mercoledì 1 maggio 2024

Addio a Paul Auster


È morto martedì (30 aprile) a 77 anni Paul Auster, uno dei più importanti e conosciuti scrittori statunitensi contemporanei, a causa di complicazioni dovute a un cancro ai polmoni di cui era malato da tempo. Ad annunciarlo su Instagram la sua seconda moglie, la scrittrice Siri Hustvedt.
Era diventato famoso in tutto il mondo soprattutto dopo la pubblicazione della Trilogia di New York, composta da tre romanzi: "Città di vetro", "Fantasmi" e "La stanza chiusa", pubblicati tra il 1985 e il 1987.

Auster nacque nel 1947 da una famiglia ebrea di origini polacche a Newark, nel New Jersey, ed è considerato uno dei principali esponenti della letteratura postmoderna, insieme a scrittori come Thomas Pynchon e Don DeLillo.
Dopo il liceo si iscrisse alla Columbia University di New York, dove si laureò in letteratura comparata. In quegli anni conobbe la sua prima moglie, la scrittrice Lydia Davis, e partecipò alle rivolte studentesche del 1968. Si trasferì poi a Parigi, lavorò per qualche anno come traduttore, prima di tornare a New York nel 1974. Auster ha sempre vissuto a Brooklyn, un quartiere dove sono ambientati moltissimi dei suoi romanzi.
Nella sua carriera ha pubblicato 34 libri, fra cui 18 romanzi, quattro sceneggiature, libri di memorie e biografie.
Uno dei suoi ultimi romanzi, "4 3 2 1", pubblicato nel 2017, racconta quattro versioni parallele della vita del suo protagonista ed è stato finalista al Booker Prize, il premio letterario più importante assegnato nel Regno Unito. Il suo ultimo romanzo, "Baumgartner", era stato pubblicato nel 2023, in coincidenza con l’annuncio della sua malattia.

Auster ha sempre inserito nei suoi libri alcuni tratti autobiografici. Diversi suoi libri includono il tema della morte di persone care, mentre altri furono ispirati dal suo complicato rapporto con il primo figlio Daniel, un fotografo morto di overdose nel 2022 dieci giorni dopo essere stato incriminato per omicidio colposo della figlia di dieci mesi, Ruby.

Nei romanzi di Paul Auster è dominante il senso di alienazione e straniamento dei personaggi, l’identità individuale appare come una condizione fluida legata anche alla precarietà dell’esistenza, mentre la memoria è sempre qualcosa che va al di là della pura esperienza personale: «Non è tanto la storia mia che mi interessa, ma usare le mie esperienze per pormi delle domande a proposito del mondo».
Paul Auster è lo scrittore dell’amore, del destino e di quella quotidianità quasi piatta, in cui però entrano in gioco eventi affascinanti. Ha uno stile apparentemente semplice, ma in realtà ci mette davanti a continui bivi.

Tra i suoi titoli: "L’invenzione della solitudine", "Trilogia di New York", "Nel paese delle ultime cose", "Moon Palace", "Leviatano", "Mr Vertigo", "Timbuctú", "Sbarcare il lunario", "Il libro delle illusioni", "La musica del caso", "Sunset Park", "4 3 2 1", "Ragazzo in fiamme".



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