Titolo originale: Stamboul train - 1932
Il treno d'Istanbul è il primo di quei romanzi che Graham Greene definisce "Entertainments" o "divertimenti", cioè racconti caratterizzati dal ritmo incalzante del thriller, dalla descrizione d'ambiente e dall'attenzione all'intreccio. Nei divertimenti sperimenta l'intuizione creativa che si perfeziona nei romanzi, che tendono invece a concentrarsi sul protagonista e sulle sue problematiche.
Attenzione: spoiler sul contenuto del libro
Nel treno d'Istanbul, che poi è l'Orient Express, che parte da Ostenda e arriva appunto ad Istanbul, si intrecciano le vite misere di alcuni personaggi, ciascuno in viaggio per un motivo differente.
Ad Ostenda, sul treno, salgono una giovane ballerina di nome Coral Musker, diretta ad Istanbul per un nuovo lavoro, l'uomo d'affari ebreo Carleton Myatt che vuole acquisire una ditta rivale, e un uomo misterioso che dice di essere medico e vuole tornare a Belgrado.
La prima notte, mentre conversa con l'ebreo, la ballerina ha un malore. Il medico le diagnostica un problema di cuore per cui avrebbe bisogno di completo riposo: lei però non ha neppure una cuccetta. Myatt allora, colto dal desiderio di dimostrarsi generoso, invita la donna a dormire al suo posto. Esausta, ella accetta, col timore di dover contraccambiare. Lui nega, ma sarà questa sua gentilezza, a spingere la ragazza a concederglisi con gioia, convinta già di amarlo.
A Colonia deve salire Janet Pardoe, la giovane dama di compagnia e probabilmente amante della giornalista Mabel Warren che, all'ultimo, riconoscendo nella figura del medico il famoso dottor Richard Czinner, capo dei rivoltosi socialisti, riuscito a volatilizzarsi da un tribunale nonostante stessero aspettando di arrestarlo, decide di saltare sul treno per fare lo scoop della sua vita. A parole non riesce ad ottenere nessuna dichiarazione da lui, ma riesce a distrarlo e a frugare tra le sue cose, dove trova una piantina dove sono segnati i luoghi degli attentati. Così scoperto lui confessa con amarezza che i suoi non l'hanno aspettato, hanno agito troppo presto e hanno fallito, e non gli resta che tornare a Belgrado.
A Vienna, il ladro scassinatore Josef Grunlich deve fuggire perché ha appena ucciso un uomo. Mentre Mabel scende dal treno per telefonare alla sua redazione, Josef le ruba di nascosto la borsa e sale sul treno.
Il giorno dopo il treno si ferma a Subotica. Coral scende dal treno, fa due passi assieme al dottore che quando vede arrivare verso di lui alcuni soldati, cerca di passarle una lettera, il suo testamento morale. Ma vengono visti, e anche la ragazza viene fermata e rinchiusa. Anche Josef viene arrestato perchè, pur non sapendo chi sia, l'hanno trovato con un'arma. Prigionieri in un capanno in mezzo a gente che solo il dottore capisce, sono costretti a vedere il treno partire.
Myatt, risvegliatosi, capisce che Coral è sparita e, essendo il treno bloccato da un guasto, prende taxi e torna indietro a cercarla.
Nel frattempo, un illegale tribunale marziale condanna i tre prigionieri: Coral ad un giorno di detenzione e al rimpatrio, Czinner alla morte e Josef alla prigione per un mese.
Grazie all'abilità di scassinatore di Josef, tentano la fuga: vengono scoperti dai soldati, ma Josef riesce a saltare sulla macchina in partenza di Myatt (che ha deciso di desistere, non avendo trovato notizie di Coral); Josef ovviamente non dice che Coral era con lui. Il dottore invece si accascia, colpito da una pallottola e istintivamente la giovane donna decide di rimanergli accanto e nasconderlo in un capanno, dietro sacchi di grano. L'agonia dell'uomo non dura che qualche ora poi muore. Distrutta e spaventata, Coral sente provenire da fuori dei rumori e decide di consegnarsi; ma poco dopo che l'hanno trovata i militari, appare Mabel (a cui Coral piace molto) che la soccorre e la porta via in macchina, incurante delle proteste dei soldati. In macchina, a seguito di tutte le emozioni Coral ha un attacco di cuore, ma non sappiamo quale sarà il suo destino.
Intanto, arrivati ad Istanbul, Myatt scopre che Janet Pardoe è per metà ebrea ed è la nipote di Stein, un uomo d'affari suo rivale ma anche potenziale partner commerciale. La storia si conclude con Myatt che, dimenticando Coral, pensa di sposare Janet, la quale ha già dimenticato Mabel, blindando così il contratto con Stein.
Questo libro di Greene è stato il suo primo successo di critica e vendite. Il romanzo, in effetti, visto il periodo in cui è stato scritto, non poteva non essere oggetto di censura ed è decisamente moderno negli argomenti. Innanzitutto, ci sono tantissimi riferimenti omosessuali nella storia. Poi l'ebreo che pur essendo dedito ai suoi affari, con Coral si presenta pieno di buone attenzioni (a parte il finale) poichè era anche deciso a sposarla. Il dottor Czinner, leader del movimento socialista, nella seconda parte del romanzo esprime le proprie opinioni, con anche molta amarezza.
E' un libro che sembra punire chi rimane fedele (Coral a Myatt, Czinner alla sua gente), mentre chi è scaltro e traditore viene quasi premiato (Myatt, Janet Pardoe, Josef). L'amore perde. Vince chi si mantiene cinico. Lascia molta amarezza in effetti.
L'intreccio è interessante, anche se in alcuni punti fa un po' acqua. Per esempio, come ha fatto Mabel Warren a trovare Coral? Come sapeva che era lì? Interessanti anche le riflessioni dei singoli personaggi (di Coral sugli uomini, di Myatt sul matrimonio e sull'antisemitismo, di Czinner sul socialismo).
Una lettura complessa, forse letta nel periodo sbagliato perchè a tratti mi ha un po' annoiato purtroppo.
Mio voto: 7 / 10
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