mercoledì 5 marzo 2014

Almost blue - Carlo Lucarelli


 
“Per questo mi piace almost blue. Perchè è una canzone che si canta a occhi chiusi”
Simone è cieco dalla nascita. Passa le giornate ascoltando le voci della città con uno scanner. Ascolta le chiamate alla centrale di polizia, i cellulari, le chat. In sottofondo "Almost blue" suonato da Chat Baker.
L'iguana” è un serial killer, un ragazzo che copre il rumore di campane che sente nella testa tenendo costantemente addosso delle cuffie musicali, e dopo aver ucciso si reincarna nel morto.
L'ispettore Grazia Negro, alle prese con lancinanti dolori mestruali, comincia ad investigare su alcuni casi di omicidi a carico di ignoti e si accorge che ad ogni omicidio era presente la vittima dell'omicidio precedente. Come è possibile? Grazia ha bisogno dell'intuito di Simone per ritrovare quella voce che lui ha definito “verde”. Prima che l'iguana, una volta capito di essere braccato, trovi loro... 
 
Ho letto questo libro perchè un paio di persone mi hanno detto che era bellissimo. Mah. Non è l'impressione che ne ho avuto io. Sarà che in alcuni tratti è un po' contorto, sarà che il criminale è anche troppo feroce per i miei gusti, e che il suo modus operandi lo trovo un po' irreale, fatto sta che la trama era anche interessante, era intrigante la descrizione dei colori fatta dal ragazzo cieco, la musica in sottofondo era quasi palpabile, ma la troppa ferocia non mi ha fatto apprezzare troppo il libro. 
Non provo una particolare simpatia per la detective. Ho trovato bizzarra la descrizione su come posizionare un assorbente interno (forse perchè trovo strano che un uomo lo sappia così nei dettagli). Non capisco perchè fosse così interessante sapere che il commissario ha il ciclo o meno.
Boh. 
Mio voto: 6 e mezzo
 

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