titolo originale: Fifty shades Freed
Christian e Ana sono sposati e vanno
in luna di miele in giro per l'Europa. Con alcuni flashback, Ana ripensa ai
giorni prima del matrimonio e alla cerimonia stessa, con le sue speranze e le
sue paure.
Ora è Mrs Grey, e deve imparare a
vivere 24 ore al giorno insieme a Christian e alle sue ossessioni: quella del
controllo, quella di essere abbandonato. Convivere coi suoi incubi che lo
tormentano ogni notte.
Christian e Ana sembrano trovare un
equilibrio. Ma sarebbe troppo facile se finisse qui e il libro non esisterebbe.
Il passato torna a fare capolino, chiedendo a Christian di fare i conti.
Credo che la trilogia di E. L. James
si sia chiusa in calando. Ho amato la storia di Christian e Anastasia, ma
questo libro sembra scritto più per fare volume. Innanzitutto, dimezzerei
ampiamente le pagine di sesso; sono una marea e distolgono solo l'attenzione
dalla storia, oltre ad essere abbastanza noiose e ripetitive. In breve loro
vanno d'accordo, poi succede qualcosa per cui litigano (principalmente perché
lei gli disubbidisce), lui si infuria e fanno sesso per "punizione",
poi si rilassano e fanno sesso "tranquillo". E questo di continuo.
Ogni tanto viene inframmezzato da alcuni "colpi di scena": viene
incendiata la sala del server della ditta di Christian, riappare Jack Hyde (ma
ce lo aspettavamo..), riappare Leila (inutilmente peraltro), riappare Elena
(giusto per farli litigare qualche pagina) e altre cose.
Ana vuole continuare ad avere una sua
vita, di cui fa parte il lavoro; Christian vorrebbe che facesse semplicemente
la signora Grey.
Trovo che in questo terzo libro la
storia sia troppo tirata per le lunghe. Credo che l'autrice abbia voluto
spiegare perché Christian ha questa atroce mania di controllo accompagnata da
una fragilità adolescenziale ma gli avvenimenti che narra per spiegarcelo sono
veramente poco emozionanti e qualche volta anche poco esaurienti. Due dei capitoli più belli sono collocati oltre la fine
del libro (che già si chiude facendo un salto di due anni);
credo che avrebbe dovuto trovare il modo di inserire questi due racconti prima.
Visto che Ana passa diversi capitoli a pensare passando dal presente al
passato, poteva succedere una cosa simile anche a Christian. Spero che ora la
James non si metta a riscrivere tutta la storia dal punto di vista di Christian
(come ha fatto la Meyer con Edward di Twilight..).
Diciamo che il finale me lo
aspettavo. Essendo una storia d'amore, era abbastanza ovvio che finisse con
matrimonio, figli e vissero tutti felici e contenti. Da un certo punto di
vista, ci sarei rimasta male se non fosse stato così. Però è la narrazione il
problema. Tanto è stata coinvolgente negli altri due libri (il primo
soprattutto), tanto mi è risultata un po' piatta in questo terzo libro.
In ogni caso, sono contenta di aver
letto questa saga, il giudizio complessivo è comunque positivo. Mi rimane una
curiosità: ma E. L. James li ha provati tutti i giochini che fa fare a
Christian e Ana? Eh eh..
Mio voto: 6 e mezzo / 10
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