lunedì 26 agosto 2013

Un inverno con Baudelaire - Harold Cobert




attenzione, contiene rivelazioni sulla trama!
"Prendimi con te, e delle nostre due miserie faremo forse una sorta di felicità!"

Philippe, impiegato delle vendite con contratto a tempo determinato, viene buttato fuori di casa dalla moglie che non lo sopporta più. Perde il lavoro perchè non trova la concentrazione per fare vendite e litiga col capoufficio. Si ritrova solo, disperato perchè gli manca Claire, la figlia.
All'inizio Philippe cerca di mantenere un'apparenza decorosa, nonostante sia costretto a dormire in albergo e lavarsi nei bagni pubblici. Ma la situazione precipita quando si trova senza soldi, senza valigia perchè non l'ha recuperata in tempo al deposito, e senza l'aiuto degli amici che non vogliono schierarsi né con lui né con Sandrine (la ex moglie). Philippe si trova allora a dormire per strada, a frugare nei cassonetti alla ricerca di cibo, a defecare negli angoli di Parigi. Finchè un giorno, un cane vagabondo come lui, lo “adotta” e comincia prima a seguirlo, poi a condurlo verso una nuova vita. Sarà proprio Baudelaire, il cane, che farà conoscere a Philippe le persone che lo aiuteranno a riprendersi in mano la vita: Bébère, proprietario di un negozio di kebab, la sua bisbetica moglie Fatima, un venditore ambulante di crepes e una ricca signora che gli affitterà una stanza. E aggiungerei anche, i buoni consigli di avvocato, assistente sociale e veterinario che sono presenti gratuitamente sulla nave-centro di accoglienza Fleuron.


Lacrime, lacrime, lacrime per questo romanzo che sembra quasi una favola, a metà tra la tristezza e la speranza. Le ultime pagine le ho lette tutte piangendo e cercando di non farmi vedere dai vicini di ombrellone. A parte il fatto che avrei voluto che la storia finisse diversamente, il libro è molto bello.
Non è il primo libro francese che leggo e in tutti è molto presente il fenomeno dei senzatetto. Molti non avranno la fortuna che ha avuto Philippe, lo so. Ma la storia raccontata mi ha davvero lasciato un segno nel cuore.

Mio voto: 9/10.

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