martedì 14 ottobre 2014

Al francese Patrick Modiano il Nobel 2014 per la Letteratura

È andato al 69enne francese Patrick Modiano il premio Nobel 2014 per la Letteratura. Scelto tra 210 scrittori, 36 dei quali candidati per la prima volta, il vincitore, deciso dai 18 giurati dell’Accademia Reale Svedese, è stato annunciato alle 13 precise del 9 ottobre a Stoccolma. Figlio di un ebreo francese di origini italiane e di un’attrice belga, Modiano è nato nel 1945 a Boulogne-Billancourt. Ha debuttato nella narrativa nel 1968 con La place de l’Etoile pubblicato da Gallimard. È considerato uno dei più importanti narratori francesi contemporanei. Appresa la notizia del premio, Modiano ha commentato: «Sono felice, ma trovo tutto questo bizzarro». Con Rue des boutiques obscures, nel 1978, ha vinto il Prix Goncourt. Autore di numerosi romanzi e racconti, tra cui (tradotti in italiano), Dora Bruder (Guanda, premio Bottari Lattes Grinzane Cavour sezione La Quercia nel 2012), SconosciuteBijouUn pedigree (Einaudi) e Nel caffè della gioventù perduta (Einaudi). Nel 2012, sempre Einaudi ha pubblicato L’orizzonte. Il suo penultimo romanzo, L’erba delle notti sarà pubblicato a dicembre 2014 nei Supercoralli Einaudi (traduzione di Emanuelle Caillat), mentre la sua opera più recente, Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier, uscirà sempre per Einaudi, il suo editore italiano, nel 2015.


Le tematiche
In un’intervista pubblicata in appendice a Riduzione di pena (Lantana), Modiano ha detto che tra i suoi autori di riferimento ci sono Proust e Céline. A proposito di Un pedigree ha detto: «Scrivo queste pagine come si redige un verbale o un curriculum vitae, a titolo documentario e certo per farla finita con una vita che non è la mia. Non si tratta che di una semplice pellicola di fatti e di gesti». Il romanzo è uno dei più toccanti, perché racconta le vicende della famiglia ebrea dell’autore. Dora Bruder è la storia di un’adolescente di origini ebraiche che resterà vittima delle atrocità della storia.

Una raffinata «arte della memoria»
L’Accademia svedese consegna il premio di un milione e 100 mila dollari a Modiano «per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferrabili e scoperto il mondo dell’occupazione (nazista, ndr)». La memoria è infatti centrale nelle sue opere, nelle quali spesso echeggia il sapore amaro dell’occupazione della Francia e dei casi di collaborazionismo con il regime di Vichy. Quindicesimo francese della storia ad aggiudicarsi il Nobel per la letteratura, Modiano è stato allievo di Raymond Queneau, che svolgerà un ruolo importante in tutta la sua carriera come fonte di ispirazione. Modiano è anche sceneggiatore: ha scritto numerosi testi per i film di Louis Malle, Patrice Leconte e altri registi (Bon Voyage e Cognome e nome: Lacombe Lucien i più famosi). Tra le altre cose è stato anche paroliere per Françoise Hardy. 


I precedenti
L’ultimo francese a vincere era stato Jean-Marie Le Clézio nel 2008. L’anno scorso il premio era andato alla scrittrice canadese Alice Munro, autrice di raccolte di racconti come Le lune di Giove. L’anno prima, era stato premiato il cinese Mo Yan, che ha firmato romanzi come Sorgo Rosso. Dal 1901 ad oggi solo 13 donne hanno vinto il Nobel per la Letteratura, tra cui l’italiana Grazia Deledda nel 1928.


Sconfitti i bookmaker
Non è la prima volta e anche quest’anno i primi sconfitti sono stati i bookmaker internazionali. Secondo Agipronews, i «quotisti» erano certi che il premio sarebbe andato in Africa o in Giappone: il super favorito Haruki Murakami era dato a 4,50, il drammaturgo keniota Ngugi Wa Thiong’o si giocava a 5,00 mentre lo scrittore e sceneggiatore francese non era stato assolutamente preso in considerazione.

(da http://www.corriere.it articolo del 09 ottobre 2014)

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