lunedì 29 febbraio 2016

Un matrimonio da dilettanti - Anne Tyler



Titolo originale: The amateur marriage (2004)


Michael e Pauline sembrano una coppia perfetta: giovani, innamorati, in sintonia l'uno con l'altra. Si incontrano per la prima volta a Baltimora nel dicembre del 1941 e decidono di sposarsi durante la Seconda guerra mondiale. La loro vita prosegue serenamente, nonostante le diversità di carattere che emergono gradualmente negli anni. Il matrimonio li accompagna fino alla vecchiaia e sembrerebbe ormai al riparo da ogni intemperie, fino al giorno in cui tutto precipita… (www.guanda.it)

Michael e Pauline non sono mai sembrati una coppia perfetta. Sono troppo diversi. E' vero che le diversità o uniscono o dividono. Qui mi sembra che abbiano voluto stare insieme a forza. Partiamo dall'inizio. Michael lavora nel negozio della madre, donna di cui è palesemente succube; lui fa quello che lei dice. Finchè un giorno, arrivano in negozio un gruppo di ragazze tra cui Pauline, che è rimasta ferita. E lui è praticamente folgorato da questa ragazza col cappottino rosso. Lei gli chiede se andrà anche lui in guerra (che più che una richiesta sembra un ordine), e lui, che odia la guerra, decide di partire. Prima di partire, frettolosamente, le chiede di sposarlo, cosa che accadrà appena lui tornerà a casa in congedo definitivo perchè è stato ferito ad una gamba (durante un'esercitazione, in maniera un po' sospetta). Si sposano, hanno 3 figli, litigano di continuo, si trasferiscono in un quartiere più elegante, ecc ecc. Praticamente, ad ogni cambio di capitolo c'è un salto di anni (a volte anche decenni) in cui vengono raccontate le avventure di questa famiglia in cui ad un certo punto succede una tragedia: la figlia maggiore una sera non rientra a casa. Sparisce nel nulla. Un dolore che spaccherà del tutto anche il matrimonio, al punto che nel loro trentesimo anniversario, all'ennesimo litigio, Pauline dice a Michael che se davvero è così infelice se ne può andare, e lui lo fa davvero. Stavolta lo fa davvero. Prende le sue cose e non tornerà mai più a casa. Finalmente quest'uomo ha preso una decisione. 
Poi non vi dico tutto così vedete come va a finire, e forse nel finale ci rendiamo conto che, nonostante l'incompatibilità tra loro, probabilmente c'è anche stato davvero dell'amore.
Non so chi sia peggio tra i personaggi. Probabilmente, ad un certo punto mi sono un po' "schierata" dalla parte di Michael, al punto che quando se ne va di casa ho veramente gioito per lui. Pauline è insopportabile. Sempre pronta a giudicare, non ha mai torto anche quando ce l'ha, ribalta le cose in modo da avere sempre ragione. 
Alla maggioranza del gruppo di lettura, questo libro è piaciuto molto, solo 2 persone sono state ampiamente sotto il sei. A me, sinceramente, non è piaciuto. Non mi è piaciuto il modo di scrivere della Tyler, tutti sti salti temporali erano un po' troppi (anche se è vero che se avesse scritto tutto sarebbe diventato un romanzo che gareggiava con Via col vento in lunghezza..). Non mi ha coinvolto per niente, dovevo leggerlo e l'ho finito a forza (la sera dopo l'incontro del gruppo di lettura, così sapevo già come andava a finire). Noioso, preferivo fare altre cose piuttosto che leggerlo. 
Mio voto: 5 e mezzo / 10.

Terapia di coppia per amanti - Diego De Silva



Titolo originale: Terapia di coppia per amanti - 2015


Terapia di coppia per amanti è un romanzo a due voci, maschile e femminile, che si alternano a raccontare la loro storia mentre la vivono, perché «ci sono fasi dell'amore in cui la realtà diventa un punto di vista, generalmente quello di chi lo impone». Due adulti sposati (non tra loro) che si ritrovano uniti da una passione incontrollabile e da un amore coriaceo, particolarmente resistente alle intemperie. Viviana è sexy, vitale e intrigante, e ha un notevole talento per i discorsi intorcinati. È combattuta fra restare amante e alleviare così le infelicità matrimoniali o sfasciarsi la vita per investire in un'altra. Modesto è meno chic, decisamente più sboccato e sbrigativo nella formulazione dei concetti, ma abilissimo nell'autoassoluzione. Spara battute a sproposito per svicolare, e fa pure ridere. Moderatamente vigliacco, aspirerebbe alla prosecuzione a tempo indeterminato della doppia vita piuttosto che a un secondo matrimonio, visto che già il suo non è che gli piaccia granché. È nella crucialità del dilemma che Viviana trascina Modesto dall'analista, cercando una possibilità di salvezza per il loro rapporto ormai esasperato da conflitti e lacerazioni continue. Il dottore è spiazzato nel trovarsi di fronte una coppia non ufficiale, libera da vincoli matrimoniali e familiari, che non ha nulla da perdere al di là del proprio amore. Accetterà l'incarico per questa ragione, trovandosi nel mezzo di una schermaglia drammatica e ridicola insieme, e rischiando di perdere la lucidità professionale. Tenero e cinico, divagante, vero, capace di usare la leggerezza come arma contundente, Terapia di coppia per amanti è un'immersione nelle complicazioni dei sentimenti, nei conflitti che apriamo continuamente per la paura (che tutti conosciamo per averla provata almeno una volta) di affidarci all'amore e dargli mandato a cambiarci la vita. (www.einaudi.it)

"Tutti abbiamo fatto una bella foto nella vita, ma questo non fa di noi dei fotografi. Il problema è costruire, non prenderci ogni tanto"

"Se c'è una cosa che mi ha stancato della vita, è la sua tendenza a replicare le scene che non vorresti rivedere mai più." 

"Le paure sono debiti, e se sei una persona che i debiti non li vuole, non hai pace finchè non te li togli" 

Ero molto curiosa di questo libro, perchè avevo sentito l'autore parlarne nel programma di Fabio Fazio, e sembrava una cosa molto divertente. Purtroppo, sentir parlare De Silva è una cosa, ma leggerlo è tutt'altra. La prima cosa, infatti, che non mi è piaciuta di questo libro è proprio la scrittura. Qualcuno troverà sicuramente divertente il modo di scrivere un po' come se stesse parlando, come se stesse raccontando la vicenda a voce. Ma nella lettura non l'ho trovato nè intrigante, nè avvincente. Poi mi sembra anche pieno di stereotipi. Lei è elegante poi diventa una quasi insaziabile a letto. Lui è uno zoticone sboccato che però ha il fascino del musicista un po' tormentato. A lui va bene che la doppia vita prosegua così, lei invece ad un certo punto sbrocca, arrivando anche a chiamarlo nel cuore della notte (e per fortuna sua, lui ha un figlio anche troppo sveglio, che ci guadagnerà un iphone nuovo..). Lei ad un certo punto non regge più di essere solo l'amante. E lui, pur nascondendosi dietro al menefreghismo del libertino, dovrà ammettere che anche lui è innamorato a puntino. Se vi siete trovati nella situazione, ci sono tanti degli atteggiamenti di Viviana e Modesto che sembreranno dei dejavù, nel bene e nel male. 
L'idea di intraprendere insieme una terapia di coppia, per una coppia che in fondo è clandestina ma in effetti è comunque una coppia, è nuova ed era interessante. Senonchè chi scelgono come psicologo? Uno che di problemi ne ha fin troppi di suo, e che si troverà a togliersi dall'incarico. In effetti, la figura dello psicologo (di questo) è abbastanza inutile e, anzi, non è che ci faccia una gran figura, professionalmente parlando.
Sintetizzando, l'idea era carina, la storia però è poco coinvolgente. Forse perchè rimane sospesa tra l'ironia e la serietà, non essendo mai nè di qua nè di là.  La lettura non è stata per niente scorrevole, ammetto che più volte mi ha proprio aiutato a prendere sonno. Poi, va beh, il finale non è un finale… ti fa credere come andrà avanti ma in realtà lascia aperta qualunque strada. 
Nonostante ciò, il libro ha alcune frasi molto molto belle.
Un commento a parte però merita il padre di Modesto, donnaiolo anche lui, il quale, per ripicca verso la moglie che non ha voluto assecondarlo nel chiamare il figlio come suo padre, Gabriele, l'ha registrato all'anagrafe col nome Modesto, che legato al suo cognome diventa Modesto Fracasso, che per uno che fa il musicista in effetti è il massimo. E quando Modesto glielo rinfaccia, il padre risponde seraficamente che un nome simile lo ha però aiutato nei rapporti interpersonali, per la curiosità e la ilarità che scatenava. Un grande. 
Mio voto: 6 / 10.

mercoledì 24 febbraio 2016

w…w…w…wednesdays #53



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (53^ puntata - mercoledì 24 febbraio 2016):

1) cosa stai leggendo?
Un grande gelo - Arnaldur Indridason

2) cosa hai appena finito di leggere?
Un matrimonio da dilettanti - Anne Tyler

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
"un corpo nel lago" - Arnaldur Indridason
"the time travelling cat and the Egyptian Goddess" - Julia Jarman

sabato 20 febbraio 2016

Addio ad Umberto Eco


Roma, 20 febbraio 2016 - Umberto Eco è morto. Il noto semiologo, filosofo e scrittore italiano si è spento ieri sera, nella sua abitazione, all'età di 84 anni. La notizia è stata data dalla famiglia a Repubblica.
Eco era nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932. Si era laureato nel '54 con una tesi in filosofia medievale, passione mai abbandonata anche quando la semiotica divenne il suo campo d'interesse maggiore. Nello stesso anno entrò in Rai per poi lasciarla pochi anni dopo. Nel '61 iniziò la carriera universitaria, che lo portò prima a Torino, Milano, Firenze e poi Bologna, dove ottenne la cattedra di professore ordinario. Era il 1975. Il legame con il capoluogo emiliano fu sempre forte: è stato direttore dell'Istituto di Comunicazione e spettacolo del Dams, poi fondatore del corso di laurea in Scienze della comunicazione. Infine è divenuto Presidente della Scuola Superiore di Scienze Umanistiche che coordina l'attività dei dottorati bolognesi del settore umanistico. 
Pioniere della semiotica italiana, ha dedicato anni allo studio dei mass media, pubblicando numerosi saggi. Contribuì alla fondazione, fra gli altri, di giornali come L'Espresso, Il Giorno, Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa. Esordì come scrittore solo nel 1980, con il romanzo best seller, Il Nome della rosa,cui seguirono Il pendolo di Focault (1988) L'isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010), tutti editi da Bompiani. L'ultimo lavoro, Numero Zero, nel 2015.
(www.ilrestodelcarlino.it)


venerdì 19 febbraio 2016

Addio ad Harper Lee


Harper Lee, autrice di Il buio oltre la siepe è morta a 89 anni. La scrittrice premio Pulitzer si è spenta questa mattina nella sua casa Monroeville in Alabama. Già in passato la Lee aveva avuto problemi di salute: nel 2007 era stata colpita da un ictus ma poi si era ripresa. Dal suo romanzo Il buio oltre la siepe(1960) è stato tratto anche un film nel 1962 interpretato da Gregory Peck, nel ruolo di Atticus Finch, che venne premiato con 3 Oscar. 
Lee, o anche Nelle, come era conosciuta per una ristretta cerchia di persone, era vissuta per diversi anni in una casa di riposo non lontano dall'abitazione dove era cresciuta a Monroeville, luogo che ha fatto da ambientazione per la città fittizia di Maycomb nel romanzo che l’ha resa celebre. Dopo la sua pubblicazione, il romanzo, che ha venduto oltre 40 milioni di copie, è diventato una sorta di istituzione nazionale nonché il testo che ha definito i problemi razziali del profondo sud degli Stati Uniti. La stessa Lee crebbe influenzata dalle divisioni razziali conseguenza della segregazione. Fu amica del cuore inoltre di un altro scrittore famoso, Truman Capote, autore tra le altre cose di Colazione da Tiffany, il quale era solito passare con lei le estati da bambini.
L’estate scorsa, si è tornato a parlare molto di Harper Lee perché è stato pubblicato un suo libro, "Va’, metti una sentinella", che in realtà è il sequel di "Il buio oltre la siepe". (www.ilsole24ore.it)

mercoledì 17 febbraio 2016

w…w…w…wednesdays #52



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

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Le mie risposte (52^ puntata - mercoledì 17 febbraio 2016):

1) cosa stai leggendo?
Un matrimonio da dilettanti - Anne Tyler

2) cosa hai appena finito di leggere?
Terapia di coppia per amanti - Diego De Silva

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
visto che per la "monthly motif" serve un libro di "time travel", vorrei provare a leggere, in lingua originale, "the time travelling cat and the Egyptian Goddess" di Julia Jarman.. è un libro per bambini eh eh
oppure "Tutta la verità su Alice" di Jennifer Mathieu 
o "Te lo dico sottovoce" di Lucrezia Scali

mercoledì 10 febbraio 2016

w…w…w…wednesdays #51



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

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Le mie risposte (51^ puntata - mercoledì 10 febbraio 2016):

1) cosa stai leggendo?
Terapia di coppia per amanti - Diego De Silva

2) cosa hai appena finito di leggere?
Il lago - Banana Yoshimoto
Tutti mi danno del bastardo - Nick Hornby

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
Un matrimonio da dilettanti - Anne Tyler

domenica 7 febbraio 2016

Tutti mi danno del bastardo - Nick Hornby


Titolo originale: Everone's reading Bastard - 2013 

Elaine Harris, stimata giornalista, ha sempre raccontato il suo matrimonio con Charlie in una rubrica, molto apprezzata dal direttore del giornale e da un vasto seguito di lettori. Nessuno, però, e men che meno il marito, si sarebbe aspettato gli articoli al veleno che Elaine inizia a scrivere appena una settimana dopo che i due hanno deciso di divorziare. Per Charlie anche solo andare in ufficio diventa un problema, visto che tutti leggono quei pezzi in cui Elaine racconta, con dovizia di particolari, le sue innumerevoli e innegabili mancanze come marito, come padre, come amante... Charlie può solo sperare che l’ex moglie si stanchi presto di pubblicare il «Bastardo!»Soltanto un autore come Nick Hornby poteva regalarci un ritratto così riuscito della fine di un amore, il racconto tragicomico, brillante e molto umano, di quanto assurdamente complicata possa diventare la relazione tra due persone. (http://www.guanda.it) 

Brillante? Mah. L'idea era carina, ma il romanzo (anzi, il racconto) per me è stata una delusione. Mi aspettavo un racconto con molto brio e invece questo non l'ho trovato quasi per niente. Premetto che ho trovato la vendetta della moglie molto meschina, ma va beh vogliamo considerarla un ritratto dei nostri tempi in cui tutto viene sbattuto online? Sinceramente se fossi stata nell'editore del giornale avrei stroncato la cosa perchè se è vero che all'inizio era divertente, alla lunga il gioco è diventato veramente pessimo e poco divertente. Quando poi sono arrivata alla fine, mi sono chiesta se per caso nella mia versione mancava un pezzo della storia perchè non ha un finale. Non spendo ulteriori parole. Delusione. 
Mio voto: 5 / 10

giovedì 4 febbraio 2016

Il lago - Banana Yoshimoto



Titolo originale: Mizūmi - 2005

Chihiro ha perso da poco la madre e sta cercando di rifarsi una vita a Tokyo, lontano dalla cittadina di provincia a cui la legano brutti ricordi. Nakajima è tormentato da un passato misterioso che gli impedisce di vivere fino in fondo i propri sentimenti. Mino e Chii vivono in una casa nei pressi di un lago, un luogo fuori dal tempo e dallo spazio. Il lago è uno dei migliori e più sorprendenti romanzi di Banana Yoshimoto, poetico e inquietante, racconta una storia d’amore inusuale, dove il bisogno di affetto  e comprensione diventano più importanti dei tradizionali cliché di una relazione.
Il lago è un viaggio nella memoria fino alle origini delle paure, la storia di due giovani alle prese con la più difficile delle prove: scoprirsi innamorati. (da http://www.feltrinellieditore.it)

Io probabilmente non ho molto feeling con la Yoshimoto. Questo è il suo terzo libro che leggo e, a parte il primo (Il coperchio del mare, letto secoli fa) che mi era piaciuto molto, questo e "Kitchen" mi hanno convinto poco.
La storia è strana, ma anche interessante. Questi due ragazzi si conoscono guardandosi dalla finestra, perchè abitano in due palazzi prospicienti. Prima si salutano a distanza, poi fanno amicizia, escono insieme, e alla fine cominciano a convivere praticamente platonicamente, scoprendosi ogni giorno innamorati e sereni. Una storia d'amore di cui si rendono conto giorno per giorno, senza passare per il sesso, ma con l'intimità che deriva semplicemente dall'essere presente.
Chihiro ha perso la madre da poco e cerca di attutire il colpo. Nakajima ha questo passato misterioso che si svela solo alla fine del romanzo.
La trama sarebbe anche bella, molto poetica e sicuramente diversa dagli stereotipi delle classiche relazioni d'amore. Ma qualcosa non mi convince, non mi prende. E' un libro di novanta pagine che ci ho messo 4 sere a leggere. Forse non trovo un feeling con la scrittura che, secondo me, in questo libro fa molta molta fatica ad essere poetica e coinvolgente. Parte molto lento e poi dopo pagina 70, quando finalmente si capisce cosa è successo a Nakajima, diventa decisamente più interessante. Fino a quel punto è tutto molto avvolto nella nebbia, la stessa che avvolge la strada per raggiungere il lago e la casa di Mino e Chii. 
Mio voto: 6 e mezzo / 10

mercoledì 3 febbraio 2016

w…w…w…wednesdays #50



"w…w…w…wednesdays" è una rubrica con la quale posso aggiornarvi sulle mie letture attuali, passate e prossime.  
Non è detto che gli aggiornamenti siano settimanali, perché non sempre leggo un libro in una settimana eh eh…
Ovviamente, se vi va, sono ben accetti i vostri interventi per condividere con me le vostre letture ;-)

Partecipare è facile, basta rispondere a queste domande:
1) cosa stai leggendo?
2) cosa hai appena finito di leggere?
3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 

*******

Le mie risposte (50^ puntata - mercoledì 3 febbraio 2016):

1) cosa stai leggendo?
Il lago - Banana Yoshimoto

2) cosa hai appena finito di leggere?
Finchè le stelle saranno in cielo - Kristin Harmel

3) quale pensi sarà la tua prossima lettura? 
Un matrimonio da dilettanti - Anne Tyler