Visualizzazione post con etichetta 2023 color coded. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 2023 color coded. Mostra tutti i post

domenica 3 settembre 2023

In piedi sull'arcobaleno - Fannie Flagg


Titolo originale: Standing in the Rainbow (2000) 

Elmwood Springs è la placida cittadina di provincia già teatro di "Pane cose e cappuccino". Questa volta la storia inizia nel 1946, ed è narrata da Dorothy, così come sono soliti chiamarla gli ascoltatori della sua trasmissione radiofonica quotidiana. Proprio attraverso la sua voce impariamo presto ad affezionarci ai tanti altri protagonisti: Bobby, il suo amato figlio di dieci anni, destinato a vivere migliaia di vite, la maggior parte immaginarie; il carismatico Hamm Sparks, che inizia vendendo trattori e finisce a vendere se stesso come politico, amato da due donne diverse come il giorno e la notte; Beatrice Woods, la ragazza cieca dalla voce angelica; e la favolosa Minnie Oatman, voce solista del locale coro gospel. (goodreads) 

Bella storia della vita di una piccola comunità del Missouri, dove tutti si conoscono. Dorothy è una casalinga che tiene un programma radiofonico di grande successo. Nel suo programma dà consigli utili, spesso anche parlando degli abitanti della sua città. E' seguitissima e i prodotti che lei consiglia hanno un grande successo anche commerciale. 
Il libro parte dal 1946 ed è diviso nelle decadi in cui si sviluppano le storie dei personaggi, che sono tanti, ma ognuno ha le sue caratteristiche e quindi si riconoscono bene. Secondo me non è narrata da Dorothy ma è narrata in terza persona, e sia all'inizio che alla fine parla Tot, questa donna che ha probabilmente avuto la vita più triste tra tutti gli abitanti di Elmwood Springs. 
Lettura molto gradevole, si legge bene e in fretta, con argomenti anche seri ma trattati proprio con ironia. Diciamo che è il libro perfetto per quando si è in ferie o si vuole una lettura un po' rigenerante. Ti affezioni ai personaggi e sei curioso di vedere come va avanti. 
Non sapevo fosse il secondo libro della serie di Elmwood Springs, anche perchè mi pare di capire che i personaggi cambiano ad ogni libro, rimane uguale solo la location della storia... In ogni caso, il primo libro lo avevo letto (Pane cose e cappuccino) ma non trovo la recensione... forse l'ho letto prima del 2012 (probabile). 
Mio voto: 7 e mezzo / 10 


Serie Elmwood Springs: 
#1 Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs 
#2 In piedi sull'arcobaleno 
#3 Torta al caramello in Paradiso 
#4 The Whole Town's Talking (Non tradotto)

lunedì 10 luglio 2023

L'estate che sciolse ogni cosa - Tiffany McDaniel


Original title: The Summer That Melted Everything (2016)

Ci sono estati che ti entrano sotto la pelle come ricordi eterni. Per il giovane Fielding Bliss quell’estate è il 1984, l’estate che cambierà per sempre la sua esistenza e quella di tutti gli abitanti di Breathed, Ohio. Qui, in una giornata dal caldo torrido, il diavolo arriva rispondendo all’invito pubblicato sul giornale locale da Autopsy Bliss, integerrimo avvocato convinto di saper distinguere il bene dal male, e padre di Fielding. Nessuno in paese si sarebbe mai aspettato che Satana avrebbe risposto. E tantomeno che si sarebbe palesato come un tredicenne dalla pelle nera e dalle iridi verdi come foglie, eppure quel ragazzo uscito dal nulla sostiene davvero di essere il diavolo. A incontrarlo per primo è Fielding, che lo porta con sé a casa. I suoi genitori subito pensano che il giovane, che sceglierà di farsi chiamare Sal, sia scappato dalla propria famiglia, eppure le ricerche non portano a nulla, e in lui sembra esserci veramente qualcosa di impenetrabile e misterioso. Qualcosa che gli abitanti di Breathed non capiscono e li farà persuadere che quel ragazzo dalle lunghe cicatrici sulle spalle sia realmente quello che dice di essere: il diavolo. Intanto, un’afa incredibile scioglie i gelati e i pensieri e confonde i rapporti e le certezze, il senso del bene e del male, dell’amore e della sofferenza, della fiducia reciproca e della paura. Lirico, struggente, sorprendente e davvero unico nel panorama contemporaneo, L’estate che sciolse ogni cosa è un romanzo di una bellezza folgorante che segna l’esordio di una nuova, grande voce letteraria. (goodreads)

Che libro! Mi è piaciuto tantissimo. Scorrevole, visionario. In realtà è un libro che ha tante cose dentro.
Authopsy Bliss (e già partiamo dal nome piuttosto interessante) è un magistrato che fa di tutto per emettere sentenze giuste. Purtroppo però anche lui ha uno scheletro nell'armadio che lo riempie di senso di colpa, perchè credeva di aver preso la decisione giusta e invece è stato abilmente ingannato. E decide di mettere questo annuncio sul giornale per invitare il diavolo in persona a Breathed. Il diavolo arriva, ben diverso da come si aspetterebbe lui, perchè ha le sembianze di un ragazzino nero con gli occhi verdissimi. Nessuno crede che possa essere il diavolo, anche perchè in realtà il ragazzino, che decide di farsi chiamare Sal, è molto garbato e gentile. Tuttavia, in città comincia a diffondersi questa ondata di caldo, che scioglie non solo i gelati ma anche il cervello delle persone, che cominciano a dare la colpa di tutto ciò che succede a Sal, istigati da Elhoim, un nano che diventa un vero e proprio predicatore contro il diavolo. Anche lui, che in passato è stato quasi paterno con Fielding, comincia ad accusare il ragazzino nero, anzi ce l'ha a morte coi neri perchè sua moglie l'ha tradito proprio con un uomo di colore, e per farsi perdonare e raggiungerlo il prima possibile, ha trovato un biglietto sulla Andrea Doria e lì è morta.
Ogni capitolo comincia con una citazione da "Paradiso perduto" di John Milton.
Al centro della storia troviamo la famiglia Bliss. Fielding è il primo che incontra il ragazzino e lo porta dal padre. Fielding ha un fratello maggiore (Grand) che adora e che vede come un Dio, campione di baseball, che verrà allontanato dalla squadra quando si scopre che è gay.
Poi c'è la madre di Fielding, che non esce mai di casa per paura della pioggia (che le ha portato via i genitori in un incidente stradale). Tutta la famiglia accoglie Sal come un nuovo membro, incapaci di credere che possa essere davvero il diavolo.
Intanto però in città dilaga la crociata anti-diavolo di Elhoim, che porterà a tragici epiloghi.
Il libro è pieno di tante cose. Il pregiudizio. L'accoglienza. L'inganno. Le paure che bloccano la vita. I segreti che ti scavano dentro. Lettura molto intensa ma molto molto gradevole. Ho anche pianto.
Mio voto: 8 e mezzo / 10

domenica 11 giugno 2023

The Inheritance Games - Jennifer Lynn Barnes


Titolo originale: The Inheritance Games (2020)

Una ragazza che non possiede nulla. Quattro fratelli che hanno tutto. Che la partita abbia inizio.
Avery Grambs ha dei piani ben precisi per il futuro: sopravvivere al liceo, ottenere una borsa di studio e dare una svolta alla sua vita. Ma tutto cambia quando scopre che Tobias Hawthorne, un eccentrico miliardario, le ha lasciato in eredità la sua intera fortuna. Per ottenere il denaro di Hawthorne, Avery deve trasferirsi nella sua tenuta, dove ogni stanza trasmette l'amore per i puzzle e gli indovinelli del defunto proprietario e dove vivono i quattro scaltri e affascinanti nipoti del miliardario, cresciuti con l'idea che l'eredità del nonno spetti loro di diritto. Avery deve imparare le regole di un gioco rischioso a cui i fratelli Hawthorne partecipano da sempre e cercare di resistere all'attrazione verso due di loro in particolare... (ibs)

Avery è una ragazza che ama rimanere nascosta. Ha perso sua madre da poco, il padre è sempre stato assente, e vive con una sorella (con cui condivide solo il padre, ma hanno madri diverse) che quando si sente in colpa per qualcosa si mette a cucinare cupcakes e che è succube di un fidanzato violento. All'ennesimo litigio, Avery decide che piuttosto che rimanere nella stessa casa di lui, va a vivere in macchina.
Avery ha l'abitudine di giocare a scacchi con Harry, un senzatetto, ogni mattina prima di andare a scuola e a scuola cerca di farsi notare il meno possibile. Un giorno però viene chiamata dal preside e si trova davanti degli sconosciuti che le dicono che deve presenziare alla lettura del testamento di un miliardario texano. Questo miliardario le ha lasciato praticamente tutto il suo patrimonio e lei per prima si chiede come mai. Oltretutto, pare che questo miliardario abbia diseredato la famiglia per qualcosa successa vent'anni prima. Avery per avere i soldi deve trasferirsi entro pochi giorni nella villa degli Hawthorne e rimanere lì almeno un anno. In caso di sua morte, l'eredità comunque andrebbe in beneficienza, non alla famiglia. Ma chi è questo miliardario e per quale motivo ha scelto lei? Avery si convince che deve essere qualcosa legato a sua madre, che da piccola le ripeteva sempre di avere un segreto legato alla sua nascita; un segreto che però non ha fatto in tempo e svelarle.
Avery comincia a girare per casa, cercando di capire dove portano gli indizi che mano mano trova sulla sua strada. Rischia persino di essere uccisa. In tutto questo si incastra anche la vicenda di una ragazza morta un anno prima, nel giorno del compleanno di Avery, una ragazza debole di cuore ma smaniosa di vita, che era fidanzata con Jameson ma che aveva qualcosa in ballo anche col fratello Grayson. Sono gli stessi due fratelli per cui prova qualcosa anche Avery.
Quattro fratelli (stessa madre ma padri diversi), quattro secondi nomi, quattro indizi collegati a loro. Sembra che il gioco del vecchio fosse di farli riunire per sputare fuori i veleni accumulati. Ma questo non è un gioco per quattro, è un gioco per cinque, ed Avery non è affatto convinta che sia stata chiamata lì solo per riavvicinare i fratelli. Ogni indizio porta ad un nuovo indizio. E l'ultimo dice di trovare Tobias Hawthorne II. Oltretutto, in origine c'era un altro fratello, il primogenito, sparito vent'anni prima, che Avery dice di riconoscere in Harry il barbone. Ed Avery, con un flash, ricorda di averlo davvero incontrato il vecchio, quando aveva sei anni, nella tavola calda dove lavorava la madre; le aveva detto di avere quattro nipoti più o meno della sua età.
Oltretutto, Avery trova un fascicolo che il vecchio aveva collezionato su di lei: fotografie di lei da quando l'aveva incontrata a sei anni fino a poche settimane prima, come se l'avesse fatta seguire.

Mi serviva un libro in cui i protagonisti partecipassero ad un gioco e ho scoperto questo. Trama molto intrigante, scrittura molto scorrevole, si legge bene e si ha voglia di proseguire. Infatti, ho iniziato subito il secondo libro, anche se non era nei miei programmi originali... Ma sono troppo curiosa di vedere come va avanti. La storia è un po' scontata in alcuni punti ma la narrazione regge bene. Un po' prolissi alcuni dettagli, non particolarmente utili. Sono curiosa di capire il mistero del miliardario.
Mio voto: 7 e mezzo / 10
 
Serie: The Inheritance Games #1

domenica 2 aprile 2023

Rumore bianco - Don DeLillo


Titolo originale: White Noise (1985)

Jack Gladney è professore di studi hitleriani presso un campus dove i detriti della cultura popolare americana sono divenuti la nuova bibbia e il supermarket la sua biblioteca. Come dice Murray J. Siskind, collega di Jack e profeta dell'apocalisse postmoderna, il supermarket è un luogo saturo di onde, radiazioni, lettere e numeri, voci e suoni in attesa di essere decodificati. Ma la vita rassicurante e consumistica di Jack e della sua famiglia ultramoderna viene improvvisamente inghiottita da una nube letale, l'evento tossico aereo, espressione concreta della miriade di altri eventi tossici onnipresenti tra le mura domestiche: trasmissioni radio, sirene, microonde, il ruggito di freezer e lavatrice, la voce incessante e assurda della tv. La paura della morte che accumuna Jack e la quarta moglie Babette diviene così una forza prorompente, un raggio di luce nera in grado di perforare il muro di "rumore bianco" che avvolge questo capolavoro di fine millennio. "Rumore bianco" ha vinto nel 1985 il National Book Award. (goodreads)

Ho letto questo libro per il gruppo di lettura della libreria. Ovviamente a tutti è piaciuto moltissimo, c'è chi gli ha dato addirittura un dieci e ha cercato tutti i libri di Delillo per leggerseli. Io avevo avuto una esperienza con un suo libro qualche anno fa, "Body art", e non è stata così piacevole.
La nuova traduzione ha sicuramente dato freschezza al romanzo; ricordo che il problema principale che avevo trovato con l'altro libro era il linguaggio pesante. Non riesco però a farmi una idea di questo libro. Sicuramente mi è arrivato tutto l'ironico della situazione. Il protagonista tiene un corso di studi su Hitler, grazie al quale si è costruito una specie di nicchia dove è diventato espertissimo e riconosciuto come tale. Lui è al quarto matrimonio e anche l'attuale moglie ha figli con i precedenti mariti. Ne viene fuori una famiglia allargata, un po' stramba, con dialoghi dell'assurdo. La nube tossica li costringe a scappare di casa, con i mass media che diffondono notizie false (molto moderno) e i cittadini ipocondriaci che si sentono tutti i sintomi che vengono descritti. Oltretutto,dover scappare di casa per rinchiudersi in un capannone con altre persone, quando bastava starsene chiusi in casa propria è già assurdo. Poi dopo nove giorni la vita riprende e Jack e una delle figlie scoprono che la moglie fa uso di un farmaco che inibisce la paura di morire. La paura di morire permea tutto il libro, Jack ne è completamente preso, anche a moglie, al punto che fanno a gara a chi deve morire prima per non lasciare solo l'altro. E la ricerca di questo farmaco condurrà Jack in una caccia all'uomo anche questa assurda.
Quindi, ben comprendendo il "sottofondo" del libro, sinceramente non vedevo l'ora di finirlo. Un po' lungo e non mi prendeva molto. Anche il fatto che "l'evento tossico" e il resto della storia non siano poi collegati, boh, mi ha lasciato perplessa.
Mio voto: 7 / 10

domenica 12 marzo 2023

Acqua rossa - Jurica Pavičić


Titolo originale: Crvena voda (2017)

Quando la diciassettenne Silva scompare dal suo villaggio sulla costa dalmata si sta celebrando la festa dei pescatori. È un sabato di settembre del 1989 in una Jugoslavia morente e l’indagine viene affidata all’ispettore Gorky Šain. Ben presto le ricerche rivelano un ritratto più complesso e sconosciuto della ragazza: studentessa delle superiori a Spalato implicata negli ambienti della droga econ molti soldi a disposizione. E poi c’è un testimone uscito dal nulla, che afferma di averla vista comprare il biglietto di un pullman diretto all’estero. La Storia nel frattempo segue il suo corso; ciò che resta del regime di Tito sta crollando e il nuovo potere dà il via a una caccia alle streghe che non risparmia nemmeno le forze dell’ordine: Gorki Šain è obbligato a dimettersi e il caso viene chiuso. La famiglia di Silva è l’unica a non arrendersi, a continuare ostinatamente le ricerche e a voler trovare delle risposte. Solo molti anni più tardi, in una Croazia alquanto cambiata, un evento inatteso farà luce su quell’indagine… Acqua rossa è un giallo sociale potente e dai tratti epici. Accanto alla tensione del poliziesco mostra, in un grande narrazione, gli sconvolgimenti di quasi tre decenni della società jugoslava: caduta del comunismo, guerra civile, crollo dell’economia e dell’industria, investimenti stranieri, corruzione, turismo. I destini individuali che incrociano i traumi della Storia. (goodreads)

La mia paura principale nel leggere questo libro era che la componente storica fosse troppo presente, invece devo dire che rimane abbastanza sullo sfondo. Ci vengono spiegati i cambiamenti che avvengono ma il focus rimane sempre sui personaggi che hanno ruotato intorno alla vicenda di Silva (che per tutto il libro io ho letto "Silvia"). Il libro è diviso in quattro parti e ogni parte è divisa in capitoli in cui l'attenzione è su un personaggio e viene citato l'anno in cui siamo. Quindi parla Mate il gemello di Silva, Vesna la madre, Jakov il padre, Adrijan che viene accusato dell'omicidio, Gorky l'ispettore che inizia l'indagine ma viene costretto a dimettersi e diventa agente immobiliare, Brane il fidanzato di Silva, e altri...
Con il passare degli anni vediamo anche quali sono i cambiamenti nel Paese.
Silva non è la ragazza che credeva la sua famiglia. Non è una persona tranquilla, è una giovane spacciatrice di eroina che per questo si è fatta anche molti nemici. Questo getta nello sconforto soprattutto il padre ed il fratello che non se l'aspettavano. La scomparsa di Silva creerà una crepa insanabile nella famiglia, soprattutto tra il padre e la madre (che accusa il padre di essere uno smidollato e di aver smesso di cercarla). Il fratello continuerà a cercarla per anni in giro per l'Europa, nonostante la moglie sia contraria e cerchi di trattenerlo a casa. Il dramma familiare si intreccia con la storia che cambia e col paesino in cui invece tutto cambia poco.
Questo libro, che viene presentato come un poliziesco o un "giallo sociale", in effetti ha tante storie che girano intorno alla ragazza morta, di cui scopriremo come è morta alla fine, ma che è la vicenda che innesca tutta una serie di altre riflessioni, sulla perdita, sul lutto, sul modo che va avanti comunque, sulla fragilità dei rapporti.
E' stato carino che quando parla di Spalato ho potuto visivamente ricordare alcuni dei posti che citava perchè li conoscevo.
La lettura è stata interessante. Ho molto apprezzato che la storia politica della Croazia rimanga in sottofondo ma ho comunque apprezzato che si capiscano i cambiamenti. L'ho letto bene, è scorrevole, la vicenda è interessante, anche se tirata un po' per le lunghe; ci vorranno quasi trent'anni per capire cosa è successo e quello che è successo non ha proprio un effetto sorpresa.
Un bel libro, gradevole.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

giovedì 16 febbraio 2023

Le vie dell'Eden - Eshkol Nevo


Titolo originale: Gever Nichnas Ba-Pardess (2012)

Non è dato a tutti uscire indenni dalle esperienze radicali della vita in cui un evento, una passione, una confessione, una rivelazione inaspettata, ci pongono davanti a un'intensità tale da esigere la più nuda verità su noi stessi e sul nostro mondo. Quattro persone entrarono nel Pardès, nel giardino dell'Eden, è scritto nel Talmud, ma soltanto una ne uscì incolume. Le vie dell'Eden, infatti, dove maturano i frutti più preziosi della vita, sono lastricate di pericoli. Lo sa bene Omri, il musicista che, nelle prime pagine di quest'opera, deve trovare il modo di confessare l'inconfessabile. Incalzato dal proprio avvocato, affida alla pagina la terribile vicenda che lo vede coinvolto. Tutto ha avuto inizio con il necrologio di un uomo con cui ha trascorso insieme a La Paz soltanto qualche ora.
Nel trafiletto sotto la foto si dice che Ronen Amirov, turista israeliano di ventotto anni, è rimasto ucciso in un incidente sulla «Strada della Morte», in Bolivia, mentre era in luna di miele. Ma quando Omri parte per andare in visita alla famiglia di Ronen riunita per la shivah, la settimana di lutto stretto, non lo fa per onorare il defunto, bensì per rivedere Mor Amirov, la moglie di Ronen. A cercare sollievo nella confessione è anche il dottor Asher Caro, attempato primario che, d'un tratto, prova uno strano interessamento per una giovane specializzanda, Liat Ben Abu. Che il segreto gelosamente custodito dall'uomo per lunghi anni abbia qualcosa a che fare con l'impulso irrefrenabile che Liat risveglia in lui, ovvero quello di proteggerla da chiunque osi ferirla? Una coppia di lungo corso va a camminare nei frutteti ogni sabato. Si alzano presto, indossano abiti sportivi, poi salgono in macchina e guidano fino a una sbarra da cui si prosegue solo a piedi.
Quel giorno sono in buona e camminano mano nella mano senza litigare, fino a quando, a fine salita, il marito consegna il telefono alla moglie, infilandosi fra due filari di alberi. Lei lo aspetta sulla strada, ma i minuti passano e dell'uomo non si ha più nessuna traccia. Eshkol Nevo indaga dietro le maschere che vestiamo per gli altri, ma anche su quelle che indossiamo quando ci troviamo di fronte a verità troppo difficili, o pericolose, da accettare. E, come in "Tre Piani", attraverso l'intreccio di tre storie interconnesse scandaglia le ombre dell'amore e delle relazioni, della colpa e dell'innocenza. (goodreads)

ATTENZIONE: contiene spoiler

Il libro è diviso in tre racconti, non legati più di tanto, nel senso che il primo è legato al secondo perchè viene citato l'uomo che muore sulla strada della morte, il secondo è legato al terzo perchè il medico dell'ospedale è il dottor Caro del secondo racconto e c'è un musicista che è Omri del primo racconto. Ma potrebbero essere totalmente scollegati che non cambierebbe molto.
Forse, il vero filo conduttore delle tre storie, è che quando ci sono dei figli di mezzo è difficile poter fare delle scelte senza pensare a loro. (Anche se mi sento di aggiungere che a volte non si è condizionati solo dai figli)

Ho trovato inquietante la prima storia di Omri e Mor. Si sono conosciuti mentre lei era in viaggio di nozze. Omri era un passante a cui chiedono informazioni, finiscono a bersi un caffè insieme e chiacchierano. Poi Mor lo raggiunge di notte nell'ostello in cui lui dorme. Si capisce che c'è qualcosa che non va nel matrimonio di Mor, ma Mor non ha capito che suo marito soffre di depressione, oltre ad essere terribilmente geloso. Durante una pedalata su questa "via della morte" scivola con la bicicletta in un punto dove sono già morte molte persone. Scivola cercando di portarsi dietro la moglie che però riesce a non cadere. O forse lei lo spinge giù? Non ci sono testimoni. Tempo dopo, Omri legge il necrologio sul giornale, riconosce l'uomo e decide di fare visita a Mor per fare le condoglianze. Sarà una pessima idea, perchè Mor, ingenuamente o furbescamente, lo trascina in una situazione terribile in cui lui si troverà in difficoltà su cosa decidere. 
Ho trovato molto fatalistico il secondo racconto. Il dottor Asher Caro, vedovo di Niva, comincia a provare un sentimento paterno nei confronti di una giovane specializzanda, Liat. Cominciano a parlare durante le pause pranzo. Poi lei comincia a frequentare un medico sciupafemmine e Asher per provare a "salvarla" da lui le manda dei messaggi dal telefono della moglie morta, spacciandosi per una ex del medico in questione dicendole di stargli lontano. Una sera, dopo che ovviamente il medico l'ha sedotta e abbandonata (come fa con tutte), Liat si presenta a casa del dottor Caro, per portargli uno stetoscopio e poi cominciano a parlare. Lei si appisola sul divano e lui, nel metterle addosso una coperta, le sfiora inavvertitamente il seno. Lei si sveglia, lo insulta e scappa via. Il giorno dopo gli fa rapporto per molestie in ospedale. Asher comincia a domandarsi come sia successo, lui è sicurissimo di provare dei sentimenti paterni e non di desiderio nei suoi confronti. Grazie ad un capello di lei che è rimasto sul divano, ed un test del dna, Asher scoprirà il perchè di quei sentimenti paterni. Tuttavia, decide di non rivelarlo al suo avvocato ma di rintracciare la madre di lei e di rivelarle che è lui il donatore di sperma da cui è nata Liat. La madre lo intima di non dire niente alla figlia, ma quando Asher si reca in tribunale scopre che la denuncia è stata ritirata.
Nel terzo episodio, Heli e Ofer sono a spasso. Ad un certo punto lui dice di dover fare pipì e sparisce in mezzo al frutteto senza tornare indietro. Lei comincia a cercarlo ma di lui non ci sono tracce. Si uniscono alla ricerca anche dei passanti, verrà chiamata la polizia, ma non c'è Ofer. Anzi, viene sospettata proprio Heli di averlo ucciso. Il caso viene chiuso perchè nonostante le ricerche non si trova il corpo, ma Heli e soprattutto la figlia Ori continuano a cercarlo provando di trovare degli indizi nei brani che lui pubblicava su un blog. Non troveranno Ofer, ma madre e figlia si riavvicineranno molto e in seguito anche l'altro figlio, dopo essersi buttato giù da una finestra del collegio sotto l'effetto di ketamina, ritroverà un rapporto con la madre da cui si era voluto allontanare perchè la incolpava di aver fatto scappare il padre. Un giorno Heli ripercorre il sentiero che hanno fatto lei e il marito quella mattina e viene attirata da una musica, la stessa che avevano sentito anche quel giorno; segue la musica e arriva ad un rave parti di nudisti impasticcati, a cui anche lei prende parte e le viene spiegato che il marito (malato di una rara malattia autoimmune) è probabilmente morto per colpa di una pasticca e hanno dovuto portarlo via perchè quella festa non è mai esistita. Ho trovato un po' troppo delirante questo terzo episodio, e abbastanza improbabile che Ofer abbia potuto arrivare alla festa, ballare, sballarsi, stare male, essere nascosto, e che sia sparita anche tutta la gente che era alla festa, in pochi minuti mentre decine di persone gli giravano intorno...

In tutte le storie, prima del fatto scatenante, ci sono delle relazioni che sembrano a posto e invece rivelano delle crepe, un qualcosa che non va di cui si capiscono gli avvisi solo a posteriori.
Alla fine del terzo racconto viene citato l'episodio del frutteto descritto nel Talmud, frutteto in cui entrano 4 maestri ma solo uno ne uscirà vivo. Non mi è chiarissimo questo episodio, sicuramente perchè mi manca la cultura ebraica, e non riesco proprio precisamente a collegarlo al titolo nè agli episodi di cui narra nei racconti. Forse che solo con la verità si può arrivare in fondo al dolore ed uscirne vivi? 
Nevo ha una bella scrittura, il libro si legge scorrevolmente e bene. E' molto bravo nel riuscire a calarsi anche nei pensieri delle donne. La cosa intrigante è che si è portati ad arrivare alla fine per vedere come proseguono le storie, quale decisione prenderà il protagonista. Perchè se è vero che sembrano vittime, c'è anche da dire che hanno fatto anche qualcosa per ritrovarsi in quella situazione, e quindi non è netta la demarcazione tra ciò che è il bene e ciò che è il male.
Il libro è gradevole però, nel complesso, non mi ha fatto impazzire.
Mio voto: 7 / 10

mercoledì 1 febbraio 2023

Herscht 07769 - László Krasznahorkai


Titolo originale: Herscht 07769 (2021)

Kana sembra una delle tante cittadine dimenticate della Turingia, e proprio la sua remota desolazione ha attratto un manipolo di neonazisti. Gli abitanti li guardano con timore e sospetto. Solo Florian Herscht è convinto di avere amici da entrambe le parti. È un uomo robusto, gentile, chiaroveggente in virtù della sua innocenza, che crede devotamente in Bach, ha paura dei tatuaggi, è convinto che l’universo sia condannato a perdersi nel nulla e per informare tutti della catastrofe scrive lettere in modo ossessivo, persino ad Angela Merkel, che non gli risponde mai. All’improvviso al limitare della foresta arrivano i lupi: la fine del mondo si avvicina. Modulando l’umorismo malinconico che è un tratto inconfondibile della sua straordinaria scrittura, László Krasznahorkai spiazza ancora una volta i lettori con un romanzo di terribile attualità, che parla di una piccola città ma ha il respiro universale della grande letteratura.

Faccio molta molta fatica a capire un libro simile.
Lo stile narrativo mi ha irritato. Quando mi sono resa conto che dopo diverse pagine non c'era ancora mai stato un punto di fine frase, mi è venuto male. Pensavo che almeno si fermasse a fine capitolo ma non è così. Il libro è un unico tutt'uno, senza alcun punto. Se è vero che questo stile dà l'idea della concitazione, è abbastanza fluido, scorrevole, c'è da dire che non c'è mai un punto in cui fermarsi. Banalmente, avevo difficoltà a capire dove interrompere quando volevo interrompere. Ci sono delle pseudo suddivisioni in capitoli ma del tutto fittizie, in quanto sì c'è una frase scritta in un formato più grosso e va a capo, ma in realtà il discorso prosegue autonomamente. Stile sicuramente singolare ma boh. Non so se è il suo stile usuale o se l'ha usato solo per questo libro.
Ci sono espressioni in tedesco non tradotte e che, ovviamente, non le ho capite.
La storia più o meno direi che l'ho capita. Il protagonista è questo gigante bambinone, buono e servizievole con tutti, che è stato portato via "dall'istituto" (ipotizzo un orfanotrofio) da questo personaggio che viene chiamato Boss, che gli dà una casa, un lavoro e che se lo porta dietro alle riunioni del comitato di neofascisti che guida. Questo Boss è un personaggio un po' manesco ed irascibile, ma nei fatti non è che fa molto oltre a tirare qualche scapellotto a Florian e fare delle paternali all'orchestra paesana perchè non sono in grado di suonare degnamente Bach, di cui lui è un estimatore fanatico. E' colui che va a salvare due paesani che sono stati attaccati dai lupi. E' anche il personaggio che si accolla il costo del funerale dei due "brasiliani" che gestiscono la stazione di servizio quando questa salta per aria e loro muoiono. Questo è l'episodio centrale della svolta, secondo me. Perchè tutto il paese comincia ad accusare il Boss e i suoi scagnozzi, mentre Florian, che per la prima volta in vita sua alza la voce, lo difende a spada tratta e si chiede come mai nessuno guardi alle cose buone che ha fatto. Sennonchè, poco prima di morire, il Boss gli aveva regalato un cellulare Nokia, e Florian era impazzito di gioia perchè non glielo aveva mai lasciato comprare prima, ma quando il Boss muore, Florian non sa più che farsene del telefono e, anzi, gli rimbalzano in testa le parole di quando il Boss glielo ha regalato, perchè gli dice che se qualcuno lo chiede deve dire che la sera dell'esplosione lui (Florian) aveva chiamato il Boss per ben 5 volte e quindi non era sulla scena del crimine. Florian scorre le chiamate sul cellulare, ed effettivamente quelle cinque telefonate al Boss ci sono, ma sa di sicuro di non averle fatte lui perchè ancora non aveva il telefono. Questa cosa gli ronza in testa al punto che per provare a distrarsi comincia ad usare il cellulare per fare delle foto e quando le riguarda scopre che ce ne sono altre fatte in precedenza, non da lui. C'è anche un video in cui si vede chiaramente che gli scagnozzi del Boss stanno appiccando fuoco alla stazione di servizio. Questo crea in Florian un corto circuito, non riesce a unire tutti questi elementi e la sua parte dei muscoli prende il sopravvento su quella del cervello, e comincia una caccia a tutti i fascisti, che intanto si sono separati in varie località, per ucciderli uno ad uno con la sola forza bruta. L'ultima rimasta è Karin, piccola di statura ma di cattiveria infinita, e nelle ultime pagine ha luogo lo scontro finale tra loro due.
In tutto questo, ci sono alcuni personaggi di contorno, coi loro pensieri, problemi, ecc.: il padrone di casa, la bibliotecaria, i gestori del bistrot, l'ex professore di scienze che capisce troppo tardi che Florian ha fatto sue delle teorie sulle particelle elementari ma le ha rielaborate a proprio modo ed è convinto che stia arrivando la fine del mondo e che deve avvisare la Cancelliera Angela Merkel.
E' un libro che parte allegro, molto ironico, soprattutto c'è questa convinzione di Florian di dover avvisare la Cancelliera della imminente fine del mondo, per cui le scrive lettere (assurde e incomprensibili), la va addirittura a cercare a Berlino (ma ovviamente non gliela faranno avvicinare). Poi c'è la svolta dell'esplosione e Florian ha altro a cui pensare e si trasforma in un animale selvatico. Il finale diventa teso, tragico, anche lì un po' amaramente tragico.
Nessuno in paese riesce a capire perchè tutti questi omicidi, e quando il sospettato diventa proprio Florian, c'è chi comincia a chiedersi come aveva fatto a non accorgersene e cosa sarebbe successo se avesse ucciso lui, e chi, come la signora Ringer, non riesce proprio a capacitarsene e cerca un avvocato che lo possa aiutare. Nel finale muoiono anche altre quattro persone, di morte naturale in realtà, ma uno dietro l'altro, e chi rimane ha un suo differente modo di affrontare il lutto; il marito di Jessica si dispera e smette di parlare, la signora Ringer si accorgerà di non voler assolutamente morire e rimetterà in sesto la biblioteca.
Ho anche trovato qualche punzecchiatura alle autorità come l'ente che si occupa dei lupi (incompetenti e, si scoprirà poi, con secondi fini), o i poliziotti che non sanno da che parte partire, ma anche il sindaco che concede i fondi per la biblioteca perchè è sotto periodo elettorale...
La storia nel complesso è anche interessante. Ammetto di non aver capito proprio del tutto il discorso dei lupi, se c'è dietro una qualche metafora io non l'ho capita; a meno di paragonare i lupi che sono stati accecati dall'uomo e vivono d'istinto, a Florian che ad un certo punto viene guidato e dominato dal suo istinto. E' vero che il libro non è incentrato solo su Florian ma sulla comunità del paese, ma secondo me su alcune parti poteva anche un po' tagliare (molto triste il discorso del miele ma a che pro?).
Lo stile narrativo invece è molto pesante. 
Mio voto: 7 / 10

Black beauty - Anna Sewell


Titolo originale: Black beauty (1877)

"Black Beauty, Nera Bellezza, si chiama lo splendido puledro narratore e quindi protagonista di questa storia. Non è nato nella prateria, ma in una stalla, vive tra uomini e cavalli: li perde, li incontra e li ritrova. La sua è una storia fatta di quiete e pericoli, salute e malattia, fortune e sventure: ma sì, non del tutto diversa da quella di ogni essere vivente, uomini compresi." (goodreads)

Black Beauty è un cavallo, e questo libro è la sua biografia da quando è un puledrino e vive con la sua mamma a quando diventa anziano. Nel mezzo, tanti cambi di proprietario, tanti lavori diversi a cui viene destinato, tante conoscenze con altri cavalli e col diverso modo in cui vengono trattati.
Anna Sewell ha scritto un solo libro, questo, con lo scopo di mostrare come vengono trattati i cavalli e, in generale, gli animali. Niente giustifica la cattiveria che alcuni uomini usano sugli animali perchè anche gli animali hanno sentimenti e, lei si sofferma in particolare sui cavalli, se vengono trattati bene i cavalli danno il massimo per il loro padrone.
Un libro tenerissimo, a mio parere non è davvero da bambini come viene indicato perchè ha tanti riferimenti storici e collegamenti che un bambino non sa ancora fare. In questa edizione ci sono a fine capitolo delle note in cui spiegano dettagliatamente alcuni argomenti trattati (tipo cos'era il morso e come funzionava, oppure che nell'800 in Inghilterra era diffusa la piaga dell'alcolismo).
Delizioso.
Mio voto: 9 / 10

giovedì 29 dicembre 2022

Color Coded Reading Challenge 2023




Sfida ospitata da Bev di My reader's block.

Regole:
la sfida va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023;
il colore può sia essere nominato nel titolo, sia apparire dominante sulla copertina del libro;
vanno letti nove libri, uno per ogni categoria

Read nine books in the following categories:
1. A book with "Blue" or any shade of Blue in the title/on the cover.
2. A book with "Red" or any shade of Red in the title/on the cover.
3. A book with "Yellow" or any shade of Yellow in the title/on the cover.
4. A book with "Green" or any shade of Green in the title/on the cover.
5. A book with "Brown" or any shade of Brown in the title/on the cover.
6. A book with "Black" or any shade of Black in the title/on the cover.
7. A book with "White" or any shade of White in the title/on the cover.
8. A book with any other color in the title/on the cover (Purple, Orange, Silver, Pink, etc).
9. A book with a word/image that implies color in the title/on the cover (Rainbow, Polka-dot, Plaid, Shadow, Paint, Ink, etc).

***************************

Libri letti: