martedì 23 agosto 2022

Stupor mundi. Storia del Mediterraneo in trenta oggetti - Paolo Giulierini


Titolo originale: Stupor mundi. Storia del Mediterraneo in trenta oggetti (2021)

«Uno straordinario viaggio nel Mediterraneo antico, tra popoli e civiltà scomparse. Un esempio di quanto sia prezioso il patrimonio silenzioso dei nostri musei» - Alberto Angela

Quella del Mare Nostrum è dunque una storia che ci parla tanto di noi italiani quanto del nostro rapporto con gli "altri"; un rapporto testimoniato dalle cronache e dai documenti, ma soprattutto dagli oggetti che hanno attraversato i flutti del tempo. Perché gli oggetti persistono, resistono, superano le nostre esistenze e si presentano secoli dopo come testimoni di un tempo che fu. A raccontare la loro storia a chi è capace di farli parlare. Paolo Giulierini, archeologo e direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ha scelto dall'imponente collezione del museo trenta di questi oggetti emblematici, per raccontarci come nasce la grande bellezza italiana. Un percorso tra statue, affreschi, collane, vasellame, maschere, bronzi... resti di esistenze passate capaci di farci viaggiare da Troia a Samarcanda, dall'Egitto a Cartagine, da Pompei a Creta; attraverso il mito e attraverso la storia, da Achille a Medea, da Alessandro Magno ad Augusto e Tiberio. L'obiettivo, come dice Giulierini, è tornare a «stupirsi di quanto, dietro alle apparenti diversità, ci sia un'umanità accomunata dalla voglia di crescere, di migliorarsi». E così riscoprire qualcosa di noi e della nostra cultura, già globale quando ancora non poteva nemmeno dirsi «italiana», per provare a capire dove stiamo andando. (ibs.it)
 
Attraverso trenta oggetti (di cui c'è l'immagine), conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Giulierini (direttore del museo) fa un enorme excursus storico delle popolazioni che hanno abitato il mediterraneo; usi, costumi, storia, avvicendamenti, religioni, che si sono scontrati e mescolati nei secoli. (Peraltro ero rimasta un po' perplessa dal fatto che nei primi capitoli parla di Cina ed India...)
Moltissimi i riferimenti ai miti greci e romani.
Giulierini ha sicuramente il pregio di non dilungarsi noiosamente su inutili dettagli, e di rendere interessante e completo il racconto. Il libro si legge bene, ha uno stile discorsivo molto gradevole. Nel finale del libro ci sono alcune pagine di consigli di lettura per approfondire.

" Percorrere questi itinerari è un piccolo modo per comprendere come l'unico antidoto possibile al virus della diffidenza sia la cultura che i musei, come le scuole, hanno il dovere non di "preservare", ma di trasmettere "criticamente" ".

Mio voto: 7 e mezzo / 10

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