Titolo originale: Jezabel (1936)
Gladys Eysenach entra nell'aula del
tribunale. È accusata di aver ucciso il suo amante, Bernard Martin,
vent'anni. Il pubblico mormora, vuole conoscere i dettagli più
sordidi.
Al processo testimoniano tutte le
persone che l'hanno conosciuta meglio, e tutti cercano di scagionarla
per quanto loro possibile. Ma lei non prova a scagionarsi. Accetta
semplicemente la sua condanna di cinque anni.
Il libro parte narrando dall'epilogo
della vicenda, per poi ritornare alla gioventù di Gladys, una
ragazzina molto bella che viveva accanto a una madre fredda, severa,
ora frivola, ora terrificante.
Gladys comincia a diventare consapevole
della propria bellezza quando ad un ballo prova a conquistare, per
scherzo, il marito della cugina Tess. Lo costringe a dirle che la ama
e poi lei lo respinge.
Poi la vita di Gladys prosegue, si
sposa con un giovane conte polacco ma dopo due anni si separano.
Dopo incontra Richard Eysenach, un
noto finanziere di dubbia origine, spietato e ambizioso, ma con lei,
fragile e disarmato, di cui si innamora. Nel frattempo le cresceva
accanto la piccola Marie-Thèrése, sua figlia. Era circondata da
persone che non desideravano che piacerle, amarla e servirla. E
Gladys adorava essere al centro dell'attenzione.
Un giorno, Marie-Therese annuncia alla
madre che si è fidanzata con Oliver Beauchamp, ma Gladys non ne
vuole sentir parlare, anche perchè a tutti dice che la figlia ha
alcuni anni in meno di quelli che ha in realtà, e chiede loro di
aspettare almeno un anno.
Ma
la situazione degenera nel momento in cui la figlia le annuncia di
essere stata l'amante di Oliver e di essere incinta. Gladys non
sopporta che questo bambino venga al mondo perchè teme che tutti
scoprano che è più vecchia di quello che fa credere e fa di tutto
per convincere la figlia a liberarsene.
Non
proseguo nel riassunto o vi rivelo l'intero svolgimento del libro.
Ho
sentito parlare molto bene di questa scrittrice, ma forse non ho
scelto il suo libro migliore. O almeno lo spero. La scrittura è
certo piacevole, scorrevole, ma questo libro mi ha lasciato davvero
perplessa. La protagonista è decisamente odiosa, non condivido
neanche lontanamente il suo atteggiamento, la sua smania di piacere a
tutti e ad ogni costo, ad essere sempre al centro dell'attenzione,
addirittura a gareggiare in bellezza con la figlia, tutto l'egoismo
che è la sua sola ragione di vita. Forse per questo l'avrei presa,
come si suol dire, “a sbadilate” (per usare un eufemismo).
Similmente
odioso è il personaggio di Bernard, di cui posso capire il rancore
ma non giustifico l'atteggiamento.
Non
è sicuramente un capolavoro.
Mio
voto: 7/10