L'ispettore Fuller manda
Hilda Adams, infermiera trentottenne che lui ha soprannominato Miss
Pinkerton, ad occuparsi di Eliza Fairbanks, ricca signora convinta
che qualcuno stia cercando di ucciderla spaventandola a morte.
Infatti, dopo essersi trovata dell'arsenico nel caffè, alcuni mesi
prima, la donna continua a trovarsi strani animaletti come
pipistrelli e topi che le girano per la camera di notte. Camera che
lei chiude a chiave dall'interno quando va a dormire.
All'inizio tutti i
familiari pensano che sia pazza, finchè la donna davvero non cattura
un pipistrello.
Hilda diventa allora la
guardiana della porta della signora Fairbanks. Ma dopo una notte
movimentata, Eliza Fairbanks viene comunque trovata uccisa, pugnalata
al cuore.
Come può essere
successo, dal momento che la camera era praticamente una fortezza
inespugnabile? Solo Hilda, col suo intuito riuscirà a capire chi è
stato.
Carino. Un po' contorto però. Uno di quei gialli in cui non c'è nessun motivo che scagioni qualcuno e nessun motivo che ne accusi qualcun altro. A meno di star dentro alla testa di Hilda Adams.
Non ero arrivata alla
soluzione, e anche quando la svela lo fa in un modo un po' confuso,
secondo me.
Miss Pinkerton è un
personaggio che mi sta simpatico, e magari finirò per leggere
qualcos'altro su di lei; ho letto che esiste una serie di libri
dedicata a questa infermiera-investigatrice che riesce a farsi fare
confidenze mentre lavora a maglia.
Però questo libro non mi
ha fatto impazzire. E soprattutto non mi ha fatto impazzire lo stile
narrativo; sembra che descriva la scena nel presente, mentre viene
vissuta, poi in altri punti sembra invece che la racconti al passato;
infine, non mi sono piaciuti molto i momenti in cui scriveva “eh si
accorgerà che a questa cosa doveva fare più attenzione” e così
via.
Scorrevole ma non
esaltante.
Mio voto: 6/10