Titolo originale: The Clue of the Silver Key (1930)
Quando viene assassinato l’usuraio Hervey Lyne, una ridda di ipotesi si affacciano alla mente degli investigatori. Tra le tante piste, la principale è quella che fa capo a una misteriosa chiave coperta di vernice fosforescente... Quale porta è destinata ad aprire? Mentre altri delitti seguono il primo, gli investigatori puntano tutto sul tentativo di risolvere l’enigma della chiave. E proprio quando tutto sembra perduto, ecco emergere la possibilità di far luce sulla vicenda... (www.anobii.com)
"Erano tutti implicati nella faccenda: Dick Allenby, inventore nonché erede diretto; Jerry Dornford, uomo di mondo e spendaccione; Mike Hennessey, avventuriero del palcoscenico; Mary Lane attrice di second’ordine; Leo Moran, banchiere e speculatore; ed Horace Tickler che (ahi lui!) vi era implicatissimo senza saperlo."
Non ho apprezzato molto il fatto che Wallace mi sbatta in prima pagina praticamente tutti (o quasi) i protagonisti della storia. Ho fatto molta confusione, soprattutto tra gli uomini e soprattutto all'inizio. Avrei preferito un'entrata in scena un pochino più diluita.
Il romanzo è stato un pochino ostico all'inizio. Ad un certo punto, più o meno quando Mary comincia a fare l'aiuto detective, ha preso un pochino più di brio. Ammetto però che ho fatto fatica a seguire la trama.
Il colpevole lo avevo capito anche io.
Boh, non è un romanzo che mi abbia fatto impazzire. Alcune pagine sono abbastanza noiose. Mi pare che l'autore calchi molto la mano sulla differenza tra i criminali inglesi e i criminali americani (ai quali sembrano ispirati i delitti di questo libro).
Il libro in Italia è stato pubblicato anche col titolo "Il giorno 17", che è vero che ha un richiamo con la storia, ma è decisamente più importante la chiave.
Mio voto: 6 e mezzo / 10
color coded - silver
calendar october, mistaken identity
just the facts - what - golden
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