sabato 25 luglio 2015

Hunger games. La ragazza di fuoco - Suzanne Collins



titolo originale: catching fire (2009)

Secondo capitolo della saga.
Peeta e Katniss sono tornati a casa, al distretto 12. Ora vivono nel villaggio dei vincitori e praticamente non si parlano più. Katniss, coi soldi vinti, potrebbe provvedere anche alla famiglia di Gale, che ora avendo 18 anni lavora in miniera, ma lui non ne vuole sapere. Lei però continua ad andare a caccia e a portare alla madre di lui le sue prede.
Il presidente Snow non è affatto contento di come sono finiti gli Hunger Games. Il tentativo di suicidio con le bacche avvelenate ha portato due vincitori ma ha anche dato speranza a movimenti di ribellione che latitavano in alcuni distretti. In un incontro proprio il giorno in cui devono partire per il tour dei vincitori, Snow ordina a Katniss di convincere gli abitanti di Panem (e anche lui), che il suo gesto non è stato un segno di sfida nei confronti del regime, ma un atto di amore folle per Peeta.
Il tour comincia dal distretto 11, quello di Rue, dove un vecchio per omaggiare Katniss viene ucciso.
Peeta, sperando di dirimere la questione tra Katniss e il presidente Snow le chiede di sposarlo.
Katniss scopre che i primi tentativi di rivolta sono stati nel distretto 8, e propone a Gale di scappare, ma quando lui scopre delle rivolte decide che invece il suo scopo è rimanere a lottare. Intanto i Pacificatori del distretto 12 vengono sostituiti da altri ben più intolleranti e Gale stesso viene frustato in piazza per essere stato trovato con della selvaggina uccisa fuori dalla recinzione.
Katniss, nel bosco incontra due fuggiasche del distretto 8 che le dicono di essere in viaggio verso il distretto 13 perchè sono convinte che non sia affatto andato distrutto, basandosi sull'ipotesi che le immagini mostrate in televisione sono sempre le stesse da anni.
Intanto da Capitol City arriva la notizia che è ora di indire la 75esima edizione degli hunger games, che sarà anche la terza Edizione della Memoria dei giochi (che ricorre ogni 25 anni). Snow annuncia che i tributi saranno scelti tra i vincitori ancora in vita delle passate edizioni. Questa cosa crea malumore, non solo nei vincitori che, in quanto tali, pensavano di poter vivere ormai in pace, ma anche tra gli abitanti di Capitol City che ai vincitori sono ormai affezionati.
Katniss capisce che per lei non c'è scampo, essendo l'unico tributo femmina del distretto 12, ma chiede ad Haymitch di fare qualunque cosa per far vincere Peeta (che si offre volontario al posto di Haymitch).
Haymitch dice ai ragazzi di stringere alleanze e di ricordarsi chi sia il vero nemico.
Katniss e Peeta si alleano con Finnick (dist. 4) e la sua mentore Mags (80 anni). Dopo la morte di Mags, l'alleanza verrà allargata anche a Johanna Mason (dist. 7), Beetee e Wiress (dist. 3). Sarà proprio Wiress a capire che l'arena è un grande orologio, dove le disgrazie accadono in un quadrante diverso ogni ora.
Negli ultimi capitoli, Katniss riesce a distruggere il campo di forza che circonda l'area dei giochi. Subito dopo viene prelevata da un hovercraft su cui ci sono Finnick, Beetee, Haymitch e Plutarch Heavensbee (capo degli strateghi) e le dicono di essere diretti al distretto 13. Katniss viene a sapere che il piano stabilito da alcuni dei concorrenti era di tenere in vita sia lei sia Peeta. Ma Peeta, insieme a Johanna, ed Enobaria (dist. 2) sono stati catturati da Capitol City.
Gale, anche lui sull'hovercraft, rivela a Katniss che il distretto 12 è stato raso al suolo.

Il primo libro mi è piaciuto talmente tanto che ho subito voluto leggere il secondo (e al più presto mi leggerò anche il finale).
Sicuramente mi è piaciuto un po' meno del precedente. Anche qui c'è azione, movimento, la storia scorre fluidamente. Finito un capitolo si ha voglia di cominciare subito il successivo. Tuttavia la storia mi è parsa un po' sbilanciata. La prima parte è tutta sul triangolo amoroso Katniss-Gale-Peeta, che ci mostra in realtà una ragazza molto fragile perchè innamorata di Gale, ma piena di sensi di colpa nei confronti di Peeta. Il tour dei distretti è abbastanza noioso, anche se ci dà modo di scoprire che la gente si sta organizzando contro il regime. Ho trovato molto "inutili" tutti i morti tra i concorrenti; non potevano allearsi tutti contro Capitol City anzichè farsi guerra a vicenda?
Il bello del libro (che nel film si perde) sono i pensieri di Katniss, voce narrante. Più dello svolgimento dei giochi, è proprio la parte riflessiva, con una grande componente anche politica e sociale, che caratterizza maggiormente il libro.
La parte dedicata all'arena è molto più sbrigativa rispetto al primo libro, un po' annacquata (e non solo per il fatto che si svolge intorno ad uno specchio d'acqua). Dà molto l'impressione di voler chiudere la parte dei giochi per arrivare al finale.
A questo punto sono molto curiosa di vedere come finirà la storia.
Mio voto: 8 / 10

Nessun commento:

Posta un commento