mercoledì 23 maggio 2018

Addio a Philip Roth


22 maggio 2018.

E' morto lo scrittore Philip Roth, 85 anni, gigante della letteratura contemporanea americana. Si è spento in un ospedale di New York in seguito ad una insufficienza cardiaca.

Premio Pulitzer nel 1998 per "Pastorale Americana", è stato uno scrittore prolifico; il suo lavoro è considerato un'esplorazione profonda e critica dell'identità americana. Sesso, religione e morale i suoi temi ricorrenti.

Nato in New Jersey nel 1933 in una famiglia della piccola borghesia ebraica, Philip Roth ha esplorato a fondo proprio quella sua storia familiare, la dimensione ebraica incastonata nell'America contemporanea. 

Esordì nel 1959 con "Addio Columbus", poi il primo grande successo dieci anni dopo con "Il lamento di Portnoy", che oltre al successo e alla notorietà gli attribuì anche l'etichetta di scrittore "scandaloso".

Nel 2012 annunciò la fine della sua carriera da romanziere: fino ad allora aveva pubblicato oltre 30 libri, tradotti in molte lingue.

Non ha mai vinto un premio nobel. Era nella lista dei candidati da anni, ma all'Accademia svedese non piaceva: troppo scorretto, troppo irriverente. 

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Di Philip Roth ho letto solo "Nemesi", diversi anni fa. Bellissimo romanzo, scorrevole nonostante il tema molto crudo trattato. Ho alcuni suoi libri in "lista d'attesa" da molto tempo (Pastorale americana, Il lamento di Portnoy, Il teatro di Sabbath), ma ancora non li ho letti.

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