giovedì 20 febbraio 2014

La XIII porta - Rolando Dondarini

 

 
 
“Ciò che qui si narra è in gran parte frutto di ricerche su cause e origini di due enigmi che mi si sono presentati in successione, il secondo generato dal chiarimento del primo e divenuto la premessa e il motivo per raccontare sottoforma di romanzo una storia nota, avvincente e realmente accaduta”.

Il primo enigma consiste nel ritrovamento di un antico manoscritto in cui viene esposta la vita bolognese nel medioevo. Il secondo enigma consiste nel fatto che delle nove porte che sono citate in questo manoscritto, evidentemente quelle già completate nel 1371, ne compare una che non è tra le dodici che rimasero in piedi dopo la demolizione della cinta muraria del XX secolo.
“Perchè dunque un varco così importante fu chiuso definitivamente nel 1445? perchè molto più tardi, nel 1568, per non continuare a privare quell'area di un'apertura vitale se ne aprì un altra a cui si diede il nome di Porta Pia: quella che ebbe poi il nome di Porta Sant'Isaia?”
 
L'autore ha così immaginato che fossero due stranieri a scoprire le vicende che portarono a questo provvedimento, rendendoli quindi testimoni e partecipi di quegli anni turbolenti per la storia della città.
I protagonisti del romanzo sono Diego, un giovane aristocratico spagnolo arrivato a Bologna per studiare, accompagnato da Ramòn, il suo vecchio servitore che era stato anche servitore del nonno anni prima. Arrivano a Bologna nell'estate 1498. Il ragazzo spera che Ramòn possa anche aiutarlo a scoprire qualche indizio sul nonno di cui si sono perse le tracce anni prima, proprio a Bologna.  
Il romanzo prosegue tra le vicende cittadine, amori, stregoneria e lotte tra i signori dell'epoca. Fino a capire perchè la porta del Pratello è stata chiusa.
 
Ho faticato un po' con questo romanzo, perchè si sente chiaramente che l'autore è un professore di storia medievale. La scrittura, a tratti, è anche complessa. Alla fine mi è sembrato una via di mezzo tra il romanzo e il saggio storico, non convincendomi completamente nè in un modo nè nell'altro. Peccato, perchè essendo ambientato a Bologna mi intrigava e l'intreccio del romanzo era anche accattivante.
Nonostante in internet ho trovato molte recensioni più che positive, io sinceramente non l'ho apprezzato molto.
Mio voto: 5/10.
 
 
 
 

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