Titolo originale: Собачье Сердце, Sobač'e Serdce - 1925
Titolo in inglese: Heart of a dog.
Sotto il bisturi di uno scienziato, un cane viene trasformato in uomo. Ma non è la bestia a diventare più nobile, è lo spirito umano ad abbassarsi al livello canino. O forse la verità è un'altra? (dalla quarta di copertina)
« Uuuuhhh!!! Guardatemi sto morendo. La bufera mi ulula il de profundis nel portone e io ululo con lei. È fatta, sono fregato! Un delinquente col berretto sporco, il cuoco della mensa impiegati al Consiglio Centrale dell'Economia Nazionale, mi ha rovesciato addosso dell'acqua bollente e m'ha bruciato il fianco sinistro. Che mascalzone! E sì che è anche un proletario! »
Così inizia il romanzo: un cane randagio muore di freddo e di fame in una viuzza del centro di Mosca, agonizzante perchè un cuoco gli ha versato addosso dell'acqua bollente che gli ha creato piaghe su tutto il fianco. Durante la sua agonia, il randagio (che possiede un proprio punto di vista e sa pure leggere) osserva e giudica cinicamente l'umanità che gli passa attorno: dai cuochi del Consiglio dell'Alimentazione Nazionale agli spazzini del Comune di Mosca, dalla dattilografa di categoria nona al professionista medio borghese.
Poi da un negozio esce un signore che si avvicina al cane, battezzandolo Pallino e lo accoglie nel suo enorme appartamento/laboratorio. La vita di Pallino cambia immediatamente: cure, un tetto, cibo a volontà. E' felice della sua nuova condizione di cane d'appartamento.
L'uomo che ha salvato Pallino è Filìpp Filìppovič Preobraženskij, professore di medicina di fama mondiale, andrologo e ginecologo, impegnato in una ricerca sul ringiovanimento del corpo umano. Il professore, col suo assistente il dottor Bormental, mette in atto un esperimento straordinario: trapiantare i testicoli e l'ipofisi di un uomo morto al cane Pallino.
Dal momento in cui Pallino viene anestetizzato per l'intervento, Bormental nel suo diario analizza l'andamento del soggetto operato: Pallino dopo il trapianto dell'ipofisi inizia a camminare su due zampe, perde la coda, i peli e gli artigli, acquisisce la parola, ma eredita le informazioni cerebrali dell'uomo da cui ha ricevuto l'ipofisi, un criminale morto accoltellato in una bettola moscovita. Perciò si abbandona al turpiloquio, commette oscenità, insegue animalescamente i gatti per casa.
Ad un certo punto, dopo l'ultima bravata di Pallino (che è diventato un cittadino registrato all'Anagrafe del Comune di Mosca col nome di Poligraf Poligrafovič Pallinov), Preobraženskij e Bormental decidono di far cessare la snervante presenza nel modo più brusco: il signor Pallinov viene privato dell'ipofisi umana e torna ad essere un normale cane da appartamento di nome Pallino.
Preobraženskij in effetti si rende conto che la sua scoperta non ha alcun valore scientifico, perchè l'umanità mette al mondo ogni anno della gentaglia triviale.
"Dovete capire, invece, che il vero disastro è che lui non ha più un cuore di cane ma un cuore di uomo. E dell'uomo più abbietto che si possa immaginare!"
Questo libricino, veramente corto, lo avevo in casa da anni ma l'ho sempre lasciato in "lista d'attesa". Mi sono decisa perchè mi torna buono per alcune sfide.
Innanzitutto, ero stata traviata dal titolo: credevo che all'uomo venisse impiantato il cuore di un cane, invece è al cane che viene impiantata l'ipofisi di un criminale.
Ora, posso riconoscere il valore simbolico storico del romanzo, vedendo nella trasformazione del cane una parodia della politica economica di Lenin dopo la guerra civile. Ma facendola breve, il romanzo in diversi tratti mi ha fatto orrore. Ho odiato il cuoco che getta l'acqua bollente sul cane. Ho odiato il professore che dopo aver convinto Pallino a seguirlo (perchè "sugli uomini e sugli animali si può agire solo con la persuasione") lo usa come una cavia per un esperimento discutibile. Mi ha disgustato la trasformazione del cane, bella metafora però del fatto che la vera bestia non è il cane bensì l'uomo. Tralascio il rapporto dell'ex cane coi gatti perchè anche quello mi ha costretto a leggere alcune pagine che strapperei dal libro.
In sintesi, sinceramente, da amante degli animali, questo libro non mi piace da alcun punto di vista. Ed è molto molto faticoso cercare di non farmi influenzare dall'animalista che è in me nel commentarlo. So che da questo libro è stato anche tratto un film, non lo guarderò di sicuro.
Mio voto: 5 / 10 (ma solo riconoscendogli il valore simbolico)