sabato 11 febbraio 2012

Vergogna - J. M. Coetzee



(contiene spoiler)
“Per un uomo della sua età, cinquantadue anni, divorziato, gli sembra di avere risolto il problema del sesso piuttosto bene”
David Lurie è un professore universitario, senza una relazione fissa ma con una fissa per il sesso che sfoga senza voler mettere in piedi rapporti stabili.
O, meglio, senza voler nulla di ufficiale, perchè in un certo modo anche il rapporto che crea con la “sua” prostituta alla fine è abbastanza “stabile”, almeno finchè non lo “distrugge” per troppa invadenza.
Allora David si guarda intorno e si invaghisce di una sua studentessa, Melanie Isaacs, con la quale ha una relazione, ma che poco tempo dopo lascia l'università e lo accusa di molestie sessuali.
Nonostante le rassicurazioni del vice preside sulla discrezione in merito al fatto, la vicenda di David finisce sui giornali, oltre che sulle bocche di tutta la città. David viene quindi allontanato dall'università.
Decide allora di andare a trovare la figlia Lucy, che gestisce da sola una fattoria nella cittadina di Salem, nella parte orientale della Provincia del Capo.
La trova una donna sicura, ben incastonata nella sua nuova vita. David è piacevolmente colpito da questo.
A poco a poco David si abitua alla vita di campagna, aiutando Lucy come può e dando addirittura una mano alla clinica veterinaria gestita da Bev Shaw, che scopre in realtà essere non tanto un luogo di guarigione, ma l'ultima spiaggia per animali che nessuno vuole, o perchè vecchi o ammalati o perchè semplicemente sono troppi!
Un giorno però, mentre tornano da una passeggiata, David e Lucy trovano ad aspettarli tre uomini che con la scusa di dover telefonare li aggrediscono.
David non si capacità però del motivo per cui Lucy non vuole denunciarli per stupro, ma tiene per sé questo fatto e alla lunga lei ne trova una spiegazione in una sorta di “dazio” da pagare per abitare nella loro terra. In tutto questo, probabilmente è coinvolto, o quanto meno informato dei fatti, il socio di Lucy, Petrus.

Un libro pieno di argomenti su cui si potrebbe discutere per giorni, ma che appena finito mi ha fatto pensare che, forse, i premi nobel, vengono assegnati per motivi non solo letterari...
La scrittura è molto piacevole, scorrevole, il libro si lascia leggere bene. Però a volte ho avuto la sensazione che siano come due storie abbastanza slegate: la prima delle (presunte) molestie di David a Melanie, e la seconda dello stupro di Lucy. Non ho capito se l'autore voleva fare una sorta di parallelismo tra queste due storie, che non riesco a trovare perchè Melanie, diciamolo, era comunque consenziente, magari non contentissima ma non ha mai detto di no a David. O forse voleva saltare fuori un discorso di “punizione divina” per le azioni sbagliate commesse? Un po' troppo fatalistico un concetto del genere però...
David mi pare un personaggio molto rassegnato al sopravvivere, piuttosto che al vivere. Viene accusato di molestie e non fa nulla per difendersi, non ci pensa neanche lontanamente a scusarsi, prende e se ne va, cambia aria. E invece pretende di dare consigli alla figlia su come comportarsi in una terra che lui non ha capito come funziona. Un personaggio che a tratti mi è piaciuto (l'umanità con i cadaveri dei cani, è a suo modo toccante) e a tratti avrei voluto prendere a schiaffi per dirgli di muoversi, di smetterla di rassegnarsi, di fare qualcosa per cambiare la sua vita. E il finale? Aveva l'occasione per riscattarsi, per mostrare affetto, umanità e invece niente di nuovo.
Poi, sicuramente sto diventando molto insofferente nei confronti dei libri in cui, vuoi per cultura o per qualsiasi altro motivo, vedo degli animali soffrire; non ce la posso fare.
Ultima nota: in inglese il libro si intitola "disgrace", in Italiano è stato tradotto con "vergogna"; ma sarebbe stato molto più azzeccato, soprattutto per le vicende narrate tradurlo con "disgrazia", lo stato in cui cade David con la sua arrendevolezza.

mio voto: 7/10

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