Parigi, 1890. Victor
Ligris, vede comparire nella sua libreria Denise, la domestica della
sua ex amante Odette de Valois, che dopo essere stata a trovare il
marito al cimitero è scomparsa. Victor dapprima pensa che sia
scappata con un altro uomo, poi quando scompare anche Denise,
comincia davvero a temere per la sorte della sua ex amata. Da qualche
tempo Odette aveva un profondo interesse per lo spiritismo, ultima
moda dei salotti parigini, ma Victor è convinto che dietro a quelle
sparizioni ci sia un motivo più realistico. Si lancia allora in una
vera e propria indagine per le strade di Parigi, tallonato di
nascosto dal suo aiutante Joseph, che lui cerca di tenere all'oscuro
di tutto, e da un misterioso studente in divisa scolastica...
Tanto mi ispirava questo
libro che quando ho fatto l'inventario dei libri che ho in casa, mi
sono accorta di averlo comprato due volte!! Ma la lettura non è
stata così entusiasmante.
La storia è carina, ma
lo svolgimento è un po' “a salti” e ci si mette un pochino per
seguire il discorso in alcuni punti. Ammetto che avevo capito chi era
l'assassino, ma non avevo capito completamente le motivazioni ed il
modus operandi (si dice così???).
Victor è un libraio che
non riesce a stare in libreria più di dieci minuti e si getta in
questa seconda investigazione nonostante la donna che frequenta lo
scoraggi e lo minacci di lasciar stare. Ma senza risultato
ovviamente. Ottimi risultati invece riesce a scoprire di nascosto
Joseph, l'aiutante della libreria che ad un certo punto si finge
malato perchè è stanco che il capo esca sempre e lasci tutto sulle
sue spalle tenendolo invece all'oscuro delle ricerche. Joseph scopre
un bel pezzo della storia che Victor non riesce a scoprire e gli sarà
di grande aiuto nel momento del bisogno.
Senza infamia e senza
lode insomma. Ci sono gialli molto più coinvolgenti; in ciò difetta
un po' questo libro.
Mio voto: 6 e mezzo/10.
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