giovedì 12 giugno 2025

Un grammo di felicità al giorno - Siri Østli


Titolo originale: Adventskalenderen (2021)

È mattina, e Fie non vede l’ora di ricevere il suo messaggio quotidiano. Poche righe che contengono un compito da svolgere per tornare a vivere davvero e rompere la monotonia di giornate sempre uguali. Da qualche settimana, infatti, segue un calendario dell’Avvento in cui a ogni casella corrispondono un consiglio, un obiettivo o una motivazione. Non è certa di farcela, ma non ha nulla da perdere, e decide di accettare la sfida: solo così, in fondo, può mettersi in gioco davvero. A inventare questo stratagemma è stata sua sorella. Sara sa bene che Fie ha bisogno di qualcuno che la sproni a uscire dal guscio in cui si è rinchiusa dopo essere stata lasciata dal marito e con un figlio che si allontana sempre di più. Seguendo le indicazioni contenute nei messaggi, piano piano, Fie vede la sua vita cambiare. Sceglie un nuovo arredamento per la casa; prepara squisiti dolci al tepore del forno; adotta un cane e fa amicizia con i vicini. Piccoli gesti dal valore inestimabile grazie ai quali si accorge che non è vero che intorno a lei c’è solo un presente grigio. Nuovi colori vengono alla luce e le mostrano come suo figlio sia solo a un passo di distanza e come, forse, separarsi dal marito non sia stata una cattiva idea. Perché c’è sempre una ragione in tutto ciò che accade. Anche se a prima vista sembra negativo. Bisogna solo trovare la forza di riscoprire valori importanti come amicizia, condivisione, realizzazione di sé. Un grammo di felicità al giorno è un inno al potere della vita di sorprendere e alla possibilità di ricominciare. A volte ci vuole qualcuno che ci venga in soccorso, a volte bastano un messaggio, un abbraccio, la parola giusta al momento giusto. La forza è dentro ognuno di noi, dobbiamo solo trovarla. (goodreads)

Lo so che è un po' strano leggere un libro palesemente natalizio ad aprile, ma l'ho trovato delizioso.
Fie è caduta nel baratro dopo che il suo perfettissimo marito l'ha buttata fuori di casa per stare con un'altra. E visto che lui è un dentista e lei la sua assistente (così ha pure potuto risparmiare perchè non la doveva pagare), Fie si è pure trovata senza lavoro.
Ma per fortuna c'è Sara, sua sorella maggiore, che si inventa un calendario dell'avvento per cui ogni giorno le dà un compito da svolgere. In realtà ad un certo punto il calendario salta, ma è comunque ciò che dà a Fie lo slancio per smettere di commiserarsi e cominciare a vivere, insieme ad una serie di circostanze favorevoli e un Babbo Natale con lo sguardo severo.
Giorno dopo giorno, Fie si rende conto che anche se è stata lasciata non è morta, e può benissimo andare avanti da sè, anzi, può smettere di indossare gli abiti blu seri che Carl Christian sceglieva per lei, mettendo anche un po' di colore nel proprio guardaroba e nella propria vita. Perchè intorno a sè ci sono altri single, altri divorziati, altri vedovi, persone sole che possono invece essere buoni amici. E si trovano motivazioni che ti portano a camminare verso le cose nuove senza averne paura perchè non sei sola.
Perchè in fondo, il bello di Natale non è fare sempre le cose tutte uguali, ma avere intorno le persone che ami.
Il libro è delizioso. Molto al femminile perchè i personaggi principali sono tutte donne in difficoltà per vari motivi. In verità, pur essendo un libro molto leggero, ci sono tanti argomenti seri che sono sottesi alla trama. Ma preferisco soffermarmi sul messaggio positivo di questo libro, che, secondo me, è che non dobbiamo smettere di cercare le cose che ci rendono felici, anche se questo significa cambiare le nostre abitudini, e che è molto meglio avere intorno persone che hanno piacere a stare con noi piuttosto che vivere nel lusso senza amore.
Mio voto: 8 / 10

Una vita - Guy de Maupassant


Titolo originale: Une vie (1883)
Titolo in inglese: A woman's life

Una vita, pubblicato per la prima volta nel 1883, ripercorre l'esistenza di una giovane sensibile e sognatrice, Jeanne le Perthuis, un «cuore semplice» di grande candore, con un'inesauribile capacità di amore e sacrificio. Raccontando un destino femminile che corre verso la sventura con intima compassione senza mai cadere nel patetico, Maupassant ha disegnato una delicata trama narrativa, di cui Natalia Ginzburg è riuscita a rendere tutta la ferma e sommessa poesia, aderendo ai ritmi sapienti del testo originale. (goodreads)

Ultimamente arrivo sempre lunghissima a leggere i libri del gruppo di lettura della biblioteca. Non so se sia questo uno dei motivi per cui, anche stavolta, il libro ha avuto altissimi consensi ma a me non ha fatto impazzire. O forse sono io che ho problemi con gli autori dell'ottocento francese. Mah.
Maupassant ci mostra come poteva essere la vita di una donna nel 1800. Cresciuta nella chiusura di un convento, tenuta volutamente all'oscuro di ciò che accade nel mondo dal padre, lei si abbandona a sogni romantici, tipici in realtà di una ragazza (secondo me di qualsiasi epoca). Comunque, esce dal convento e finalmente tutta la sensazione di libertà le esplode nel petto, gioisce della natura, di tutto ciò che la circonda. E' una ragazza piena di speranze e sogni e non aspetta altro che incontrare il principe col quale condividerà la sua vita e il suo futuro. E il principe in effetti arriva, nella forma di un ragazzo curato, molto gentile, ma che ha avuto l'occhio lungo sapendo che lei ha decisamente più soldi di lui. Lei cade subito nella rete, si invaghisce di questo principe che però non si rivela tale, anzi, già dalla prima notte di nozze si mostra abbastanza rude ("la possiede con violenza"). C'è giusto il periodo del viaggio di nozze in cui sembra gentile, poi però comincia fin da subito a voler amministrare (a suo modo) anche i soldi di lei.
Insomma la situazione capitava spesso in quel periodo, i matrimoni erano spesso combinati dai genitori (almeno così traspare da molti libri) e spesso anche senza chiedere il parere della ragazza. In questo caso poi si erano ingannati sia il padre sia la figlia.
A parte che avevo trovato un ebook dove sono stati italianizzati anche i nomi e ho cercato un'altra edizione. Ho avuto enormi difficoltà con la scrittura che ho trovato barocca, con descrizioni pesanti e ricercate, troppo per i miei gusti. La storia in sè è abbastanza noiosa e scontata, più volte avevo capito cosa sarebbe successo dopo (tipo la storia di Rosalie e di Gilberte).
L'inizio del libro mi ha molto richiamato Madame Bovary (non a caso Maupassant era molto amico di Flaubert) almeno per la descrizione della fanciulla piena di sogni. Le uscite con l'altra coppia mi hanno ricordato le affinità elettive di Goethe (ho controllato, il libro di Goethe è decisamente precedente a questo).
La storia prende un po' animo con l'arrivo del giovane prete "inquisitore" e il paragone, innato, che si scaturisce tra i due preti. Il vecchio prete sa che certe cose succedono e cerca di porvi rimedio; il giovane prete invece è intransigente e coi paraocchi. Riesce in un primo momento a irretire Jeanne che è in un momento di crisi, ma il padre di lei è ben accorto invece a fargli guerra. Raccapricciante la scena di quando il prete uccide a ombrellate la cagna che sta partorendo, l'avrei ucciso io. Un personaggio disgustoso. Maupassant è stato molto bravo a caratterizzarlo bene, così come anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati. E ogni personaggio nasconde dei comportamenti segreti che però sembrano tipici del periodo (praticamente tutti hanno avuto un amante tranne Jeanne).
Nel finale, quando Jeanne crolla, c'è una donna che la riporta a casa. E non poteva che essere Rosalie, sua sorella di latte, che si prende cura di Jeanne e dei suoi affari, e soprattutto interrompe la catena di opportunismo che ha messo in atto il figlio di Jeanne, che continua ad accumulare debiti e chiede i soldi alla madre praticamente lasciandola in rovina. Ci penserà Rosalie e la neonata nipote (che il figlio letteralmente le sbologna) a farle trovare un motivo di rinascita. Sono di Rosalie le parole finali del libro in cui dice che la vita non è nè tutta buona nè tutta cattiva.
Molto triste la figura della zia Lison, che cerca solo un po' di affetto e nessuno la nota.
Libro potenzialmente interessante ma che mi ha lasciato poco.
Mio voto: 6 e mezzo / 10

venerdì 25 aprile 2025

Leonard e Hungry Paul - Ronan Hession


Titolo originale: Leonard and Hungry Paul (2019)

Leonard e Hungry Paul sono trentenni senza grilli per la testa, amano i giochi da tavolo, la famiglia e la quiete, e soprattutto sono grandi amici. Leonard lavora come ghost writer di enciclopedie per bambini, ha da poco perso la madre e ogni volta che passa davanti a un ristorantino italiano rincasando dal lavoro si dice che se mai avesse un appuntamento con una ragazza la porterebbe lì; Hungry Paul vive ancora con i genitori, fa il postino occasionale e, quando accompagna la madre a fare volontariato in ospedale, sa stringere la mano della signora Hawthorn anche per un’ora in assoluto silenzio. Le loro sono vite fatte di gesti gentili, e per questo straordinari. Tra strambi concorsi per rinnovare le formule di saluto nelle email e goffi ma poetici approcci sentimentali, cercano la loro felicità nella frenesia del mondo. Rónán Hession, con una scrittura limpida e umoristica, mostra che anche le persone invisibili dal cuore gentile meritano un posto nel mondo e nella letteratura. Perché è nei sentimenti sinceri e nella bellezza delle piccole cose che si nasconde il vero senso dello stare al mondo. (goodreads)

Leonard e Hungry Paul, due amici timidi, chiusi in una sorta di loro mondo in cui tuttavia si trovano bene. Persone normali che alla frenesia del mondo preferiscono la calma. Leonard sta affrontando la perdita della madre a cui era legatissimo, trova in Shelley un affetto che non credeva possibile e una motivazione a fare qualcosa di nuovo creando un libro per bambini sulla storia dei Romani. Hungry Paul è un ragazzo che vive nel presente, non pensa al passato (perchè è già passato) e non pensa al futuro perchè sta bene nel presente; è sempre stato iper protetto dalla famiglia che lo vede come un ragazzo con problemi, a cui non servono i soldi per essere felice ma vuole solo aiutare gli altri.
Ma oltre a loro ci sono Helen e Peter, genitori di Hungry Paul, ai quali fa un po' paura pensare che entrambi i loro figli stanno per abbandonare il nido. E c'è Grace, la sorella di Hungry Paul, che si è presa la responsabilità della famiglia sulle spalle quando nessuno le ha chiesto di farlo. E poi c'è Shelley, che ha un figlio di sette anni e ha il terrore di rimettersi in gioco, usando il figlio come scudo protettivo quando vuole andarsene da una situazione che non sa gestire.
E' un libro pieno di persone gentili, che non fanno rumore, che non alzano la voce, e che vivono le loro vite come possono e come si sentono, in mezzo anche ad avvenimenti strambi (tipo il concorso per trovare la frase di chiusura delle email) e in mezzo a quello che è la vita normale di persone che non devono per forza essere dei supereroi per valere qualcosa.
Molto gradevole, con alcuni spunti di riflessione molto interessanti.
Mio voto: 8/10

Fuori i libri! Febbraio e marzo 2025

Sto facendo incredibilmente fatica a stare dietro alle recensioni, così mi trovo con due mesi di riepilogo...


FEBBRAIO
Ho cominciato il mese col libro per il gruppo di lettura della biblioteca, "Il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia. Interessante e coraggioso per il periodo in cui l'ha scritto.

Ho poi voluto finire la trilogia della regina rossa con "Re bianco" di Juan Gomez-Jurado, scoprendo poi che ci sono due libri precedenti a questi e che si tratta di una pentalogia...

Cercavo un libro per il tema "rollercoaster" e mi ha ispirato la trama di "Le parole che mi hai lasciato" di Rebecca Yarros. Mi stava piacendo molto questo libro, poi arriva un finale da arrabbiatura furente.

Ho avuto bisogno di un giallo e ho scelto il secondo libro della serie di Ben Harper, "Gli undici inganni" di Robert Gold. Piacevole, si legge bene, ma si aggroviglia nel finale come già successe nel primo episodio. 

Ho recuperato in biblioteca un libro ambientato in Svizzera e di autore svizzero, "Gli anni d'oro" di Arno Camenisch. Malinconico.


MARZO
Primo libro del mese quello per il gruppo di lettura della biblioteca: "Un giorno questo dolore ti sarà utile" di Peter Cameron. Carino ma non mi ha fatto impazzire.

Cercando un libro con "sabbia" nel titolo, ho trovato "La baia" di Sherryl Woods. Avevo tante aspettative invece mi ha deluso molto, soprattutto per l'antipatia della protagonista.

Un giallo ambientato in Turchia, sempre della serie della libraia Kati Hirschel, "Divorzio alla turca" di Esmahan Aykol . Molto gradevole.

Per il tema del mese, ho scelto "Astrofisica per chi va di fretta" di Neil deGrasse Tyson. Libro difficile nonostante lui esponga i concetti in modo effettivamente semplice, ma su certi argomenti bisogna avere delle basi.

Un altro giallo, ma ambientato in grecia: "Difesa a zona" di Petros Markaris. Bello.

Concludo il mese con un altro giallo, ambientato in Germania stavolta: "Bomba al gelato" di Brigitte Glaser e la sua cuoca Katharina.

Bomba al gelato - Brigitte Glaser


Titolo originale: Eisbombe (2007)

Durante un importante esame di cucina alla scuola professionale viene trovato un cadavere e i sospetti cadono su Arin, l’apprendista curda della cuoca Katharina.
Contemporaneamente un corpo imprigionato nel cemento viene scoperto nella casa di riposo di fronte al ristorante Il Giglio bianco. Due casi di omicidio, che non hanno apparentemente nulla a che fare l'uno con l’altro, sconvolgono completamente la quotidianità della nostra cuoca investigatrice che si sente obbligata a usare di nuovo il suo fiuto per risolvere la situazione.
Deve sbrigarsi a scoprire il collegamento tra i due casi prima che per Arin sia troppo tardi... (goodreads)

Katharina ormai è prossima a compiere quarant'anni, e la cosa un po' la turba. Vorrebbe svegliarsi direttamente il giorno dopo, senza feste o celebrazioni. Oltretutto c'è sempre sua madre che non perde occasione per ricordarle che alla sua età ancora non si è sposata (a differenza di suo fratello) e ancora non ha figli (a differenza di suo fratello).
Arin, l'apprendista curda, deve sostenere il suo esame finale alla scuola di cucina e Katharina la accompagna. Nella prova finale, il rivale di Arin si accascia sul pavimento, ucciso da qualcosa di affilato. I sospetti ricadono immediatamente su Arin perchè lei e Justus avevano litigato subito prima di uscire dagli spogliatoi. Justus era un po' il cocchino dei professori, sempre studioso e lecchino, ma viene fuori che era invece piuttosto dispotico nei confronti di alcuni compagni di scuola, tra cui Arin.
Nel frattempo, crolla un pilastro del portico della casa di riposo e dentro ad esso viene scoperto il cadavere di una donna incinta di quattro mesi, probabilmente collegato ad una vicenda di anni prima. Kuno, che ormai vive con Adela, sembra essere soggetto ad incubi durante i quali pronuncia il nome di una donna che non è Adela, e Adela è molto preoccupata del fatto che Kuno non le voglia mai raccontare niente del suo passato.
Abbiamo quindi Katherina che cerca di capire cosa è successo alla scuola di cucina, e Adela che si mette in moto per capire dove sia finito Kuno (che se ne va, non si sa dove) e cosa è successo nel suo passato di poliziotto.
La storia è interessante e scorre bene. Personalmente credo che sarebbe bastato avere le investigazioni di Katharina senza infilarci dentro anche la storia di Adela, però si seguono entrambe le vicende bene e probabilmente il caso della ragazza nel cemento aiuta a comprendere un po' meglio Kuno. Alla fine, si arriva alla soluzione dei due casi in modo abbastanza lineare. Il colpevole dell'omicidio di Justus l'avevo capito ben prima di Katharina.
Lettura gradevole, come sempre alla fine del libro ci sono delle ricette (di gelati e sorbetti questa volta).
Mio voto: 7 e mezzo / 10


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Brigitte Glaser e i delitti della cuoca Katharina Schweitzer: 
4 - Bomba al gelato
5 - Miele amaro 
6 - Buffet al veleno 
7 - Crimini al pistacchio
8 - Tisana letale

giovedì 24 aprile 2025

Difesa a zona - Petros Markaris


Titolo originale: Άμυνα ζώνης (1998) 
Titolo in inglese: Zone defence 

Mentre un terremoto provoca una frana che riporta alla luce il cadavere di uno sconosciuto, un personaggio noto in tutta Atene viene ucciso. Due omicidi misteriosi per un’indagine mozzafiato che ci aprirà, con molte sorprese, le porte di piccoli universi carichi di ambiguità: i locali notturni, le squadre di calcio di serie C, le società di sondaggi demoscopici... Markaris segue da vicino il suo personaggio, spargendo in libertà i semi di quell’umorismo amaro che lo hanno fatto amare fin dall’inizio, e che hanno dato nuova linfa ai canoni della narrativa poliziesca. (goodreads) 

Il commissario Charitos si trova in vacanza dalla sorella di sua moglie, quando l'isola è scossa da un violento terremoto che fa franare una collina. Sotto questa collina viene ritrovato il corpo di un uomo mezzo nudo già in stato di decomposizione. Ovviamente Kostas non riesce a non cominciare ad indagare, anche se nessuno pare conoscere chi possa essere questa persona. Nel frattempo, tornato ad Atene, viene ucciso un noto personaggio cittadino e il caso, prima ritenuto un attentato terroristico, viene poi affidato a Charitos e i suoi uomini. Lungo le indagini, Charitos si renderà conto che questo personaggio, proprietario di un ristorante francese e due locali notturni, in realtà ha una serie di traffici nascosti che rischiano di coinvolgere anche alte cariche dello Stato. 
Romanzo che nonostante si allarga molto come tematica, ha un bel brio e soprattutto riesce a rimanere chiaro. Il commissario Charitos, nonostante finisca anche all'ospedale per un presunto infarto (che forse è più un attacco di ansia) continua ad indagare sui due cadaveri, che ben presto aumenteranno di numero, finendo a svelare qual è la "difesa a zona" che Konstantinos Koustas è riuscito a creare intorno ai propri affari. Romanzo brillante, col commissario che parla in prima persona in maniera anche ironica. Belli gli scambi di battute tra lui e la moglie Adriana. Belle anche le battute che lui fa tra sè e sè. Scrittura molto scorrevole. Come sempre, oltre agli omicidi, Markaris ci fa vivere la città di Atene e le problematiche socio-politiche che esistono, dal traffico impossibile, allo smog, allo sciopero degli operatori della raccolta dell'immondizia, ai politici corrotti, alle bustarelle da allungare qualcuno per lavorare o per essere curati. Molto interessante questa contestualizzazione della vicenda. 
Lettura molto gradevole. 
Mio voto: 8 / 10

Astrofisica per chi va di fretta - Neil deGrasse Tyson


Titolo originale: Astrophysics for People in a Hurry (2017)

Qual è la natura dello spazio e del tempo? Che posto occupiamo nell’Universo? Che posto occupa l’Universo dentro di noi? Non c’è guida migliore, per queste domande che aprono la mente, del famoso astrofisico Neil deGrasse Tyson. Oggi pochi tra noi hanno il tempo di contemplare l’Universo. E così Tyson porta il cosmo sulla Terra in maniera concisa e chiara, con il suo brillante acume, in gustosi capitoli da consumare in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento della vostra giornata piena di impegni. Mentre aspettate il caffè del mattino, l’autobus, il treno o l’aereo, Astrofisica per chi va di fretta vi svelerà tutto ciò che occorre per essere informati e pronti al prossimo titolo a nove colonne sull’Universo: dal Big Bang ai buchi neri, dai quark alla meccanica quantistica, dalla ricerca di pianeti alla ricerca di vita nell’Universo. (goodreads)

Per il tema libro che ha a che fare con scienza/tecnologia ecc., mi sono fatta intrigare da questo. Premetto che ho sentito nominare l'autore, ma non ho mai approfondito.
Questo libro è un vero e proprio saggio, anche se riassume con parole (più o meno) facili dei concetti che non sono facili per niente. Secondo me si potrebbe ribattezzare "ripasso di astrofisica per chi va di fretta ma che ha alle spalle delle nozioni minime di base". Cioè, non è un libro per chi non sa nulla di astrofisica, ma per chi ha già una infarinatura di concetti medi.
Alcune cose le conoscevo, altre le avevo solo sentite nominare. Ne consegue che la lettura è stata interessante ma anche complicata in alcuni passaggi. D'altronde la materia è troppo complessa e pur provando a spiegarla facilmente rimane comunque abbastanza complicata.
Il libro ha parti che mi hanno interessato ed altre che mi hanno annoiato. Sicuramente chi ha maggiori conoscenze di me lo può trovare bellissimo, io ammetto che dove non capito ho semplicemente sorvolato...
Mio voto: 6 e mezzo / 10

Divorzio alla turca - Esmahan Aykol


Titolo originale: Scheidung auf Türkisch (2007)
Titolo in inglese: Divorce Turkish Style

Terzo caso per l'avventurosa Kati Hirschel, la libraia di Istanbul, venuta dalla natia Germania ma ormai più stambuliota di chiunque altro, investigatrice per vivacità. Da poco tempo proprietaria di una nuova casa, giunta al negozio Kati riceve la telefonata del suo collaboratore, il mondano Fofo che le dice che su internet c'è una notizia che potrebbe interessarla. E morta Sani Ankaraligil, la "nuora degli Ankaraligil", sposa del rampollo di una delle casate più in vista del paese. La signora aveva appena avviato le pratiche di divorzio. "Fantastico! Come una pantera pronta al balzo non vedevo l'ora di lanciarmi in una nuova indagine per far luce su un presunto delitto. Al diavolo il lavoro e i debiti!". E sostenuta dall'allegra autoironia che l'aiuta nei momenti belli e in quelli brutti, la libraia si prepara a fare ciò che la diverte di più: scompigliare le carte, smontare le soluzioni facili. Infatti la versione iniziale è: incidente. Ma chi ci crede? Con quel contorno di denaro e di potere. La prima pista da battere è questa: la donna presiedeva un'associazione ambientalista. Una strana associazione, con due soli soci, e i cui uffici sono devastati proprio nel giorno in cui la protagonista, con il collaboratore, va con una scusa a visitarli. Poi però tutto diventa più oscuro, minaccioso e complicato. (ibs)

L'assistente di Kati, Fofo, la coinvolge per cercare di scoprire come sia morta la moglie di un famosissimo imprenditore stambuliota. Ovviamente non ci vuole molto per convincerla, e i due si mettono in moto alla ricerca di indizi. Sul loro cammino una vecchia conoscenza di Kati, Bakuhan, diventato capo del settore omicidi; inevitabile che le loro strade si incrocino "professionalmente". Anche se Kati continua a pensare a Selim, l'avvocato e suo precedente compagno...
Come sempre, il giallo sembra più una scusa per parlare di Istanbul, del suo traffico, delle sue tradizioni, dei lavori stradali che non finiscono mai. E la scrittrice è proprio brava a portarci dentro a questo clima della città.
Il libro è scritto in modo che Kati sembra che parli direttamente col lettore.
Questa volta lo svolgimento mi pare meno dispersivo e meno contorto dei precedenti. La vicenda si segue bene. Molto gradevole.
Mio voto 7 e mezzo / 10