venerdì 18 gennaio 2019

Morte sotto spirito - Brigitte Glaser


Titolo originale: Kirschtote (2004)

Rientrata a casa per assistere la madre con una gamba rotta, Katharina Schweitzer si ritrova suo malgrado ai fornelli della locanda di famiglia nella Foresta Nera. Nel frattempo nella valle infuria la protesta contro una pista di sci poco ecologica. Quando l'ambientalista Konrad Hils viene ritrovato morto, Katharina, pungolata dall'immancabile amica Adela, metterà da parte il grembiule e con la sua Panda scoppiettante andrà a caccia dei colpevoli. (www.emonsaudiolibri.it)

Katharina torna a casa, per riprendersi dalla morte di Spielmann e dalle brutte vicende in cui si è ritrovata coinvolta durante il suo ultimo lavoro a Colonia, nel ristorante “Il Bue d’Oro”. Oltre a questo, deve aiutare i genitori nella gestione della loro locanda “Il Tiglio” poichè la dispotica madre Martha è costretta a letto da una gamba ingessata. Quello tra Katharina e Martha è sempre stato un rapporto burrascoso, e anche da malata Martha riesce comunque ad imporre la sua volontà al povero marito e a mortificare la figlia.
A casa, Katharina ritrova la sua vecchia amica Teresa, felice proprietaria di un negozio di fiori. L’amica è sposata con Konrad Hils, un distillatore amatoriale di acquavite e, soprattutto, carismatico capo di un comitato locale contrario alla costruzione della pista da sci al coperto. 
Qualche giorno Hils scompare e il suo cadavere viene ritrovato in una cava proprio da Katharina (che rischia anche la pelle) e da Adela, arrivata nella Foresta Nera dietro richiesta di un ginecologo locale. 
Katharina, quindi, si ritrova coinvolta in un caso di omicidio e, essendo implicata la sua amica, comincia a ficcare il naso in giro per risolvere il caso, provando ad aiutare il commissario Kuno Eberle, che si invaghisce, ricambiato, di Adela. Nonostante Eberle intimi a Katharina di starne fuori, lei ovviamente procede con le indagini, inimicandosi diversi potenti personaggi locali ma arrivando ovviamente a capire chi è l'assassino.

Katharina segue praticamente in contemporanea due piste, quella da sci e quella delle distillerie di acquavite. In entrambi i casi ha comunque a che fare con gli stessi personaggi. L'impressione che ho avuto è che in questo romanzo ci siano troppe parole. La vicenda è buona, si segue anche bene. I personaggi sono davvero tanti ma più o meno li si riesce a collocare bene. Quello che ha appesantito il tutto è che le descrizioni, soprattutto dei paesaggi, sono troppo dettagliate. Distolgono un po' l'attenzione. Almeno, a me hanno distratto molto. Per il resto, la lettura è stata piacevole. Apprezzo anche il fatto che non siano gialli truculenti. Molto carino anche che alla fine del libro ci siano le ricette dei piatti tipici citati nel romanzo (un paio li voglio provare!). 
Nel complesso una lettura gradevole.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

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Brigitte Glaser e i delitti della cuoca Katharina Schweitzer (al 01/2019):
3 - Assassinio à la carte
4 - Miele amaro

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