Titolo originale: Yellow dog - 2003
Quando il "marito da sogno" Xan Meo viene aggredito per vendetta in un pub londinese, insieme al trauma cranico porta a casa disturbi della personalità e un'idea fissa: il sesso. Con la determinazione del neofita, il modello di virtù famigliari diventa un anti-marito e anti-padre. Veniamo introdotti nei mondi capovolti di Clint Smoker, il giornalista che si firma "Cane Giallo", schiavo del Viagra; Joseph Andrews, il malavitoso che crede di essere un personaggio di Henry Fielding; e Royce Traynor, un cadavere che cerca, persino da morto, di far precipitare l'aereo su cui viaggia la moglie. Nel frattempo, esploriamo le disavventure di una famiglia reale allo sbando: un Enrico IX ricattato perché la figlia è stata filmata in pose compromettenti. (www.anobii.com)
Ammetto di aver trovato questo libro per caso, perchè ha lo stesso titolo di un altro che vorrei leggere e completare due delle richieste della popsugar challenge.
Non avevo mai letto nulla di Martin Amis, nonostante ci siano più di un titolo che, per la trama, mi ispirano.
Questo libro, sinceramente, ho fatto molta fatica a leggerlo, mi sono proprio imposta di arrivarci in fondo. Non mi ha infastidito il linguaggio schietto, a tratti anche volgare; non mi ha infastidito l'argomento, pur spaziando tra sesso, pedofilia, incesto, ecc. ecc. Mi è proprio sembrato un romanzo senza capo nè coda, con una trama che partiva da un'idea interessante, ma che si sviluppa in modo strano, senza una reale logica, con un linguaggio che pare il delirio di uno che insegue i propri pensieri. Difficile (almeno per me) stargli dietro. I personaggi delle varie storie si incrociano in modo più o meno strano, a parte i piloti dell'aereo che, giuro, non ho capito cosa c'entrano. Ma probabilmente, verso il finale ero veramente distrutta e ho perso dei pezzi.
Noioso. Delirante. Non lo rileggerei. Per fortuna l'ho finito. Ecco la sintesi dei sentimenti che mi ha lasciato.
Mio voto: 6 / 10
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