"Un romanzo di viaggio attraverso un paese narrato dalla gente, da innumerevoli personaggi: bevitori incontrati in vivacissime bettole, autisti di squinternate corriere, meccanici-filosofi e gommisti-antropologi, vecchi indios dalla saggezza velata di ironia, giovani teppisti delle bande metropolitane o allevatori di galli da combattimento che si rivelano custodi di antiche tradizioni. Un caleidoscopio di comparse sullo sfondo di un Messico sornione, sempre pronto ad infiammarsi senza preavviso, capace di stupire il viandante ad ogni angolo di strada. Pino Cacucci osserva, ascolta, registra, reinventa, guidato dalla certezza che le storie tramandate sono più vere della storia ufficiale."
Non sono riuscita ad andare oltre pagina trenta. Lo abbandono. Sembra di leggere una guida turistica romanzata che non riesce ad appassionarmi nè come guida turistica nè come romanzo. Mi dispiace molto ma non riesco ad arrivare alla fine. Magari in un futuro vedremo se riesco a riprovarci.
Senza voto.
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