Titolo originale: The Time-Travelling Cat and the Egyptian
Goddess (2006)
Precedentemente pubblicato come: Topher and the Time Travelling Cat (1992)
Topher
e suo padre stanno cercando di superare la morte della madre di Topher, un'egittologa, quando decidono di "adottare" una gatta randagia che hanno trovato nella legnaia. Questa gatta assomiglia
incredibilmente ad una statuetta che la madre aveva regalato a Topher, e così decidono di chiamarla "Ka", che significa "doppio". Topher diventa molto legato a Ka ed è sconvolto dalle sue assenze misteriose. Una sera, mentre sta giocando al computer un gioco a tema egiziano, Ka salta sui tasti e scrive il nome "Bubastis",
che era un'antica città, centro di culto del gatto in Egitto. E' un caso o davvero Ka potrebbe avere una doppia vita?
All'ennesima scomparsa di Ka, Topher si rende conto che ha bisogno del suo aiuto. E così si trova a viaggiare nel tempo, sulle ali di un enorme falco, che lo riporta proprio a Bubastis all'epoca dei Faraoni, dove scopre con orrore, che Ka sta per essere sacrificata. Riuscirà a salvarla e riportarla nel ventesimo secolo?
Era un po' che avevo da parte questo libricino in inglese, che è poi un libro per bambini, il primo di una serie che ha per protagonista questo "time-travelling cat". E così, visto l'argomento del mese della monthly motif challenge, ho deciso di leggerlo. Purtroppo non credo che nessuno dei libri di Julia Jarman siano stati tradotti in italiano.
Beh, la lettura è stata comunque abbastanza scorrevole, anche se piena di termini che ho dovuto tradurre col vocabolario (sono un po' arrugginita in inglese eh eh). La storia è molto carina. C'è solo una piccola parte che mi è risultata un po' più contorta (la madre non ho capito se è una sacerdotessa o se è la dea in persona). Nel complesso è stata una lettura piacevole (anche senza vocabolario la storia si capiva bene, è che io sono pignola in ste cose..). Tenerissimo è il rapporto che si crea tra Topher e Ka.
Mio voto: 7 / 10
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