Titolo originale: Lucrezia. Vita e morte di una matrona romana (2021)
In un giorno di febbraio del 509 a.C. Sesto Tarquinio, figlio del re Tarquinio il Superbo, si presentò a casa della bellissima Lucrezia, di cui da tempo si era invaghito; accolto dalla donna, moglie del suo congiunto Collatino, a notte fonda abusò di lei, quindi rientrò nell'accampamento dal quale si era allontanato qualche ora prima. Quella violenza mise in moto una catena di eventi che condusse nel giro di pochi giorni al suicidio della matrona e alla rivolta popolare destinata a porre fine al regime monarchico. Protagonista suo malgrado di un evento epocale, icona di fedeltà coniugale e insieme donna capace di decidere della propria vita e della propria morte, Lucrezia diventava così l'eroina più significativa della tradizione leggendaria romana, che continuò instancabilmente a narrarne la vicenda e la consegnò in eredità alla cultura delle epoche successive. Questo libro racconta la sua storia. (ibs.it)
Questo libro parte da una vicenda storica, tramandata nei secoli (lo stupro di questa matrona e il suo suicidio) ma non è realmente una biografia. E' una ricostruzione di cosa può essere successo in base al modo di vivere del periodo. Si tratta di una serie di congetture su come si può essere svolta la vicenda e una riflessione sulle conseguenze. Il libro in realtà, da questo spunto, si allarga a spiegare i costumi dell'epoca. Ci spiega la differenza terminologica tra stupro e adulterio. Ci spiega l'importanza del nome come elemento identificativo della famiglia (con la citazione a Romeo e Giulietta, quando lei chiede a lui di rinnegare il suo nome). Fa un salto indietro alla storia di Tarquinio il Superbo e alla furbizia di Bruto (indugia molto sulla biografia di Bruto). Bruto non si capisce bene se sia davvero lo zio di Lucrezia, oppure un amico del marito o altro. Vengono fatte tante citazioni e rinvii a fonti storiche e a leggende del periodo.
C'è una disamina del suicidio secondo Seneca, i Romani e Agostino. C'è una lista di scritti e di opere d'arte in cui viene citata Lucrezia: Petrarca, Shakespeare, Tiziano, Tintoretto (Lucrezia nell'arte, nell'opera, nella letteratura, nella pittura). Infine ci sono una decina di pagine di riferimenti bibliografici.
A mio parere, il problema di questo libro, che si propone come un saggio, è che si allarga troppo dall'argomento principale, cioè la vita di questa Lucrezia, parlando di tutta la storia romana e non solo. Oltretutto, quello che mi lascia un po' perplessa (proprio perchè saggio e non narrativa) è che quasi tutto di ciò che viene scritto su Lucrezia è frutto di ipotesi.
Sinceramente ho trovato delle pagine interessanti ma altre un po' noiose. Non mi ha fatto impazzire.
Mio voto: 6 e mezzo / 10
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