Titolo originale: Белые ночи (1848)
Titolo inglese: White nights
Un giovane uomo, di cui non conosciamo il nome, vive isolato e non ha amicizie. Durante una passeggiata notturna sul lungofiume incontra Nesten'ka, una ragazza di diciassette anni. L'uomo è un sognatore, un solitario, distaccato dal mondo in cui vive, e questo incontro fa nascere in lui per la prima volta un sentimento reale. Le notti bianche di San Pietroburgo, in cui la luce non sembra mai tramontare, fanno da sfondo alla loro sofferta storia d'amore, un breve risveglio nel vuoto di un'esistenza non vissuta. (Giunti.it)
"Il cielo era talmente pieno di stelle e luminoso che a vederlo veniva da chiedersi: com'è possibile che sotto un simile cielo vivano tante persone colleriche e capricciose?"
Siamo a San Pietroburgo. Un uomo ha sempre vissuto in solitudine e, ad un certo punto, questa cosa comincia a preoccuparlo. Nella sua esistenza da sognatore, all'improvviso compare Nasten'ka, una diciassettenne che sta piangendo per essere stata abbandonata dall'uomo che ama. Sarà lei ad offrire al sognatore alcuni scampoli di vita vera, finché una sua lettera, con l'annuncio delle proprie nozze, non lo "risveglierà" per riportarlo al suo destino di illusioni.
Il libro si svolge su quattro notti, ed è praticamente un grande dialogo tra di loro, dove ognuno parla all'altro di sè. Nasten'ka gli confessa l'amore che prova per questo uomo con cui dovrebbe sposarsi ma che non si è presentato al loro appuntamento. Il sognatore pensa allora di potersi "sostituire" a lui, credendosi innamorato di lei, ma le cose finiranno diversamente.
La storia in sè non mi è dispiaciuta, alla fine si tratta di due persone che si incontrano e si conoscono, confidandosi i propri tormenti. I dialoghi però, boh, sono un po' sciocchi, non saprei come altro definirli.
Sono molto belle invece le prime pagine in cui lui va in giro da solo per la città e parla dei sogni, del fatto che ha un rapporto speciale con le case e i palazzi che vede. Dopo la storia è proprio triste, lui finalmente trova una ragione per uscire dai suoi sogni e poi ci viene risbattuto con forza. La ragazza l'ho trovata molto frivola. Non so se, attraverso il comportamento di Nasten'ka, l'autore ci voleva dire altro, lei mi è risultata fastidiosa. Da lodare lui che, nonostante tutto, non la odia ma le augura di essere felice.
Mio voto: 6 e mezzo / 10
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