martedì 27 gennaio 2015

Vacanze in villa - Madeleine Wickham



titolo originale: Sleeping arrangements

Prendiamo due famiglie. Nella prima troviamo Chloe, che è stanca di confezionare abiti da sposa, ha bisogno di una vacanza. E lo stesso vale per il suo compagno Philip, impiegato in banca che rischia di perdere il lavoro. C'è quindi aria di crisi nella famiglia, completata da Nat (il loro figlio) e Sam (figlio di un precedente compagno di Chloe). Così quando Gerard, un vecchio amico di Chloe, le propone di trascorrere una settimana in Spagna nella sua villa, Chloe accetta subito.
Poi c'è una seconda famiglia, dove troviamo Hugh, tutto dedito al lavoro, e Amanda, la sua moglie perfettina. Anche loro hanno bisogno di cambiare aria mentre la loro casa viene restaurata. Anche a loro Gerald, amico di Hugh, propone la sua villa in Spagna. Prendono su bagagli, bambine e tata con capelli rasta al seguito, e partono.
All'arrivo in Spagna però c'è la sorpresa: Gerard ha invitato entrambe le famiglie nella stessa villa e negli stessi giorni. Ma c'è di più. Chloe e Hugh hanno un segreto: quindici anni prima si frequentavano, finchè lui è scappato perchè non se la sentiva di prendersi cura di un bambino.
La storia prosegue con desideri che si risvegliano, odii mai sopiti, malintesi e imprevisti.

Gli ingredienti per essere una lettura divertente li aveva tutti. La sensazione che, invece, mi rimane a lettura finita è che questa sia una "commedia amara", che si conclude con un niente di fatto piuttosto piatto. Due famiglie in crisi che vengono "manovrate come burattini" da questo Gerald, enologo diventato famoso, che si diverte a giocare scherzi agli amici. E' proprio così che si sentono Chloe e Hugh, manovrati, pensando che Gerald li abbia voluti spingere l'uno nelle braccia dell'altra, per poi distruggere le loro vite. In realtà, alla fine pare che la situazione creata da Gerald (volutamente) sia solo d'aiuto alle due famiglie per riscoprire i propri difetti e i desideri di miglioramento (il tutto con tono molto buonista).
Non so, non trovo la verve che ho trovato negli altri libri della Wickham/Kinsella che ho letto. Il modo di scrivere è il suo, brioso e scorrevole, però i personaggi e la situazione "seria" che prova a creare mi sembra che stonino un po' con la leggerezza del racconto. Mah. E' stato un po' una delusione.

Mio voto: 6 / 10.

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