lunedì 28 aprile 2014

Nel paese che conosco solo io - Ernesto Olivero


Avevo in casa questo libro da alcuni anni; lo presi coi punti della Conad, insieme ad altri due, sempre dello stesso autore, per usare una parte dei punti per beneficenza. Ho atteso anni per leggerlo perchè non amo molto i racconti in genere.
Il libro è una raccolta di 19 brevissimi raccontini, tutti incentrati sui buoni sentimenti. Perchè nel paese che conosco solo io, la regola basilare è "tratta chi ti è vicino, come ti piacerebbe essere trattato".
Mentre leggevo, mi sono immaginata di leggere le favole della buona notte ad un bambino. Troviamo l'albero che insegna a volare al passerotto caduto dal nido; troviamo il gatto che è amico dei topi; troviamo la farfalla che ha capito che per insegnare ad amare bisogna essere i primi ad amare.
Ho cercato su internet chi fosse lo scrittore, per curiosità, scoprendo che è stato il fondatore del Sermig (Servizio Missionario Giovani) e dell'Arsenale della Pace di Torino e che diverse personalità (tra cui Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta) lo hanno proposto per la candidatura al Premio Nobel per la Pace.
In effetti, in tutti i suoi racconti, si respira profondamente una ricerca di pace, bontà e gentilezza nei confronti dell'altro. I racconti in generale sono molto carini, a parte un paio che lo sono un po' meno, anche se sono fondamentalmente tutti molto simili tra loro.
E' un libro decisamente da infanzia. Da questo punto di vista è abbastanza carino.
Mio voto: 6 e mezzo.

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