Titolo originale: Oregon Hill (2012)
Willie Black è un giornalista vecchio stampo, ama il suo lavoro ed è mosso da un senso di giustizia che è quasi il retaggio di un’altra epoca. Per contro, beve troppo, e il suo carattere ruvido e schietto, poco incline al compromesso, non lo aiuta: infatti, dopo una lunga carriera nella cronaca politica del quotidiano dove lavora, Willie viene retrocesso alla nera, l’ultima sponda prima del licenziamento. Quando il cadavere di una studentessa viene ritrovato senza testa nelle acque del South Anna, la polizia archivia il caso appena il fidanzato confessa; ma Willie è convinto che dietro quel delitto si nasconda un colpevole ben più insospettabile. Così, intraprende un’inesorabile crociata a Oregon Hill, quartiere storico della città di Richmond in Virginia, dove è costretto a farsi strada in un clima di razzismo, corruzione e menzogne, alla ricerca della verità a ogni costo.
Oregon Hill è più di una crime story, e rende omaggio al genere senza togliere l’anima ai personaggi, all’ambientazione, alle sfumature dei caratteri. E Willie Black si rivela un perfetto anti-detective noir, autoironico e impacciato, sempre disposto a sfidare le convenzioni pur di non rinunciare alla sua limpida umanità.
Per chi osserva i cerchi espandersi all’infinito nell’acqua, per chi fa le cose a modo suo come canta Frank Sinatra, per chi ha visto un sorriso allargarsi come l’alba in un paesaggio buio, e per chi ha combattuto contro la paura, accettando di perdersi in un labirinto per trovare la verità. (goodreads)
Erano un paio di anni che volevo leggere questo libro e finalmente sono riuscita ad infilarlo in una challenge. L'ho divorato in due giorni. Mi piace molto lo stile di questo autore, descrittivo e allo stesso tempo asciutto, un po' rude. Uno stile che mi ha fatto venire in mente Raymond Chandler.
Isabel Ducharme è arrivata a Richmond per frequentare la Virginia Commonwealth University. Già il punto di partenza è strano, perchè si tratta di una piccola università che richiama poca gente. E' lo stesso ateneo in cui studia (da secoli) la figlia di Willie Black.
Entriamo anche nella famiglia di Willie, la cui madre, dopo aver lasciato il terzo marito, ha conosciuto Les, un settantaseienne con problemi di demenza che spesso sale sui tetti e poi va aiutato a scendere.
Willie divide l'appartamento con un ex marine ed ex barbone, Abe Custalow, nativo americano che a volte deve girarsi di fianco per passare dalle porta per quanto è largo, uomo di poche parole che vede le cose in bianco e nero, senza sfumature di grigio.
Anche Willie ha tre matrimoni falliti alle spalle. Dal primo, con Jeanette, è nata Andi che ha vent'anni. Poi ha sposato Chandler (che lui definisce errore madornale) e poi Kate, che non voleva che lui fumasse in casa e che è l'unica che ogni tanto lo chiama. Proprio Kate, avvocato, decide di difendere il ragazzo incriminato, Martin Fell, e fa conoscere a Willie la madre del ragazzo, da cui Willie riuscirà a scoprire alcuni dettagli utili alla soluzione del caso. Perchè è stato troppo facile accusare Martin, la verità andrà cercata nel passato...
Dicevo, libro che ho divorato in due giorni grazie alla scrittura incalzante, personaggi interessanti e una storia che volevo vedere come proseguiva. Il libro di Owen non è solo un giallo fine a se stesso, ma è anche interessante tutta la componente sociale che riesce ad inserirci, dai discorsi delle minoranze, dei poliziotti corrotti, del pregiudizio verso il diverso (Abe). Bel libro, piaciuto molto, conto di proseguire la serie.
Mio voto: 8 / 10