Titolo originale: Home - 2012
Frank Money, ventiquattro anni, reduce dalla Guerra di Corea che "i soldi ce li ha solo nel cognome", riesce a scappare dall'ospedale in cui lo stavano curando. Frank, infatti, è continuamente preda di attacchi d'ansia e visioni. Le immagini terribili della guerra, in particolare la morte dei suoi due amici d'infanzia, non gli danno tregua. Il suo equilibrio psichico è precario. Per un po' trova "conforto" nella relazione con Lily, ma alla fine è l'apatia che l'ha vinta e mina il rapporto.
Un giorno Frank riceve una lettera in cui gli viene detto che sua sorella Cee sta rischiando di morire.
Cee (Ycidra) è l'unica persona di cui Frank si sia occupato. Fin da piccoli l'ha protetta e curata. E, pur avendo promesso che non sarebbe mai più tornato nell'odiata terra natale, Frank non può dire di no a Cee. Inizia così un lungo viaggio attraverso l'America degli anni 50, che riporterà Frank a casa, a Lotus in Georgia. Nel viaggio, ripercorriamo con lui gli avvenimenti del suo passato: la fuga coi genitori dal Texas, la sorellina nata lungo la strada, l'arrivo a casa della terribile nonna Lenore che sfoga sui bambini la sua rabbia.
Solo tornando a casa, Frank riesce a fare i conti con una vergogna che gli pesa sul cuore più di tutte le morti che ha visto in guerra.
E' il secondo libro che leggo di Toni Morrison e devo dire che mi è piaciuto molto. La storia è piena di temi importanti, dal razzismo che costringe i genitori a scappare di casa, dai problemi psicologici dei veterani, dagli esperimenti biologici sugli afro-americani (Cee lavora come assistente nello studio di un dottore). E' un romanzo che tocca anche temi come l'amore, il dolore, la perdita. Il bisogno di avere una casa propria. Ma la casa anche in senso lato: è a casa, circondata da donne che Cee troverà la forza di capire che lei è prima di tutto un essere umano, con valori e qualità, e trovando la forza di andare verso il futuro. Questo è anche ciò che aiuterà Frank a vedere il passato per quello che è stato davvero, e a prendersi la colpa di una cosa (che non vi dico) orribile che ha fatto.
Il libro è molto scorrevole. Alcuni capitoli sono scritti in corsivo, ed è Frank stesso che sembra quasi parlare con la scrittrice per dirle cosa deve scrivere nel suo libro.
Secondo me, più del dolore e della sofferenza, mi rimane il ricordo della speranza. Frank e Cee sono due vite distrutte, lacerate dal passato, che tornando a casa, riscoprendo le proprie radici, riescono ad avere una sorta di "redenzione", che permette loro di guardare al futuro, nonostante tutto. La vita oltre il dolore. E' questa la sensazione maggiore che mi rimane dalla lettura del libro.
Nel corso della narrazione, a Frank appare diverse volte un omino (una visione ovviamente) che però non ho capito quale funzione abbia… a meno che non si colleghi con la scena finale (che non vi racconto).
Mio voto: 8 / 10.
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