si trova benissimo a Shaker Heights e convince la madre a metter fine al vagabondaggio… Allora come mai quella che dovrebbe essere una svolta decisiva nella vita delle due donne diventa invece un problema, e non solo per loro? Accade quando una vecchia amica di Elena Richardson adotta una neonata abbandonata da una giovanissima cinese. La madre, clandestina, si pente presto del suo gesto, reclama la piccola, e nasce una battaglia per la custodia che divide l’intera città, con Elena e Mia su due fronti opposti. Nella mente della democratica Mrs Richardson scatta il sospetto che Mia nasconda un passato torbido, ma la sua indagine ossessiva avrà un costo altissimo per tutti. Lo stile fluido di Celeste Ng viene paragonato dalla critica americana a quello di Elena Ferrante, e la trama è tipica del romanzo popolare: segreti, agnizioni, rivelazioni sorprendenti. E sullo sfondo controversi, attualissimi, problemi sociali: immigrazione, povertà, razza, adozioni, e diffusa ipocrisia, non solo istituzionale. (www.ibs.it)

Da un po' di tempo avevo questo libro in lista d'attesa e alla fine l'ho letto perchè secondo il sito "goodreads" sembrava rientrasse bene nella categoria "a book with a great first line" della popsugar reading challenge. Anche se, lo ammetto, ho letto libri con incipit migliori...

"A Shaker Heights non si parlava d'altro quell'estate: di come Isabelle, la figlia minore dei Richardson, avesse perso definitivamente la testa e dato fuoco alla casa. Per tutta la primavera i pettegolezzi si erano concentrati sulla piccola Mirabelle Mc Collough - o May Ling Chow, per quelli schierati dall'altra parte - ma almeno adesso c'era qualcosa di nuovo e sensazionale di cui discutere."

Il libro parte un po' lento e comincia dalla fine. L'immagine della casa che brucia, che troviamo nella prima pagina, è la conclusione della storia, che si svilupperà nelle successive pagine. Quindi all'inizio sono rimasta un po' spaesata perchè mi vengono citati personaggi e situazioni che ancora non conosco.
Con l'evolversi della storia però, il ritmo della narrazione è davvero incalzante. La storia è intrigante, non ha buchi narrativi, è perfettamente chiara alla fine. La scrittura è fluida, si legge bene, si segue bene e si vorrebbe leggerlo tutto d'un fiato. Sono tanti gli argomenti che tratta e tutti affrontati con delicatezza ma anche profondità. Abbiamo la famiglia benestante e numerosa, e abbiamo una madre single che trascina la figlia in giro per l'America. Due realtà talmente diverse ma affascinanti l'una per l'altra, soprattutto per i figli, alcuni dei quali vorrebbero "scambiarsi" di famiglia. La piccola Izzy è incompresa dai suoi, e trova una seconda madre nella tenerezza di Mia, mentre la figlia di Mia, Pearl, si trova completamente a suo agio nei ritmi rilassati della famiglia Richardson.

"Per un genitore, un figlio non è solo una persona: un figlio è un luogo, una specie di Narnia, uno spazio vasto ed eterno dove il presente che stai vivendo, il passato che ricordi e il futuro che attendi con ansia coesistono nello stesso istante. Ti basta guardare tuo figlio per capirlo: sul suo viso si sovrappongono il neonato che è stato, il bambino che è diventato e l’adulto in cui si trasformerà, e si vedono tutti simultaneamente, come un’immagine tridimensionale. Una cosa da far girare la testa. È un luogo in cui trovare rifugio, a patto di sapere come entrarci. E ogni volta che lo lasci, ogni volta che tuo figlio esce dal tuo campo visivo, hai paura di non potervi più fare ritorno."

Un altro grosso argomento è la maternità. Abbiamo una madre con quattro figli, una madre single, una ragazza che non se la sente di diventare madre, una madre che vuole disperatamente un figlio ma non può averlo ed una madre che è pentita di aver dato via il suo. Storie che si intrecciano l'una con l'altra e che sono cariche di dolore. Storie che danno il via ad una forsennata ricerca da parte di Mrs. Richardson nel passato di Mia, per scoprire cosa nasconde.

"Qualcosa ti rattristerà sempre" disse Mia sottovoce, "ma non significa che hai fatto la scelta sbagliata. E' solo una cosa con cui devi convivere"

"Le persone meritano quasi sempre un'altra possibilità. Tutti noi ogni tanto facciamo cose di cui ci pentiamo. Bisogna solo imparare a conviverci"

"«Come un incendio prativo. Ne ho visto uno anni fa, mentre eravamo in Nebraska. Sembra la fine del mondo. La terra è bruciata e nera e tutto il verde è sparito. Ma dopo un incendio il terreno diventa più ricco, e possono crescere cose nuove». Scostò appena Izzy, le asciugò la guancia con un dito e le lisciò i capelli un’ultima volta. «Anche le persone sono fatte così, sai? Ricominciano da capo. Trovano un modo»."

Mia è un personaggio con una estrema sensibilità, al punto che capisce come trattare Izzy e renderla meno astiosa di quello che è. Ma allo stesso tempo è da lei che parte la rivendicazione di Mirabelle/May Ling da parte della madre che l'ha abbandonata, scatenando la vendetta di Mrs. Richardson che è legata come una sorella alla donna a cui la bambina era stata affidata. Conosceremo il passato di Mia e saremo testimoni del tanto dolore che troppe persone sono, o sono state, costrette ad affrontare.
Non voglio svelare troppe cose perchè è bellissimo scoprirle un po' alla volta. A proposito, a mio parere, l'accostamento con Elena Ferrante non ci sta proprio. L'amica geniale mi ha molto deluso; questo libro invece mi ha proprio preso.
Un'ultima considerazione sul finale... Il finale viene lasciato aperto e da un lato mi piacerebbe vedere come vanno a finire le cose, ma dall'altro, è molto bello anche così.
Mio voto: 9 / 10

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