sabato 26 gennaio 2019

La lista di carbone - Christiana Ruggeri


Titolo originale: La lista di carbone (2008)

Due donne molto diverse, un amore travolto dalla storia e un'oscura vicenda che riemerge da un passato ormai lontano, questo, intenso e appassionante, è il nuovo romanzo sull'olocausto di Christiana Ruggeri. La lista di carbone è una storia intensa e drammatica che racchiude anche un messaggio di grande forza perché quando una tragedia è condivisa, si trasforma quasi sempre in un racconto d'amicizia e d'amore. Frivola e impulsiva, a volte indisponente, Anna a 27 anni non si è mai messa in discussione, finché a causa di un ragazzo sbagliato rimane coinvolta in un brutto giro e viene mandata dai servizi sociali a lavorare presso l’antica libreria del ghetto di Roma. L’incontro con Cristina, l’anziana libraia che da anni gestisce quello spazio non è dei più felici. Anna è scontrosa e arrabbiata, Cristina diffidente e fredda. Ma un plico di lettere ingiallite trovato tra quei vecchi volumi attirerà l’attenzione della ragazza e la metterà di fronte a una delle tragedie più grandi della storia e al più intimo segreto della vita di Cristina: l’uomo che amava, deportato in un campo di concentramento. Anna intraprenderà un viaggio che la porterà da Lipsia a Berlino fino a Riga, in Lettonia, sulle orme di un dossier segreto e di un’oscura vicenda che ha segnato al tempo stesso vittime e carnefici (www.anobii.com)

Anna è una ragazza che viene punita per esser stata sorpresa a possedere droga, che in realtà non è sua ma del ragazzo che frequenta, a cui la toglie per provare di redimerlo. I servizi sociali la affidano allora alle cure di Cristina, anziana libraia del ghetto ebraico, e la costringono a scrivere un diario da far leggere ad uno psicologo. Dopo un primo momento non facile, Anna comincia a considerare un po' questa donna come sua nonna, maturando un grande affetto nei suoi confronti. Con la scusa, quindi, di conoscere meglio Cristina, Anna quando si trova in mano queste lettere se le porta a casa, spudoratamente le legge e si mette in moto per ritrovare il fidanzato sparito cinquant'anni prima.
Partiamo dal fatto che questo è un romanzo, e sullo sfondo c'è l'olocausto, in particolare il campo di concentramento di Sachsenhausen. L'autrice si orienta maggiormente sui personaggi e sul tentativo di far emergere il senso di colpa provato dai sopravvissuti e dalla loro difficoltà di riuscire a vivere una vita "normale" a guerra conclusa. Il fidanzato stesso, è tormentato dall'aver dovuto scegliere chi salvare e chi no; per questo decide di non meritare una vita accanto alla donna che amava. Tramite il personaggio del colonnello Lowe, poi, l'autrice prova a mostrarci anche il punto di vista del carnefice, a sua volta pieno di rimpianti per aver dovuto vivere una vita che non era quella che avrebbe voluto (era uno scienziato).
A mio parere, la prima parte del libro è abbastanza noiosa e il personaggio di Anna sembra molto infantile; quando ad un certo punto dice di avere 27 anni, mi sono stupita perchè pensavo ne avesse almeno otto di meno. E' un personaggio che ha una grande passione per la storia e si mostra anche un po' troppo saccente in questo; ci sono pagine in cui parla come una enciclopedia. Poi la vicenda comincia a diventare un po' più interessante, principalmente quando, incontrando i vari personaggi, vengono ricostruite le loro vite durante la deportazione. La seconda parte, quindi, è decisamente più avvincente ed emozionante. Fermo restando che, se pur la storia era intrigante, in realtà è permeata da una coltre di improbabilità. Cioè, trovo molto improbabile che una ragazza, dopo cinquant'anni di silenzi, riesca a trovare persone che hanno apposta voluto rimanere nascoste e addirittura a farle parlare. Ma ovviamente questo è un romanzo, basato anche molto sulla speranza, sul capire la storia per cambiare se stessi e non ripeterla.
La scrittura è molto semplice, si legge in fretta, scorrevolmente. E' un libro che lascia comunque tanti spunti da approfondire se uno vuole. Non mi ha fatto impazzire, ma mi sono commossa molto, lo ammetto.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

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