Titolo originale: The amateur marriage (2004)
Michael e Pauline sembrano
una coppia perfetta: giovani, innamorati, in sintonia l'uno con l'altra. Si
incontrano per la prima volta a Baltimora nel dicembre del 1941 e decidono di
sposarsi durante la Seconda guerra mondiale. La loro vita prosegue serenamente,
nonostante le diversità di carattere che emergono gradualmente negli anni. Il
matrimonio li accompagna fino alla vecchiaia e sembrerebbe ormai al riparo da
ogni intemperie, fino al giorno in cui tutto precipita… (www.guanda.it)
Michael e Pauline non sono mai sembrati una coppia perfetta. Sono troppo diversi. E' vero che le diversità o uniscono o dividono. Qui mi sembra che abbiano voluto stare insieme a forza. Partiamo dall'inizio. Michael lavora nel negozio della madre, donna di cui è palesemente succube; lui fa quello che lei dice. Finchè un giorno, arrivano in negozio un gruppo di ragazze tra cui Pauline, che è rimasta ferita. E lui è praticamente folgorato da questa ragazza col cappottino rosso. Lei gli chiede se andrà anche lui in guerra (che più che una richiesta sembra un ordine), e lui, che odia la guerra, decide di partire. Prima di partire, frettolosamente, le chiede di sposarlo, cosa che accadrà appena lui tornerà a casa in congedo definitivo perchè è stato ferito ad una gamba (durante un'esercitazione, in maniera un po' sospetta). Si sposano, hanno 3 figli, litigano di continuo, si trasferiscono in un quartiere più elegante, ecc ecc. Praticamente, ad ogni cambio di capitolo c'è un salto di anni (a volte anche decenni) in cui vengono raccontate le avventure di questa famiglia in cui ad un certo punto succede una tragedia: la figlia maggiore una sera non rientra a casa. Sparisce nel nulla. Un dolore che spaccherà del tutto anche il matrimonio, al punto che nel loro trentesimo anniversario, all'ennesimo litigio, Pauline dice a Michael che se davvero è così infelice se ne può andare, e lui lo fa davvero. Stavolta lo fa davvero. Prende le sue cose e non tornerà mai più a casa. Finalmente quest'uomo ha preso una decisione.
Poi non vi dico tutto così vedete come va a finire, e forse nel finale ci rendiamo conto che, nonostante l'incompatibilità tra loro, probabilmente c'è anche stato davvero dell'amore.
Non so chi sia peggio tra i personaggi. Probabilmente, ad un certo punto mi sono un po' "schierata" dalla parte di Michael, al punto che quando se ne va di casa ho veramente gioito per lui. Pauline è insopportabile. Sempre pronta a giudicare, non ha mai torto anche quando ce l'ha, ribalta le cose in modo da avere sempre ragione.
Alla maggioranza del gruppo di lettura, questo libro è piaciuto molto, solo 2 persone sono state ampiamente sotto il sei. A me, sinceramente, non è piaciuto. Non mi è piaciuto il modo di scrivere della Tyler, tutti sti salti temporali erano un po' troppi (anche se è vero che se avesse scritto tutto sarebbe diventato un romanzo che gareggiava con Via col vento in lunghezza..). Non mi ha coinvolto per niente, dovevo leggerlo e l'ho finito a forza (la sera dopo l'incontro del gruppo di lettura, così sapevo già come andava a finire). Noioso, preferivo fare altre cose piuttosto che leggerlo.
Mio voto: 5 e mezzo / 10.