lunedì 20 gennaio 2014

Vita di Pi - Yann Martel

 
 
Pi Patel è un ragazzino indiano costretto fin da piccolo a sapersela cavare. Il suo nome per intero, Piscine Molitor Patel, è sempre stato fonte di storpiature e derisioni, al punto che, quando cambia scuola, decide di farsi chiamare semplicemente Pi, come il pi greco. Scuola nuova, nome nuovo, vita nuova.
Pi abita a Pondicherry, India, dove il padre gestisce uno zoo. 
Nella prima parte del libro, troviamo la vita di Pi in India, alle prese in particolare coi suoi problemi di fede. Pi infatti non vuole scegliere una religione sola, vuole essere in contemporanea sia indù, sia cristiano, sia musulmano. E si interroga sul perchè debba per forza scegliere solo una delle tre.
Poi, a causa della situazione politica ed economica instabile dell'India, il padre decide di emigrare in Canada. E così tutta la famiglia si imbarca su un mercantile, con alcuni degli animali che hanno già venduto e che portano oltreoceano, in cerca di più fortuna. Ma vengono travolti da una tempesta che porta la nave ad affondare. Pi riesce miracolosamente a salvarsi su una scialuppa. I suoi compagni di viaggio sono una zebra ferita, un orango, una iena e una tigre del Bengala chiamata Richard Parker. Col passare dei giorni, la iena, col suo snervante ridacchiare fa fuori la zebra e l'orango, ma a sua volta cadrà vittima della tigre. Pi si ritroverà quindi da solo sulla scialuppa con Richard Parker. Dapprima pensa di ucciderla prima che lei uccida lui. Poi decide di ammaestrarla. E grazie ad alcuni dispositivi di salvataggio che trova nella scialuppa, col passare dei giorni si viene a creare un rapporto di obbedienza e in qualche modo di amicizia con la tigre.
La seconda parte del libro racconta dei 227 giorni del naufragio, con una pausa su una isola molto particolare abitata da suricati, fino all'arrivo in Messico dove Richard Parker scappa in una foresta abbandonando Pi.
Nella terza parte, due ispettori dell'assicurazione del mercantile vogliono capire la storia. E Pi, dopo averla raccontata, ne racconta una seconda versione, senza animali, lasciando scegliere a loro (e al lettore) quella che preferiscono.

Non ho ancora visto il film, ma sono curiosa di vedere come è stata resa tutta l'ambientazione.
Il libro è molto bello, anche se  alcune scene sono molto truculente. La prima parte è anche molto ironica, soprattutto quando i capi delle diverse religioni scoprono che Pi li segue tutti. La seconda parte, piena appunto delle scene truculente di cui parlavo, è molto lunga ma scorrevole, piena di avventura e riflessione. Si vede a poco a poco nascere questo rapporto di reciproco aiuto e, in un certo senso di amicizia e rispetto, tra Pi e Richard Parker. Molto bello. Mi ha invece lasciato spiazzata (un po' negativamente) la terza parte, perchè ad un certo punto viene il dubbio che tutto quello che è stato raccontato non sia mai esistito. Io, sinceramente, preferisco la storia con gli animali, senza metafore, per quanto sia strana e particolare.
 
Mio voto: 8

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