venerdì 21 settembre 2018

Morta Inge Feltrinelli

20 settembre 2018
E' morta Inge Feltrinelli. Fotoreporter e poi editrice che voleva cambiare il mondo con i libri: ha avuto una vita straordinaria in cui c'è la storia del Novecento italiano ed europeo. Nata in Germania il 24 novembre 1930, figlia di ebrei tedeschi, Inge Schoenthal Feltrinelli, naturalizzata italiana, era "un vero vulcano di idee, curiosità, gentilezza" come l'aveva definita Amos Oz.


L'incontro che ha cambiato la sua vita è stato quello con Giangiacomo Feltrinelli nel 1958, che sposò nel 1960 e segnò il suo ingresso nell'editoria, dopo le esperienze internazionali di giornalista e fotografa. Sua una foto di Fidel Castro in pigiama. "Mi ha dato la chance di essere la persona che sono oggi. Sono grata a lui. Sono una stupida ottimista e vado avanti"
Dopo la morte mai chiarita del marito, trovato carbonizzato da un'esplosione ai piedi di un traliccio dell'alta tensione, a Segrate nel 1972, Inge ha preso le redini della casa editrice fondata da Giangiacomo nel 1954.
Nuova, controcorrente, era la casa editrice che nel 1957 pubblicò il Dottor Zivago di Boris Pasternàk, la cui uscita venne ostacolata in Russia e osteggiata dal partito comunista in Italia, del quale faceva parte lo stesso Giangiacomo, "un uomo che voleva cambiare il mondo, forse troppo" diceva Inge. E l'anno dopo uscì il 'Gattopardo' di Tomasi di Lampedusa. 
Inge non si era mai lasciata convincere da nessuno che la morte del marito fosse avvenuta a causa di un incidente, finchè nel 2017 aveva detto in un'intervista: "Fu un omicidio politico: Giangiacomo sapeva di Gladio. Aveva capito che non avrebbe cambiato il mondo con i libri, o l'avrebbe cambiato troppo lentamente. Tentai di fermarlo. Lui mi lasciò".
Signora dell'editoria italiana e internazionale, ha fatto conoscere molti autori stranieri in Italia e portato nel mondo la nostra letteratura. E' stata amica personale di Doris Lessing, che ha fatto conoscere in Italia; di Gunther Grass, del quale per prima pubblicò, nel 1962, "Il Tamburo di latta" e di Nadine Gordimer che la invitò quando vinse il Nobel nel 1991.
Colonna portante della casa editrice, Inge, con il figlio Carlo, attuale presidente del Gruppo Feltrinelli, ha saputo far vincere lo spirito di squadra e di gruppo e ha avuto un grande intuito nel far crescere la catena delle librerie Feltrinelli, arrivate oggi a oltre 120. Per nulla mondano, timido e schivo, Carlo Feltrinelli, padre di due figli, avrebbe voluto e ha sperato fino all'ultimo che la madre si raccontasse in un'autobiografia. "Sto cercando di convincere mia madre Inge a scrivere la sua autobiografia, ma non ci riesco, anche perche' ci sarebbero alcune cose che vorrei conoscere meglio anche io" aveva raccontato Carlo nel 2015.

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